The Deaf Soul, l’autoironia per contrastare l’ignoranza

Intervista alle ragazze che hanno creato "The Deaf Soul", un portale per la comunicazione e l’informazione delle persone con disabilità uditive.

Foto di WiP

WiP

Women in Procurement

WiP (Women In Procurement) rappresenta un network dove comprendere appieno cosa significhi essere oggi una professionista nel campo del Procurement. Ancora di più, WiP si erge come un faro di ispirazione e connessione per le donne che intraprendono questa professione.

In Italia ci sono 7 milioni di persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione. Quante di loro sono esclusi dagli eventi culturali come teatri, festival, presentazioni e mostre, o da contesti lavorativi a causa della mancanza di accessibilità?

Lo abbiamo chiesto alle creatrici di “The Deaf Soul“, un portale per la comunicazione e l’informazione delle persone con disabilità uditive, che supporta cittadini e aziende che vogliono promuovere il valore dell’inclusione, facilitando l’adozione di politiche consapevoli per sostenere e valorizzare il talento e promuovere una comunicazione esterna coerente ed efficace sui temi della D&I.

L’intervista è realizzata da QuiFinanza in collaborazione con WiP, Women In Procurement.

Com’è nata la community Deaf Soul e quali sono le sue principali attività?
Da un incontro casuale sui social è nata l’idea di aprire una pagina community sorda che si chiama The Deaf Soul, nata più di un due anni fa . È un portale per la comunicazione e l’informazione delle persone con disabilità uditive, parliamo di tutto ciò che ha a che fare con la sordità perché c’è un mondo dietro e vogliamo raccontarvelo in modo positivo e autoironico. Siamo persone normali e pretendiamo di essere trattate come tali. Il nostro obiettivo nel mondo dei social è far vedere alla gente che la sordità non è una malformazione che causa problemi. Noi siamo nati con questa disabilità e ci abbiamo sempre convissuto senza problemi. Ci si confronterà sempre con l’ignoranza, i dubbi e addirittura la paura nei nostri riguardi, ma ripetiamo: tocca a noi essere forti, inseguire le possibilità e dimostrare che possiamo eseguire nel miglior modo possibile qualsiasi compito. E secondo noi è un metodo chiaro, informativo e autoironico per far conoscere meglio una tematica come la sordità che spesso, soprattutto nei media, è trascurata.

Quali sono le attuali priorità su cui dovrebbero concentrarsi delle vere politiche di inclusività rispetto alle persone con disabilità uditive?
Secondo noi la sanità di tutta Italia dovrebbe essere preparato che spieghi ai genitori tutte le possibilità che esistono per superare la sordità, o comunque anche a una persona divenuta sorda, ausili tecnologici nelle scuole e nel mondo del lavoro. E ci auguriamo che l’accessibilità sia davvero un diritto per tutte le persone sorde! Ma soprattutto, a nostro avviso, è opportuno tutelare tutti i diritti dei sordi, nessuno escluso. Siamo in un’epoca super tecnologicamente avanzata e grazie a questi due fattori siamo in grado di decidere come vivere la nostra vita indipendentemente da tutti gli altri.

Secondo voi, le aziende italiane sono davvero pronte ad accogliere persone con disabilità uditive? In cosa possono migliorare?
Le aziende italiane stanno facendo progressi nell’accogliere persone con disabilità uditive, ma c’è ancora molto da fare per garantire un ambiente lavorativo inclusivo per tutti.

Qual è il modo più adatto per svolgere un colloquio di lavoro, per garantire che un candidato sordo venga trattato equamente nel processo di assunzione?
Direi di far sentire il candidato sordo a proprio agio, parlare normalmente limitando i movimenti eccessivi del viso. Per il resto, il metodo di comunicazione dipende dalle preferenze della persona sorda. Se preferisce la lingua dei segni, è meglio fornire un interprete; altrimenti, se preferisce comunicare verbalmente, è sufficiente parlare direttamente con lui.

Il mese di settembre vede celebrate contemporaneamente la “Settimana internazionale delle persone sorde” e la “Giornata mondiale del sordo”: quali iniziative state preparando per quest’anno? Ci date qualche anticipazione?
Forse faremo un evento… abbiamo già detto abbastanza!