Sorpresa Italia: è il primo Paese europeo per il riciclo del vetro

Nel 2020 il 78,6% degli imballaggi in vetro consumato in Italia è stato recuperato e avviato al riciclo, superati gli obiettivi della Commissione Europea

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

L’Italia risulta essere uno dei paesi più virtuosi d’Europa per quanto riguarda il riciclo del vetro. A rivelarlo sono i dati, relativi al 2019, di Cose the Glass Loop che evidenziano come il 77,3% degli imballaggi in vetro consumati, viene riciclato grazie al suo recupero Questo risultato va ben oltre l’obiettivo del 75% fissato dalla Commissione Europea per il 2030.  Secondo l’ultimo rapporto di CoReVe, il consorzio italiano del recupero vetro, le performance sono state ulteriormente migliorate, fino a raggiungere la quota del 78,6% nel 2020.

L’Italia del riciclo va a due velocità

Sebbene i dati della raccolta del vetro siano decisamente positivi, tanto che il nostro Paese risulta essere il più virtuoso rispetto anche a paesi come Germania, Austria e Francia, l’Italia è divisa in due per quanto riguarda la raccolta differenziata.

I dati divulgati di CoReVe mostrano che nel 2020 è stata raggiunta la soglia di 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, raccolti, recuperati e avviati a riciclo. Se si guarda però il tasso di raccolta a livello regionale, è possibile notare considerevoli differenze territoriali e che quindi l’Italia sta correndo a due velocità. Queste sono, infatti, i dati divisi per fasce:

  • Nord 47,8 kg/b
  • Centro 37,8 kg/b
  • Sud 32,0 kg/b

È quindi necessario un ulteriore sforzo in termini di infrastrutture e sensibilizzazione per le regioni del centro-sud italiano.

Oltre a migliorare le percentuali di raccolta del vetro nelle regioni italiane del centro-sud, è inoltre fondamentale, su tutto il territorio nazionale, migliorare la qualità dei materiali che finiscono nelle campane per la raccolta del vetro. Infatti, sono ancora possibili grandi margini di miglioramento. Lo scarto finale tra vetro raccolto e quello effettivamente idoneo a essere riciclato è, al momento, ancora sopra il 10%.

Riciclare per consumare meno

Grazie all’impiego di materiale riciclato, al posto della materia prima all’interno dell’industria dell’imballaggio in vetro, si è registrato un risparmio di energia equivalente a 2,5 milioni di barili di petrolio solo nel 2020. Tale cifra corrisponde a circa 385 milioni di m3 di gas metano, ovvero quanto consumano annualmente le famiglie di una città di 1,5 milioni di abitanti.

L’incremento della quantità di vetro riciclata ha inoltre reso possibile un risparmio di 3,7 milioni di tonnellate di materie prime vergini per la produzione di nuove bottiglie e barattoli. anche la qualità dell’aria ha beneficiato del riciclo del vetro, infatti, si è registrata una dizione di 2,2 milioni di tonnellate di CO2. Per dare un termine di paragone, è quanto consumano in media 1,5 milioni di utilitarie Euro 6 percorrendo in un anno una media di 15.000 km.

il riciclo del vetro ha portato inoltre anche benefici economici, infatti, nel Piano Specifico di Prevenzione 2021 di CoReVe i comuni hanno avuto un ricavo di 86 milioni di euro per il conferimento del vetro e 320 milioni sono stati accantonati grazie al mancato costo per lo smaltimento in discarica.

L’attività di CoReVe

CoReVe è il Consorzio italiano responsabili del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale. La sua attività consiste nell’operare in via sussidiaria all’attività di altri operatori economici del settore per incentivare e supportare la raccolta differenziata dei rifiuti in vetro e garantire l’avvio al riciclo del materiale conferito.