Condizionatori, caldaie, frigoriferi, cucine: il piano Ue accelera

L'obiettivo è quello di velocizzare i tempi di attuazione del Green Deal, il piano dell'Ue per rendere più pulita la qualità dell'aria e il mondo più green

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

L’Unione Europea intensifica ulteriormente l’obbligo di ristrutturazione degli edifici e la sostituzione dei condizionatori, delle caldaie, dei frigoriferi e delle cucine. L’obiettivo è accelerare l’attuazione del Green Deal, il piano dell’Ue volto a migliorare la qualità dell’aria e rendere il mondo più pulito e sostenibile. Questo piano impone la sostituzione degli elettrodomestici più inquinanti, come le caldaie a gas, i frigoriferi obsoleti, i condizionatori e le cucine a gas, con cucine a induzione. Inoltre, viene imposto l’obbligo di ristrutturare in modo ecologico gli edifici con la classe energetica più bassa.

L’Ue accelera l’attuazione delle leggi green per un futuro sostenibile

L’Unione Europea sta lavorando per accelerare l’attuazione delle nuove leggi green, con nuovi sviluppi emersi anche nelle ultime settimane, al fine di migliorare l’ambiente. Oltre alla ristrutturazione dei vecchi edifici per renderli più efficienti dal punto di vista energetico e al divieto di vendita delle caldaie a gas a partire dal 2029, dei condizionatori e dei frigoriferi, nonché dei veicoli a motore termico alimentati a benzina o diesel entro il 2035, si stanno preparando ulteriori provvedimenti che riguarderanno il trasporto aereo e marittimo.

Un altro obiettivo è quello di raggiungere entro il 2030 il 40% di produzione di tecnologie green. Inoltre, la nuova normativa Ue ha aumentato l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra a livello europeo, che dovrà essere raggiunto entro il 2030, portandolo dal 30% al 40% rispetto ai livelli del 2005.

Questo significa che tutti i Paesi dell’UE dovranno per la prima volta impegnarsi a ridurre le emissioni di gas serra con obiettivi che variano dal 10% al 50%. Inoltre, ogni anno, gli Stati membri dovranno garantire di non superare la propria quota annuale di emissioni di gas serra. L’UE sta quindi accelerando il processo di attuazione delle leggi green per creare un futuro sostenibile.

Nuovi obblighi dell’UE per la ristrutturazione green delle case

Gli sforzi dell’Unione Europea per promuovere la sostenibilità ambientale hanno portato all’implementazione di obblighi per adottare misure green, a partire dalla ristrutturazione delle case per rendere più efficienti gli edifici con classificazione energetica F o addirittura G, in molti casi. Questi obblighi dovranno essere rispettati in diverse fasi:

  • Entro il 2030, tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E
  • Entro il 2033, l’obiettivo sarà elevare la classe energetica richiesta a D
  • Entro il 2040, l’obiettivo finale sarà quello di raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050

Secondo le disposizioni della nuova legge europea, l’obbligo di ristrutturazione si applicherà a tutte le case e gli edifici classificati al di sotto della classe E. Entro il 2023, tutti gli edifici e le case con classificazione energetica inferiore a E, ovvero F e G, dovranno essere sottoposti a lavori di ristrutturazione per migliorare la loro classe energetica e ridurre le emissioni inquinanti. L’Unione Europea si impegna così a promuovere la transizione verso abitazioni più sostenibili dal punto di vista ambientale.

Esclusioni e deroghe negli obiettivi di efficienza energetica delle ristrutturazioni

Nel perseguire gli obiettivi di efficientamento del parco residenziale, saranno previste alcune esclusioni e deroghe. Saranno esclusi dal raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica:

  • Edifici protetti di particolare pregio storico e architettonico
  • Luoghi di culto
  • Edifici temporanei
  • Seconde case utilizzate per meno di quattro mesi all’anno
  • Immobili autonomi con una superficie inferiore ai 50 metri quadri

Inoltre, gli edifici residenziali pubblici potranno essere esentati dalle ristrutturazioni, poiché tali interventi potrebbero comportare un aumento dei canoni di locazione. I Paesi membri avranno la possibilità di richiedere alla Commissione Europea di adattare gli obiettivi europei per specifiche categorie di edifici residenziali, in base a considerazioni di fattibilità tecnica ed economica. Saranno consentite deroghe fino a un massimo del 22% del totale degli immobili. In Italia, ciò corrisponde a circa 2,6 milioni di edifici.

Queste esclusioni e deroghe sono previste per garantire una certa flessibilità e tenere conto delle peculiarità di determinati tipi di edifici e delle situazioni socio-economiche specifiche dei singoli Paesi membri.

Misure restrittive sulle caldaie a gas e le cucine

L’Unione europea avvia una transizione energetica con misure specifiche per eliminare le caldaie a gas e promuovere l’utilizzo delle cucine a induzione. Le caldaie a gas, considerate impianti inquinanti, dovranno scomparire completamente entro il 2029. Tuttavia, questa eliminazione sarà graduale. A partire dal 2025-2026, non saranno più disponibili incentivi per l’installazione di caldaie a gas, ma solo per tecnologie alternative che sostituiscano gli impianti esistenti. Infine, entro il 2029, le caldaie a gas non saranno più in vendita.

Un’altra imposizione dell’Ue riguarda la sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione, che sono meno inquinanti e consentono tempi di cottura più rapidi, riducendo così il consumo di energia. Anche in questo caso, la transizione sarà graduale per consentire agli utenti di adeguarsi. L’obbligo di sostituzione delle cucine a gas con cucine a induzione mira a promuovere un’opzione più ecologica e sostenibile.

L’Ue vieta l’uso di condizionatori inquinanti per contrastare gli F-gas

L’Ue si impegna nella lotta agli idrofluorocarburi (F-gas), gas responsabili dell’effetto serra, attraverso una nuova legge green. Questa normativa mira a evitare l’emissione in quantità elevate di tali gas, pertanto si rende necessario vietare l’assistenza e la manutenzione dei condizionatori e di altre apparecchiature che contengono gas fluorurati.

L’obbligo di sostituire gli attuali impianti di refrigerazione stazionari entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2024. Questa misura rappresenta un passo importante per ridurre l’impatto ambientale degli F-gas e promuovere soluzioni di raffreddamento più sostenibili e a basse emissioni.

Nuovo obbligo di sostituzione dei frigoriferi inquinanti

Una nuova normativa che impone la sostituzione dei frigoriferi più vecchi e inquinanti. L’obiettivo dell’UE è promuovere la transizione verso frigoriferi privi di gas fluorurati, sostanze utilizzate nella refrigerazione e nel funzionamento delle pompe di calore.

La nuova legge prevede una riduzione graduale dell’uso di tali gas a partire dal 2039, con l’obiettivo finale di eliminarli completamente entro il 2050. Tuttavia, i primi divieti potrebbero entrare in vigore già dal 2026.