BeComE, da borghi eccellenti a comunità energetiche

Il progetto punta a rendere i piccoli Comuni protagonisti della transizione energetica come importante occasione per il rilancio socio-economico dei territori

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

I borghi italiani sono una delle nostre maggiori attrazioni turistiche. Ogni anno, migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo si recano in questi piccoli paesi per scoprirne la storia, la cultura e la bellezza. Il Touring Club Italiano, da 24 anni, seleziona e certifica con la Bandiera Arancione i borghi più eccellenti dell’entroterra. L’Associazione ha ideato un modello di analisi (Modello di Analisi Territoriale, M.A.T. Touring), alla base dell’iniziativa, applicato in tutta Italia. Attraverso uno specifico programma di lavoro, il TCI sensibilizza all’accoglienza turistica territori dell’entroterra, premia le località più meritevoli e attraverso piani di miglioramento accompagna anche altri borghi verso l’innalzamento della qualità dell’offerta. Non perdete l’occasione di visitare i borghi italiani selezionati dal Touring Club Italiano: sono veri e propri gioielli nascosti, che meritano di essere scoperti!

Il progetto BeComE

Il Touring Club Italiano è orgoglioso di aderire a BeComE, un progetto che punta a rendere i piccoli Comuni protagonisti della transizione energetica. BeComE è un’importante occasione per il rilancio socio-economico dei territori in chiave ecosostenibile e innovativa. I Comuni che aderiscono a BeComE sono già sulla buona strada per diventare modelli di sostenibilità per il resto d’Italia.

I centri con meno di 5 mila abitanti potranno beneficiare di 2,2 miliardi di euro per costituire le Comunità Energetiche Rinnovabili. Questo sarà un grande aiuto per lo sviluppo delle aree rurali e per la lotta contro il cambiamento climatico.

A giugno, nella sede del TCI, Legambiente, Kyoto Club e Touring Club Italiano è stato firmato il protocollo d’intesa.

Il progetto BeComE, che durerà per tutto il 2022, si articola in una campagna d’informazione diffusa sul tema delle comunità energetiche, in attività formative e di assistenza ai Comuni, nello sviluppo di sperimentazioni sui territori.

I piccoli Comuni italiani hanno una grande occasione per diventare protagonisti della rivoluzione delle comunità energetiche. Grazie al PNRR, infatti, possono investire in rinnovabili e liberarsi dalla dipendenza energetica dall’estero. Questa è un’occasione unica per fare dei centri un motore propulsore di una transizione ecologica necessaria al Sistema Paese, con benefici non solo per l’ambiente, ma anche per lo sviluppo turistico e socio-culturale dei territori coinvolti.

Il supporto per le comunità energetiche

In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, è sempre più evidente quanto sia importante investire nelle energie rinnovabili. Le comunità energetiche rappresentano una straordinaria opportunità per i territori e attraverso BeComE e il Touring Club Italiano ci impegneremo per diffondere la maggior quantità di informazioni possibile per aiutare le amministrazioni e le imprese interessate a creare il maggior numero di comunità energetiche possibili.

Come affermato da Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano, L’obiettivo è sempre stato quello di offrire un supporto continuativo ai piccoli centri dell’entroterra, accompagnandoli nel processo di sviluppo locale, siamo fieri di poter offrire gli strumenti adeguati ad affrontare la sfida della transizione energetica, come ad esempio le comunità energetiche.

Il borgo di Certaldo Alto, in provincia di Firenze, è uno dei tanti esempi in Italia di una comunità locale che sta cercando di diventare sempre più sostenibile. Grazie ad un importante progetto finanziato da Legambiente e Kyoto Club, il borgo sta infatti gradualmente abbandonando le fonti di energia fossile a favore di energia rinnovabile. Certaldo Alto sta quindi dimostrando che è possibile sviluppare un turismo sostenibile anche in Italia, valorizzando i nostri bellissimi borghi e preservando l’ambiente.

Una rivoluzione possibile

Le CER, introdotte in Italia nel 2020 con l’art. 41 bis del decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile lo scambio comunitario di energia rinnovabile, consentendo a cittadini, amministrazioni, piccole imprese e realtà locali di diventare protagonisti della rivoluzione energetica, distribuendo vantaggi ambientali, economici e sociali sui territori: dall’abbattimento delle emissioni climalteranti alla riduzione dei costi in bolletta, fino al contrasto alla povertà energetica.

BeComE, le azioni sui territori

Il progetto BeComE punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle comunità energetiche rinnovabili (CER), attraverso la divulgazione e la formazione. L’iniziativa prevede la realizzazione di corsi di formazione online, affiancati da percorsi di approfondimento e verifica, oltre alla selezione di 10 Comuni-pilota in cui sarà svolta un’azione mirata di accompagnamento alla formazione delle CER. L’evento di chiusura del progetto, previsto per fine anno a Roma, sarà l’occasione per presentare i risultati del percorso.

Le proposte al Governo

Cinque le richieste che Legambiente e Kyoto Club hanno rivolto al Governo in merito alle comunità energetiche e ai bandi di cui si aspetta l’uscita entro l’anno:

  1. Governo e Autorità definiscano al più presto, con relativi decreti e delibere, le tecnicalità e gli incentivi indispensabili per la partenza reale delle comunità energetiche in tutto il Paese: siamo già in ritardo.
  2. Nei bandi del PNRR destinati ai piccoli Comuni si faccia uno sforzo reale di semplificazione per definire modalità facili per la concessione di finanziamenti e tempi congrui per la risposta ai bandi: non sarebbe tollerabile scaricare sui Sindaci e sulle fragili strutture dei piccoli Comuni ritardi imputabili allo Stato centrale.
  3. Nei bandi sia data la dovuta attenzione (prevedendo adeguate facilitazioni) al processo di costruzione delle comunità e non soltanto alla realizzazione degli impianti da fonti rinnovabili, i quali comunque devono essere sostenuti con fondi coerenti con i costi reali.
  4. È indispensabile che parallelamente si completi finalmente il processo di semplificazione delle autorizzazioni, che sia snello e coerente con il bando in modo da evitare che progetti approvati e finanziati siano poi bloccati dalla burocrazia.
  5. Prevedere il finanziamento a fondo perduto per quelle CER in cui sono coinvolte solo cittadini, amministrazioni e terzo settore, con criteri premianti per le attenzioni rivolte al sociale, alla marginalità geografica e all’utilizzo di soluzioni tecnologiche di gradevole impatto estetico.