Dichiarazione dei redditi 2024, saldo e primo acconto: si avvicinano le date del versamento

Entro il 1° luglio si deve passare alla cassa per versare il saldo 2023 e il primo acconto 2024 scaturiti dalla dichiarazione dei redditi appena presentata

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Dopo essersi aperta la stagione della dichiarazione dei redditi, con la presentazione del Modello 730, si deve passare alla cassa per fare i versamenti previsti dalla normativa. Si avvicina, infatti, la scadenza del saldo 2023 e del primo acconto 2024 delle imposte che sono scaturite dalla documentazione presentata nel corso di questi giorni.

La deadline delle tasse è sostanzialmente trasversale: si parte dall’Irpef per arrivare alla cedolare secca. A ogni modo la data da segnare in calendario è il 1° luglio 2024. Il termine canonico del 30 giugno, infatti, cade di domenica. Diciamo che i contribuenti hanno una sorta di proroga tecnica, che fa guadagnare un giorno in più ai lavoratori dipendenti e ai pensionati. I titolari di partita Iva, invece, hanno tempi più lunghi: dovranno pagare entro il 31 luglio 2024.

Ma andiamo a dare un’occhiata a quelle che sono le date più importanti con le quali si dovranno confrontare nel corso dei prossimi giorni i contribuenti. Diciamo che la presentazione della dichiarazione dei redditi, con le sue difficoltà iniziale è stato unicamente il primo passo: adesso è necessario passare anche alla cassa per effettuare i vari versamenti.

Dichiarazione dei redditi: quando arrivano il saldo e il primo acconto

Presentare la dichiarazione dei redditi 2024 è stato solo il primo passo. Adesso i contribuenti devono gestire alcune delle pratiche più importanti e meno piacevoli dell’operazione. Si apre, infatti, la stagione dei versamenti, che devono essere effettuati indistintamente dai lavoratori dipendenti, dai pensionati e dai titolari di partita Iva. È necessario versare il saldo delle imposte 2023 e il primo acconto del 2024.

La prima scadenza che è necessario tenere a mente è il 1° luglio 2024. A seguire c’è quella del 31 luglio 2024, che coinvolge trasversalmente molti contribuenti: dipendenti, pensionati e titolari di partita Iva. Chi dovesse aspettare la fine del prossimo mese per saldare le proprie pendenze fiscali, deve mettere in conto una maggiorazione dello 0,40%. I titolari di partita Iva hanno la possibilità di usufruire della proroga che è stata introdotta in modo da poter gestire con una maggiore tranquillità le pratiche di avvio del concordato preventivo biennale.

Le scadenze da tenere a mente

A riepilogare le scadenze da tenere a mente è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate, che ha delineato quando debbano essere versati il saldo 2023 e il primo acconto 2024 delle imposte sui redditi. Nello specifico il calendario è il seguente:

  • 1° luglio 2024: devono passare alla cassa i lavoratori dipendenti e i pensionati;
  • 31 luglio 2024: questa scadenza coinvolge i titolari di partita Iva, che stiano esercitando delle attività per le quali sono stati approvati gli Isa. Questi soggetti devono dichiarare dei compensi o dei ricavi che non superino i limiti che sono stati stabiliti per ogni indice. Devono rispettare questa scadenza anche quanti hanno aderito al regime forfettario, quanti applicano il regime di maggior vantaggio e i soci di società, associazioni e imprese di cui agli articoli 5 e 116, del TUIR.

Dichiarazioni dei redditi: i versamenti con le maggiorazione

Come ogni anno oltre alle scadenze consuete per effettuare i pagamenti delle imposte scaturite dalla dichiarazione dei redditi c’è un termine aggiuntivo: i 30 giorni successivi alla scadenza. Entro questo ulteriore termine, i contribuenti hanno la possibilità di effettuare i versamenti del saldo 2023 e del primo acconto 2024.

Questo significa, in altre parole, che per quanti hanno la scadenza ordinaria al 1° luglio 2024 possono segnarsi in calendario anche il 31 luglio: ma sulle somme da versare deve essere applicata una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

Lo stesso discorso vale anche per i titolari di partita Iva, che però hanno delle deadline diverse. Il decreto correttivo in materia di concordato preventivo, che è stato approvato dall’Esecutivo lo scorso 20 giugno 2024, ha confermato la possibilità per questi contribuenti di ottenere il rinvio con maggiorazione anche per quelle che dovrebbero pagare entro il 31 luglio 2024. A questo punto le somme con maggiorazione devono essere versate entro il 30 agosto 2024.

Le scadenze per effettuare i versamenti rateizzati

Un importante impatto sulle scadenze che derivano dalla dichiarazione dei redditi è stato introdotto dall’articolo 8 del Decreto Legislativo 1/2025 (ossia il Decreto Semplificazione Adempimenti), che ha impattato direttamente sulle disposizioni introdotte attraverso l’articolo 20 del DLGS n. 241/1997. È stato previsto che:

  • sia differito dal 30 novembre al 16 dicembre il termine ultimo entro il quale debba essere perfezionata la rateizzazione dei versamenti che devono essere effettuati a titolo di secondo acconto;
  • è stata individuata in un’unica scadenza la data entro la quale devono essere effettuati i versamenti mensili: il 16. Questo giorno corrisponde alla scadenza dei versamenti delle rate mensili successive alla prima, unificando, in questo modo, le scadenze che coinvolgono titolari di partite Iva, pensionati e dipendenti.

Dichiarazione dei redditi 2024: il saldo e primo acconto

L’Agenzia delle Entrate, attraverso la circolare n. 9/E/2024, è intervenuta sulla rateizzazione del saldo e del primo acconto scaturiti dalla dichiarazione dei redditi 2024. L’AdE ha fornito alcuni chiarimenti per quanti hanno intenzione di rateizzare i versamenti:

  • è stato deciso il numero massimo di mesi nei quali suddividere il debito, che non possono superare il numero di mesi che intercorrono tra la data di scadenza e il 16 dicembre;
  • l’importo complessivo deve essere diviso equamente per le rate che si intendono versare;
  • la prima rata deve essere versata senza interessi, alle scadenze previste dall’art. 17 del DPR n. 435/2001;
  • le rate successive devono essere maggiorate degli interessi, secondo i nuovi termini previsti, entro il giorno 16 di ciascuno dei mesi seguenti e, comunque, non oltre il giorno 16 del mese di dicembre.

In sintesi

Sono stati definite ufficialmente le date entro le quali devono essere effettuati i versamenti che scaturiscono dalla dichiarazione dei redditi 2024. La prima deadline che i contribuenti devono tenere a mente è il 1° luglio 2024, quando si dovrà passare alla cassa per versare il saldo 2023 e il primo acconto 2024.