Dichiarazione dei redditi, i 5 errori più comuni da non fare

Compilando la dichiarazione dei redditi si può incorrere in alcuni errori che possono portare a conseguenze spiacevoli

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata per milioni di contribuenti. Nelle prossime settimane in molti si ritroveranno quindi a dover inviare il modello 730, dichiarando al fisco le proprie entrate annuali in modo da pagare le tasse dovute in base ad esse.

In questo frangente però, se non ci si affida a un professionista come un commercialista o all’aiuto dei Caf gestiti dai sindacati o da altre associazioni, si rischia di incorrere in errori anche piccoli che però possono diventare spiacevoli inconvenienti con il passare del tempo.

Le novità della dichiarazione dei redditi 2024

Il modello 730 precompilato del 2024 presenta alcune novità pensate principalmente per semplificarne la compilazione e la comprensione da parte dei contribuenti. La novità principale è l’assenza di quadri e righi, spesso complessi da interpretare, sostituiti dalle sezioni. Queste non saranno più, come avveniva in precedenza, individuate da codici numerici, ma al contrario avranno titoli semplici che ne suggeriranno la destinazione d’uso.

Una seconda novità importante è quella che riguarda i sostituti d’imposta. All’interno della dichiarazione dei redditi del 2024 si potrà richiedere i rimborsi che vengono normalmente erogati direttamente al sostituto di imposta, all’Agenzia delle Entrate. In questo modo sarebbe l’AdE, e non il datore di lavoro, ad elargire questi rimborsi in sede separata rispetto alla busta paga.

I 5 errori più comuni nella dichiarazione dei redditi

Nonostante le significative semplificazioni che la dichiarazione dei redditi precompilata ha introdotto da quando è stata resa disponibile, è ancora possibile fare degli errori che vanno poi a compromettere l’esattezza del documento. Alcuni di questi possono poi causare problematiche con il fisco che diventano fastidiose in caso di sanzioni. Gli errori più comuni sono:

  • Non conservare scontrini, fatture e documentazione relativa alla dichiarazione dei redditi. Per il modello del 2024, l’obbligo è di conservarli e vale fino al 31 dicembre 2029. Se invece si usufruisce di detrazioni che durano per più anni, l’obbligo si estende a 5 anni dopo l’incasso dell’ultima rata della stessa detrazione.
  • Dimenticarsi le scadenze, sia quelle relative alla presentazione del Modello 730, ma anche quelle in cui si devono effettuare i pagamenti. Nel 2024 la scadenza ultima per la presentazione della dichiarazione dei redditi è il 15 di ottobre;
  • Non controllare i dati contenuti nel Modello 730 precompilato. In caso ci si dimentichi di inserire correttamente tutti i dati, si rischia di perdere il diritto ad alcune agevolazioni;
  • Indicare un codice tributo sbagliato, un importo non corretto o un codice fiscale inesistente. I refusi che non permettono all’Agenzia delle Entrate di capire correttamente a cosa il codice inserito si riferisca, rischiano di causare seri problemi.
  • Non presentare un Modello F24 a saldo zero. L’F24 è il modello in cui si compensano i debiti e i crediti del pagatore. Questo va presentato sempre, anche se il totale risulta essere zero.

Fare particolare attenzione a queste operazioni consente ai contribuenti di evitare problematiche con il fisco. Anche se non tutti questi errori portano a debiti o cartelle esattoriali, commetterli può comunque comportare una perdita di tempo nel prossimo futuro, nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate richieda una correzione.