Sconto Imu e Tari in arrivo: come ottenerlo

La riduzione del 5% sarebbe prevista nella riforma fiscale insieme ad altre forme di semplificazione per il pagamento delle tasse da parte dei contribuenti

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Uno sconto del 5% fino a mille euro su Imu e Tari per chi si fa addebitare le imposte automaticamente sul conto corrente. È la novità della riforma fiscale allo studio del Governo, da una parte per incentivare i contribuenti a non evadere, dall’altra per semplificare il pagamento delle tasse.

Lo sconto

Lo sconto sarebbe previsto dalla bozza della Delega fiscale, all’articolo 30, che dà la possibilità attraverso ai Comuni di stabilire, tramite un proprio regolamento, una riduzione del 5 per cento dei pagamenti dei tributi locali per i contribuenti che “autorizzano l’addebito diretto sul conto corrente bancario o postale”.

Un premio per chi rende il pagamento immediato e un modo per facilitare il pagamento delle tasse al Fisco estendendo i metodi di versamento, tramite anche a un rapporto interbancario diretto (Rid) o ad altri strumenti di pagamento elettronico.

Le novità della riforma fiscale

L’ipotesi è stata sottoposta dal titolare del dossier della riforma dell’erario, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, a una commissione di esperti per la fiscalità regionale e locale, insieme ad altre misure dirette alla semplificazione dei tributi comunali.

All’articolo 3 della bozza del decreto legislativo, ad esempio, si intende permettere alle amministrazioni locali di emanare “definizioni agevolate” di cartelle e multe, cioè sanatorie su tutti i tributi riscossi dagli enti stessi, ma soltanto di fronte a “esigenze straordinarie” e nel caso che le eventuali rottamazioni siano definite entro un limite temporale preciso. Inoltre, le cancellazioni non potranno essere proposte senza il pagamento di un corrispettivo, come invece è avvenuto con la Legge di Bilancio 2023, nella quale è stato disposto lo stralcio automatico delle cartelle fino a 1.000 euro, inclusi di debiti derivanti da precedenti definizioni agevolate.

Secondo la proposta, i Comuni potranno ridurre l’ammontare dei tributi e stabilire l’esclusione o la riduzione degli interessi e delle sanzioni per i contribuenti che entro un termine non inferiore a 60 giorni adempiono al pagamento di tasse non versate in precedenza.

Tra le novità esposte alle 13 commissioni tecniche create dal viceministro Leo per realizzare la riforma fiscale, ci sarebbe inoltre l’intenzione di prevedere per la dichiarazione dei redditi soltanto l’invio telematico. E ancora, come per l’obbligo dichiarativo previsto per l’imposta di soggiorno, individuare il modello approvato con il decreto del ministero dell’Economia come unico adempimento dichiarativo a carico del contribuente, così da evitare che i comuni possano vincolare l’applicazione di aliquote agevolate ad altri tipi di comunicazioni. Un meccanismo che porterebbe a scongiurare i contenziosi legati a un mancato riconoscimento delle agevolazioni, proprio per l’omessa presentazione di comunicazioni diverse dalla dichiarazione “ufficiale” (qui abbiamo spiegato quando dovrebbe entrare in vigore la legge delega sul Fisco).

“Il mio obiettivo – ha dichiarato il viceministro Leo – è far diventare il fisco un amico, un collaboratore delle imprese e dei cittadini che adempiono correttamente all’obbligo tributario, muovendosi in una logica collaborativa con i contribuenti corretti” (qui abbiamo riportato tutte le ultime novità sulla riforma fiscale).