Assegno unico di novembre, il calendario dell’Inps e le date di accredito

L’Inps ha pubblicato il calendario dei pagamenti dell’Assegno unico di novembre 2025. Le date di accredito

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato: 3 Novembre 2025 11:04

Per il mese di novembre 2025, l’Inps ha confermato le due finestre di accredito per l’Assegno unico e universale per i figli a carico. L’Isee resta il parametro principale per determinare l’importo mensile dell’Assegno unico. Chi ha aggiornato l’indicatore entro i termini vedrà riconosciuti anche eventuali conguagli arretrati, mentre chi non lo ha ancora rinnovato riceverà solo la quota minima prevista (57,50 euro per figlio). Eventuali modifiche alla composizione del nucleo familiare, come la nascita di un figlio, la separazione dei genitori o l’inizio di un lavoro per uno dei componenti, devono essere comunicate tempestivamente tramite la piattaforma Inps, per evitare sospensioni o ricalcoli.

Le date di pagamento

I pagamenti seguiranno un calendario ormai consolidato che consente di mantenere regolarità nei flussi e di gestire le nuove domande senza ritardi:

  • 20 e 21 novembre 2025: accrediti per i nuclei familiari che già percepiscono l’assegno e non hanno avuto variazioni rispetto ai mesi precedenti;
  • ultima settimana di novembre pagamenti per chi ha presentato una nuova domanda o ha avuto variazioni dell’Isee o della composizione familiare.

Gli importi saranno accreditati direttamente sul conto corrente indicato nella domanda o sulla carta di pagamento associata alla prestazione, senza necessità di ulteriori comunicazioni.

Come controllare i pagamenti

Per conoscere le date esatte di accredito, ogni beneficiario può accedere al proprio Fascicolo previdenziale sul sito dell’Inps. Nella sezione “Pagamenti” è disponibile il dettaglio delle somme erogate, lo stato della domanda e l’importo mensile aggiornato. L’accesso ai servizi digitali è possibile con SPID, Carta d’identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS).

Come viene calcolato l’Assegno unico

L’importo dell’Assegno unico universale viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare, al numero dei figli e alla loro età. L’Inps applica una scala di valori che prevede un importo pieno per i redditi più bassi e una quota minima per quelli più elevati o in assenza di dichiarazione ISEE.

  • Quota massima 199,40 euro per ciascun figlio minore con ISEE fino a 17.090,61 euro.
  • Quota minima 57 euro per figlio minore con ISEE pari o superiore a 45.574,96 euro o in assenza di ISEE.

Sono previste maggiorazioni per diverse situazioni familiari: nuclei numerosi (dal terzo figlio in poi), madri con meno di 21 anni, genitori entrambi lavoratori, figli con disabilità e bambini sotto 1 anno o tra 1 e 3 anni in famiglie con almeno tre figli e ISEE non superiore a 45.574,96 euro.

Una maggiorazione compensativa è prevista per i nuclei che, dopo il passaggio all’Assegno unico, percepiscono importi inferiori rispetto a quelli garantiti dalle precedenti misure, come l’Assegno per il Nucleo Familiare o le detrazioni fiscali per figli a carico.

I numeri dell’Assegno unico nel 2025

Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Inps, nei primi sette mesi del 2025 l’Assegno unico ha raggiunto oltre 6 milioni di famiglie e 9,8 milioni di figli beneficiari, per una spesa complessiva di 11,5 miliardi di euro. La misura, introdotta per semplificare e unificare gli strumenti di sostegno alla genitorialità, ha progressivamente sostituito il Reddito di cittadinanza e rappresenta oggi una delle voci più consistenti del welfare familiare italiano.