Guerra in Ucraina, quanto spende la Russia per finanziarla

A tre mesi dallo scoppio del conflitto in Ucraina la Russia ha dovuto affrontare tante perdite, ma quella economica è di certo la più pesante

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

La guerra in Ucraina va avanti ormai da tre mesi e tra perdite di uomini e sanzioni sempre più stringenti in arrivo dall’Europa e dal resto del mondo, la Russia sta pagando a caro prezzo la decisione di invadere il territorio ucraino.

Nel corso dei mesi sono state fatte varie analisi su quanto effettivamente pesasse il conflitto nelle tasche di Mosca, ipotizzando cifre e costi di certo non affrontati alla leggera dal Cremlino. Ma oggi arriva un calcolo preciso e spiazzante per Vladimir Putin e la Russia, un prezzo che difficilmente non lascerà il segno nell’economia del paese.

Guerra in Ucraina, quanto costa al giorno

In questi lunghi tre mesi di guerra più volte sono stati fatti i conti in tasca a Putin e alla Russia, con la speranza che il folle costo di finanziamento del conflitto facesse desistere lo “zar” dal proseguire la battaglia sul territorio ucraino. A tre mesi dall’invasione, avvenuta il 24 febbraio scorso, purtroppo niente ha fermato il Cremlino (neanche le manovre di convincimento di amici come Silvio Berlusconi), che secondo le stime spenderebbe circa 900 milioni di dollari al giorno per portare avanti la guerra.

A svelare questo prezzo sconvolgente è stata la rivista americana Sopref, citata da Newsweek. Sopref, specializzata nel settore militare, ha infatti redatto una stima precisa dei costi di gestione della guerra, considerando tutte le voci di spesa per l’esercito. Nei 900 milioni di dollari rientrano quindi il pagamento dei soldati russi, munizioni, proiettili e razzi, ma anche il costo per riparare tutti quegli equipaggiamenti persi o danneggiati.

Ma il dispendio delle risorse economiche del Paese non si ferma di certo qui. Infatti la Russia deve anche pagare per le migliaia di armi e missili da crociera che sono stati utilizzati durante la guerra, che costano circa 1,5 milioni di dollari ciascuno.

Mosca in crisi? Crolla il Pil

Nella stima pubblicata da Sopref e ripresa da Newsweek non rientrano tutti quei costi conseguenti allo scoppio del conflitto in Ucraina come le sanzioni internazionali. Infatti, oltre ai costi diretti citati, ci sono le conseguenze economiche determinate sia dalle sanzioni sia dalla fine dei rapporti economici e commerciali. Affari da milioni e milioni di euro saltati per la Russia, che intanto continua a tagliare il gas ai Paesi europei, il cui Pil oggi ne risente in maniera quasi drammatica.

Analizzando i dati dell’economia russa del 2020, infatti, il prodotto interno lordo di Mosca è nel più profondo rosso mai registrato, attestandosi addirittura tre volte al di sotto di quello di due anni fa. Secondo le ultime stime del Fmi pubblicate il 19 aprile, dopo una crescita del 4,7% del 2021, il Pil russo quest’anno si contrarrà dell’8,5% e il prossimo del 2,3%.

Gli effetti della guerra sull’Europa

Gli effetti della guerra, però, non sono solo sulla Russia. Anche l’Europa, infatti, sta subendo delle perdite non trascurabili e l’economia di diversi paesi sta affrontando momenti di crisi. La guerra in Ucraina ha messo infatti in moto un effetto domino che coinvolge a cascata tutti gli altri Stati dell’Unione europea e che proietta le conseguenze del conflitto militare anche in altri ambiti.