Vacanze salatissime, dai lettini al cibo: ecco tutti i super aumenti

Da Nord a Sud, i prezzi raggiungono livelli mai visti. Perfino cappuccio e brioche arrivano a costare 20 euro. Ecco quanto ci costano le vacanze nel 2023

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Tra eventi climatici estremi e maltempo (qui abbiamo parlato dei danni) e giornate di traffico da bollino nero in autostrada, l’estate 2023 non è stata propriamente rilassante per gran parte dei vacanzieri italiani. Come se non bastasse, a complicare la situazione hanno contribuito anche gli aumenti record dei prezzi nelle località turistiche (mare, montagna e città d’arte), da Nord a Sud.

Dal costo di ombrelloni e lettini in spiaggia al prezzo per pietanze semplici come cappuccino e cornetto, dai soggiorni in hotel e B&B alla benzina, fino ai biglietti aerei: sono tanti gli scontrini gonfiati all’inverosimile, che hanno fatto gridare allo scandalo negli ultimi giorni.

Vacanze a prezzi record: ecco quanto ci costano

Gli aumenti più consistenti sono stati segnalati soprattutto in Lazio, Lombardia e Toscana. La portata totale dei rincari rispetto al 2022 per chi decide di andare in vacanza si aggira sui 3,9 miliardi di euro. Una somma pazzesca, determinata in gran parte dalla soffocante inflazione e dai costi sempre alti di energia e combustibili. Stando ai dati condivisi da Demoskopika, i vacanzieri del 2023 spenderanno il 9% in più rispetto all’anno precedente.

L’aumento più consistente riguarda i voli, coi biglietti aerei che sono saliti di prezzo di ben il 23,5% rispetto al 2022. Secondo i dati Istat, spostarsi nei cieli pesa il 44% in più sulle tasche degli italiani per voli nazionali), del 43% per tratte europee e del 16% per quelle intercontinentali (che l’anno scorso era schizzati del 128%). Più cari anche i treni, con biglietti il 13% più costosi rispetto al 2022. Perfino i pacchetti vacanza, scelti da tante famiglie per risparmiare sul costo totale, non danno tregua e segnano un +17,7%. Hotel, B&B e strutture ricettive in generale sono aumentate in media del 12,8%, interessando anche i piccoli Comuni oltre alle grandi e più turistiche città d’arte come Roma, Firenze, Milano e Venezia.

Le città più care

Secondo le tabelle Istat a guidare la classifica è Genova: +8,5% (1.853 euro in più sull’anno). Al secondo posto troviamo Firenze (+7,6%, +1.772 euro), mentre il podio è chiuso da Grosseto (+7,6%, +1.713 euro). In quarta posizione c’è un’altra toscana, Siena (+7,5%, +1.691 euro), seguita da Perugia (+7,2%, +1.654 euro), Lodi (+6,6%, +1.675 euro), Milano (+6,5%, +1.710 euro), Lecco (+6,5%, +1.650 euro), Bolzano (+6,4%, +1.701 euro) e Varese (+6,4%, +1.688 euro).

Spiaggia mia, quanto mi costi

La meta più scelta dai turisti italiani è sempre il mare. Anche nel 2023, però, il caro spiaggia ha riservato una stangata. Secondo un’indagine di Altroconsumo su 207 stabilimenti balneari in dieci località, i prezzi generali sono saliti del 5% per quanto riguarda lettini e ombrelloni rispetto all’annata precedente. I picchi dei costi fanno rabbrividire: in alcuni lidi si arriva a spendere oltre 1.500 euro per la prenotazione di un mese (intanto il Governo non toglie le accise carburanti: cosa succede ai prezzi di benzina e diesel).

In Versilia anche i generi alimentari più essenziali hanno evidenziato rincari incredibili: il latte, ad esempio, costa il 40% in più. Con il risultato che la colazione al bar a Forte dei Marmi arriva a costare anche 20 euro per cappuccino e brioche. Gli abbonamenti stagionali (che vanno da maggio a settembre) per le tende sono aumentati di ben mille euro. Nei lidi più lussuosi si arriva a spendere anche 600 euro per ombrellone e lettino.

In Emilia-Romagna, anche per effetto della tremenda alluvione che investito la Regione (ne abbiamo parlato qui), i costi sono schizzati a livelli record. A Rimini, ad esempio, la classica piadina costa l’8% in più rispetto all’estate 2022. Un gelato costa addirittura il 20% in più, quasi come la colazione in un hotel a tre stelle: +17%. La situazione non migliora se si scende lungo lo Stivale e si arriva in Puglia: sempre secondo Demoskopika, a Monopoli per un ombrellone bisogna sborsare fino a 120 euro, mentre un pernotto può superare anche i 200 euro a notte.