Il Governo non toglie le accise carburanti: cosa succede ai prezzi di benzina e diesel

Non ci sarà nessun taglio delle accise, almeno non ora: lo ha confermato Lucia Albano, sottosegretaria del MEF. Cosa succede quindi ai prezzi di benzina e diesel?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Niente taglio delle accise sui costi dei carburanti, lo ha confermato Lucia Albano, sottosegretaria del Ministero dell’Economia e delle Finanze in udienza alla Camera.

L’andamento dei prezzi di benzina e diesel interessa molto gli italiani in questo periodo, che soprattutto d’estate aumentano i loro spostamenti in macchina, hanno in programma viaggi più o meno lunghi e, quindi, devono tenere conto di un’uscita che impatta non poco sul bilancio familiare. Cosa succede quindi ora?

Perché il Governo non taglierà le accise

Il prezzo internazionale del petrolio “non ha registrato, con riferimento alla media del precedente bimestre, un aumento rispetto al valore di riferimento indicato nel DEF che consenta l’adozione del decreto di riduzione delle aliquote di accisa applicate al gasolio e alla benzina”, lo ha dichiarato la sottosegretaria al MEF, Lucia Albano, rispondendo ad un’interrogazione di Emiliano Fenu (M5S) in commissione Finanze della Camera. Albano ha citato i dati del Mimit aggiornati al 31 luglio che, come spiegato dalla deputata, sarebbero tali da non richiedere un intervento governativo.

I prezzi di benzina e diesel, quindi, restano governati e influenzati dalle leggi di mercato. A far salire le quotazioni potrebbero essere soprattutto questioni inerenti gli approvvigionamenti o fattori di crisi internazionali. Per esempio, nonostante il prezzo medio dei carburanti si stia mantenendo al momento sotto i due euro, nelle ultime ore sono stati monitorati i primi aumenti, dovuti soprattutto alla chiusura di alcune raffinerie e la forte domanda da parte degli Stati Uniti.

Qual è il prezzo della benzina e del diesel oggi?

A fornirci un quadro chiaro di quelli che sono i prezzi (medi) di benzina e diesel oggi è l’Osservaprezzi del Mimit, che monitora la media settimanale dei prezzi nazionali della benzina, del gasolio, del GPL, del gasolio riscaldamento e degli olii combustibili e ne rende note le oscillazioni ogni martedì dopo le 12.

Secondo gli ultimi dati, pubblicati il 31 luglio 2023, che fanno riferimento alla settimana (da lunedì alla domenica) precedente il giorno della rilevazione (Media dei prezzi dal giorno 24/07/2023 a 30/07/2023):

  • il prezzo medio della benzina è di 1,897 euro al litro, con i diversi marchi compresi tra 1,913 e 1,940 euro al litro (no logo 1,904);
  • il prezzo medio praticato del diesel self è 1,746 euro al litro (rispetto a 1,767), con alcune compagnie che fanno pagare tra i 1,776 e i 1,796 euro al litro (no logo 1,760).

Secondo un’ultima rivelazione resa nota da AdnKronos, invece, il prezzo medio nazionale dei carburanti al self service, registrato alle ore 8.00 del 2 agosto, ha subito ancora un rialzo, maggiore nel caso della benzina self (si attesta a 1,922 euro al litro, maggiore dunque rispetto ai giorni precedenti) rispetto a quello del gasolio self che invece si aggira intorno ai 1,781 euro al litro (anche in questo caso però c’è stata una crescita rispetto ai giorni precedenti). Il prezzo medio registrato, invece, lungo la rete autostradale italiana della benzina self si attesta a 1.990 euro/litro e quello del gasolio self a 1.864 euro/litro, confermando comunque il trend in aumento.

Cosa comporterebbe il taglio delle accise?

Gravando sul costo finale, il taglio delle accise andrebbe a rideterminare i prezzi di benzina e diesel, ovviamente in diminuzione. Toglierne o ridurle, quindi, comporterebbe un maggiore risparmio per gli automobilisti in Italia, ma in generale non andrebbe a gravare su tutti i servizi fortemente collegati al trasporto su strada. Basta pensare al servizio di trasporto pubblico oppure al trasporto di merci, materiali e prodotti di prima necessità. Più cosa il carburante e più le aziende spenderanno negli spostamenti, recuperando poi le maggiori uscite o aumentando i prezzi o ricorrendo alla cosiddetta Shrinkflation.

Pur non essendoci stato un aumento anomalo dei prezzi, le cifre – come abbiamo visto – stanno tendendo al rialzo negli ultimi giorni e potrebbero raggiungere numeri decisamente alti nelle settimane più calde di agosto (qui gli aumenti previsti per la settimana di Ferragosto), specie senza un provvedimento che ne regoli l’andamento.