Adolfo Urso punzecchia Stellantis nei 125 anni della Fiat: l’appello del ministro

Il ministro Urso ha celebrato a Torino i 125 anni della Fiat, senza risparmiare frecciate a John Elkann e a Carlos Tavares, presidente e Ceo di Stellantis

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 11 Luglio 2024 23:47

Prove di distensione tra Adolfo Urso e Stellantis dopo mesi di botta e risposta, ma il ministro non rinuncia a qualche stoccata. “Questa era ed è la città dell’auto, evitiamo che diventi un museo industriale” ha detto il responsabile del Mimit, partecipando a Torino alla celebrazione dei 125 anni dalla nascita della Fiat, al fianco del presidente e del Ceo di Stellantis, John Elkann e Carlos Tavares.

I 125 anni della Fiat

I tre si sono incontrati in occasione della ricorrenza sulla storica pista nel tetto del Lingotto, dopo le schermaglie nel corso di quest’anno tra Urso e Tavares, tra le accuse di italian sounding sull'”Alfa Romeo Milano” del ministro e le richieste di più incentivi auto da parte dell’amministratore delegato del gruppo.

Il responsabile del Mimit ha partecipato alle celebrazioni per 125 anni della Fiat, festeggiati con la presentazione della 500e Giorgio Armani e della Grande Panda. “Due icone dello stile italiano lavorano insieme. Da gennaio la 500 Giorgio Armani sarà in tutto il mondo” ha dichiarato l’ad della Fiat, Olivier Francois, che ha anche annunciato l’arrivo di una Panda elettrica con prezzo sotto i 25.000 euro.

Le parole di Urso ed Elkann

“Oggi ricordiamo quello che era l’auto italiana, orgoglio del Paese, frutto dell’ingegno e del sacrificio di intere generazioni di lavoratori, la Fiat era l’industria italiana e l’Italia era con la Fiat sempre. Adesso dobbiamo ritrovare la necessaria coesione e responsabilità sociale per consentire che questa storia continui anche con Stellantis” ha detto così il ministro Adolfo Urso.

“È il momento delle scelte e della responsabilità – ha affermato ancora – Stellantis deve assumersi la responsabilità del rilancio dell’auto in Italia nel rispetto di quello che Fiat ha fatto per l’Italia e che l’Italia ha fatto per la Fiat. Lavoriamo insieme perché si riannodi questa storia di successo e l’auto torni a essere orgoglio dell’Italia, il sogno dell’Italia”.

“Oggi Fiat è il primo marchio di Stellantis, che sono orgoglioso di aver contribuito a creare 3 anni fa. Grazie a Stellantis, Fiat ha potuto conquistare sempre più clienti” ha sottolineato nel suo intervento il presidente di Stellantis, John Elkann.

“La Fiat ha attraversato crisi, guerre, calamità naturali. Nel mio caso, questi ultimi 25 anni sono stati duri; ho e abbiamo avuto anche paura di non farcela, di fronte alle tantissime avversità che abbiamo dovuto affrontare” ha detto ancora l’erede di chi quella fabbrica l’ha fondata.

A fornire garanzie sulla centralità dello storico stabilimento di Mirafiori è stato lo stesso Ceo di Stellanti, Carlos Tavares:”Mirafiori è il cuore pulsante di Stellantis e di questo Paese. Il progetto per Mirafiori rappresenta un impegno per l’Italia Rappresenta la volontà di continuare a investire in Italia”.

“C’è ancora molto da fare per Fiat nell’era Stellantis, voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando perché abbia altri 125 anni di storia. Sono molto orgoglioso di ciò che Fiat porta a Stellantis, è uno dei maggiori datori di lavoro in Italia con oltre 40.000 dipendenti”, ha assicurato durante il suo intervento

“Continuiamo a investire in Italia, dicono i nostri dipendenti che vinceremo insieme. Ho molta fiducia in Fiat, non ho dubbi che i successi saranno ancora molti. Fiat sopravviverà a tutti noi”, ha sottolineato.