Stellantis, partono oggi gli incontri con il Governo: sul tavolo il futuro di Melfi e Mirafiori

Il primo incontro dal ministro Urso sarà quello sulla fabbrica di Melfi, mentre domani toccherà a Mirafiori

Foto di Giorgio Pirani

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Oggi iniziano le discussioni al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sotto la guida di Adolfo Urso, riguardo agli impianti di Stellantis.

Il primo incontro riguarderà la fabbrica di Melfi, da cui l’azienda sarà assente a causa della politica aziendale correlata agli incontri durante il periodo elettorale. Il giorno successivo sarà il turno di Mirafiori, uno degli impianti che suscitano maggiori preoccupazioni tra i sindacati. Per affrontare congiuntamente il futuro della fabbrica, martedì a Torino si terrà un incontro con i sindacati e le associazioni datoriali, promosso dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e dal sindaco Stefano Lo Russo, al fine di unire le forze.

Il 5 aprile, il dibattito al ministero si concentrerà su Atessa, lo stabilimento in Abruzzo dove vengono prodotti i veicoli commerciali di Stellantis. Nelle settimane successive, sarà la volta di Cassino, Pomigliano, Modena e Termoli.

Il piano di Urso per la produzioni di veicoli in Italia

Il ministro Urso ha dichiarato più volte l’obiettivo di raggiungere, insieme a Stellantis, la produzione di almeno un milione di veicoli nel nostro Paese. Durante i precedenti incontri con il governo, l’azienda ha ribadito la centralità dell’Italia nella sua strategia globale e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane, con l’ambizione di produrre un milione di veicoli (auto e veicoli commerciali) entro la fine del piano Dare Forward 2030. Per aumentare la produzione automobilistica nel paese, Urso vorrebbe attrarre un altro produttore in Italia, anche se al momento non sono previsti annunci in tal senso. È un processo ancora in corso e l’attenzione è puntata sul mercato asiatico e quello nord americano: aziende cinesi e Tesla sono i possibili candidati.

Il governo ha sviluppato un piano di incentivi che comprende anche le auto a motore termico a basse emissioni, il quale potrebbe fornire un aiuto a Stellantis e favorire le vendite in particolare della Fiat 500 elettrica prodotta a Mirafiori. L’obiettivo del piano è stimolare la rottamazione delle auto altamente inquinanti, quelle classificate come euro 0, 1, 2 e 3, che costituiscono ancora il 25% del parco circolante nel nostro Paese. Inoltre, mira ad assistere le famiglie a basso reddito attraverso un sistema graduale di agevolazioni, con benefici più significativi per i nuclei familiari con Isee fino a 30mila euro.

Continuano i tagli

Intanto Stellantis continua a licenziare personale. Mirafiori è lo stabilimento più colpito dai tagli effettuati; dei 3.597 dipendenti che lasceranno i siti italiani dell’ex FCA, 1.560 provengono dalla storica fabbrica di Torino. Negli ultimi anni, Mirafiori ha registrato una significativa diminuzione della produzione di auto, mentre i dipendenti in pensione non sono stati sostituiti e diverse linee di produzione sono state trasferite all’estero.

Il ridimensionamento appartiene a una strategia che Stellantis sta portando avanti da alcuni anni. Al momento, nel nostro Paese il gruppo impiega circa 43mila persone, delle quali 15mila nella zona di Torino. Dal 2021, quando Fca si è fusa con Psa dando vita a Stellantis, la forza lavoro è scesa di 12mila unità. E il trend potrebbe proseguire.

Coloro che soddisfano i requisiti per accedere alla pensione riceveranno un beneficio di 6 mensilità. Per coloro che matureranno i requisiti pensionistici entro 4 anni, per i primi 24 mesi riceveranno un importo che, sommato alla Naspi, raggiungerà il 90% della retribuzione lorda e il 70% per i successivi 24 mesi. Tuttavia, gli incentivi sono anche rivolti ai più giovani e variano in base all’età.