Benzina, fare un pieno costa quasi 5 euro in più rispetto a inizio anno

In appena 6 settimane il prezzo medio della verde è rincarato del +5,3%, mentre il diesel del +6,3%

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

È appena passato poco più di un mese e mezzo da quando è iniziato il nuovo anno, e già possiamo constatare che il costo di un pieno di benzina è aumentato di ben 5 euro rispetto al 1° gennaio 2024. Questa valutazione proviene da Assoutenti, che ha esaminato gli ultimi prezzi al pubblico segnalati dai gestori al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e pubblicati sul sito del ministero.

L’associazione mette in rilievo come il prezzo del carburante nel servizio di rifornimento sia già salito oltre i 2,5 euro al litro in alcuni distributori italiani, e ciò non riguarda soltanto quelli situati lungo le autostrade.

Il prezzo nelle città italiane

Per esempio, a Taranto, il prezzo della benzina supera i 2,5 euro al litro, con la super che costa 2,537 euro al litro e il gasolio a 2,447 euro/litro. Anche in una località della provincia di Benevento, la benzina servita ha superato i 2,5 euro al litro, arrivando a 2,522 euro al litro, mentre il distributore con il prezzo più alto, registrato al 15 febbraio, si trova nella provincia di Palermo, dove la benzina verde era venduta a 2,565 euro al litro e il gasolio a 2,495 euro al litro.

Inoltre, sulla rete autostradale, al 16 febbraio, il prezzo più alto per la benzina è stato rilevato sulla A21 nei pressi di Piacenza: 2,499 euro al litro. Oggi, un pieno di benzina costa quasi 5 euro in più rispetto all’inizio dell’anno, mentre per un pieno di gasolio si spendono 5,5 euro in più. L’associazione fa sapere che il rischio concreto è che la nuova ondata di rialzi alla pompa determini una spirale inflattiva attraverso un aumento dei prezzi al dettaglio dei beni che viaggiano su gomma e che rappresentano l’88% della merce venduta in Italia.

Quanto spendono gli italiani per fare benzina

Nel 2023, in Italia, sono stati spesi 70,9 miliardi di euro per l’acquisto di benzina e gasolio per auto, registrando un lieve calo del 0,3% rispetto al massimo storico del 2022, che ammontava a 71,1 miliardi. Questi dati sono emersi dalla banca dati del Centro Studi Promotor, basata su informazioni diffuse dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Della spesa totale del 2023, 38,1 miliardi di euro (componente fiscale) sono andati alle casse dello Stato sotto forma di accise e IVA sulle accise e sul costo industriale. I restanti 32,8 miliardi sono stati destinati alla produzione e alla distribuzione (componente industriale). Rispetto al 2022, la componente fiscale è aumentata del 22,7%, mentre la componente industriale è diminuita dell’18,1%. Questo aumento della componente fiscale è attribuibile in parte al venir meno delle agevolazioni concesse nel 2022.

Se si esamina l’andamento dei consumi per i due carburanti, benzina e gasolio, dal 2000 al 2023, emerge che nel 2000 i consumi dei due carburanti erano simili (rispettivamente 22,4 miliardi di litri per la benzina e 22,1 miliardi di litri per il gasolio auto), mentre nel 2023 i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri, mentre quelli di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri. Anche la dinamica dei prezzi dei due carburanti è differente: il prezzo medio alla pompa della benzina è passato da 1,08 euro nel 2000 a 1,86 euro nel 2023, registrando una crescita del 72,2%, mentre il prezzo medio al litro del gasolio auto è passato da 0,89 euro nel 2000 a 1,79 euro nel 2023, con una crescita del 100,9%.

È interessante anche il confronto tra i consumi del 2023 e quelli del 2019, l’anno precedente la pandemia. Nel 2023, i consumi di benzina sono aumentati dell’11,5% rispetto al 2019, mentre quelli di gasolio auto hanno registrato un lieve calo dell’2,1%.