Pessime notizie per chi ha investito in Russia

Deutsche Bank certifica la sparizione di un certo numero di azioni russe. Alla base ci sarebbero alcune scelte di Mosca

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Sotto osservazione speciale gli investimenti effettuati in Russia: Deutsche Bank ha comunicato ai propri clienti di non poter garantire il pieno accesso alle azioni russe. La più famosa banca tedesca ha dichiarato di avere rilevato la mancanza di azioni sottostanti le ricevute di deposito. Gli ammanchi riguardano i titoli emessi prima dell’invasione in Ucraina.

Deutsche Bank: azioni russe scomparse

Si tratta di azioni che erano detenute in Russia da un altro istituto bancario. Il timore è che la situazione affrontata da Deutsche Bank possa essere l’antipasto di ciò che attende gli investitori di tutto il mondo che hanno operato con titoli russi. La banca tedesca ha dato notizia della situazione con una nota datata 9 giugno. Nota visionata da Reuters.

Secondo Deutsche Bank, la situazione andrebbe attribuita alla scelta del Cremlino di permettere agli investitori di convertire parte delle ricevute di deposito in azioni di aziende locali. Scelta avvenuta senza il “coinvolgimento o la supervisione” di Deutsche Bank. L’istituto ha avviato un’indagine interna per determinare con certezza le cause della scomparsa delle azioni e le modalità tramite le quali è avvenuto il tutto. Si punta a individuare eventuali responsabilità, sia interne che esterne.

La notizia, nell’immediato, ha creato alcuni scossoni alla tenuta in Borsa delle azioni della stessa Deutsche Bank che ha visto continui ribassi e rialzi fra le giornate di lunedì 26 giugno e martedì 27. DB assicura però di essere al lavoro per risolvere la situazione nel più breve tempo possibile.

Grigory Marinichev, partner dello studio legale Morgan Lewis, ha spiegato a Reuters che in una situazione simile un investitore potrebbe avere sia azioni russe presso banche locali, che ricevute di deposito presso Deutsche Bank.

Sparite le azioni di aziende russe

Secondo quanto si apprende sono quattro le aziende russe quotate in borsa le cui azioni sono coinvolte nella problematica:

  • Aeroflot, la compagnia di bandiera nonché la più grande compagnia aerea della Russia;
  • Lsr Group, società che opera nel campo immobiliare;
  • Mechel, società metallurgica e mineraria;
  • Novolipetsk Steel, una delle più grandi compagnie russe produttrici di acciaio.

Cosa è successo in sintesi e come potrebbe essere risolta la situazione: per sbloccare l’impasse, Deutsche Bank ha permesso agli investitori di scambiare le ricevute di deposito con azioni.
Le ricevute di deposito sono certificati emessi da una banca e rappresentano azioni di una società esterna alla banca in questione. Per sostenere l’economia russa, in crisi dopo le sanzioni seguenti all’invasione ucraina del 24 febbraio 2022, il Cremlino ha permesso agli investitori di convertire i titoli delle società in questione con azioni di aziende locali. Questo ha creato uno scollamento fra volume di titoli emessi e relative ricevute. Scambiare ricevute di deposito con azioni di una società russa è il primo passo per cercare di recuperare il proprio denaro.

Forse azioni russe a rischio anche in altre banche

Secondo l’operatore finanziario Clearstream, anche altre grandi banche occidentali potrebbero essere esposte a ricevute “fantasma” di deposito russe.