La guerra commerciale dei dazi tra Stati Uniti e Europa è ufficialmente iniziata, con il presidente Donald Trump che ha dimostrato di non essere intenzionato a fare dei passi indietro sulle alte tariffe impostate a tutti gli Stati del mondo per esportare prodotti e beni negli States. L’Unione europea studia le contromosse che verranno rese note il prossimo 15 aprile. Secondo quanto anticipato, nel mirino europeo finiranno prodotti statunitensi per un valore totale di 22 miliardi di euro (cifra minore rispetto ai 26 annunciati), con i contro dazi che saranno del 25 e del 10%. Si tratta di sovrattasse che verranno applicate soprattutto sui cosiddetti prodotti icona degli Stati Uniti, dai jeans alle moto Harley Davidson, passando per il burro d’arachidi.
Jeans, moto e yacht di lusso
C’è una vera e propria lista di prodotti Usa che dovranno essere soprattassi in Europa, a meno che Trump non decida di fare un passo indietro. Nell’elenco Ue dei contro dazi vengono indicati principalmente prodotti simbolo delle esportazioni statunitensi, con i consumatori europei e italiani pagheranno, nello specifico, di più per comprare i jeans Levi’s, così come le moto Harley Davidson e gli yacht di lusso. Non esclusi saranno inoltre l’acciaio e l’alluminio.
Discorso simile interessa anche prodotti di più largo consumo, come il succo d’arancia, il famoso burro d’arachidi americano e le magliette di cotone e i tessuti che vengono prodotti negli Stati Uniti ed esportati in Europa.
Bourbon e superalcolici
Dalla lista dei contro dazi Ue sono stati eliminati, almeno per il momento, i codici doganali relativi al bourbon, ai superalcolici e al vino. Si tratta di un passaggio fatto all’insegna della cautela, visto che Trump ha minacciato ritorsioni del 200% su champagne e vini europei qualora l’Unione europea avesse deciso per un dazio del 50% sui superalcolici made in Usa.
A spingere Bruxelles verso questa decisione sono state soprattutto le pressioni di Italia, Francia e Irlanda che maggiormente avrebbero accusato il colpo di ritorsioni da parte americana.
La seconda lista di dazi vale 18 miliardi
Le mosse Ue descritte potrebbero diventare operative già dal 15 aprile 2025 – per un valore totale di 4 miliardi – e corrispondono alle contromisure che l’Ue aveva già predisposto nel 2018 e nel 2020 in risposta ai dazi applicati dalla prima amministrazione Trump. Tali interventi erano poi stati congelati grazie alla tregua commerciale siglata con il suo successore del Tyccoon alla Casa Bianca Joe Biden.
In aggiunta c’è una seconda ondata di dazi che, invece, potrebbe essere applicata il 15 maggio in caso di mancato buon esito delle trattative con gli Stati Uniti. Il secondo intervento, almeno stando ai dati attuali, potrà essere più corposo per un valore totale di 18 miliardi.
Nella seconda tranche diventeranno bersaglio dei dazi Ue il latte, i latticini e lo yogurt, così come gli elettrodomestici, la plastica, il legno, il pollame, il manzo, le uova, lo zucchero, le verdure, frutti di mare, il pesce surgelato, le gomme da masticare, lo zenzero, il curry e la soia.
Non è inoltre da escludere che sotto dazio Ue possano finire anche prodotti statunitensi come lo shampoo, il dentifricio e i medicinali.