In arrivo la Nutella vegana: Ferrero deposita il marchio

La Ferrero registra il marchio "Nutella Plant based": una nuova versione della crema spalmabile per tutti, anche i vegani e chi è intollerante al lattosio

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Una Nutella priva di nutrienti di origine animale adatta ai gusti di tutti. Ferrero pensa alla svolta storica strizzando un occhio al veganismo e deposita il marchio “Nutella Plant based” in vista dello sviluppo in futuro di una crema alle nocciole al 100 per cento di origine vegetale.

Il nuovo marchio

A dare la notizia è l’edizione torinese del ‘Corriere della Sera’, secondo cui lo scorso 1 dicembre la Ferrero ha depositato il nuovo marchio all’ufficio italiano brevetti (Uibm) del Ministero del Made in Italy.

La svolta potrebbe essere realizzata sulla ricetta stessa della Nutella, senza il lancio di un nuovo prodotto: “In Ferrero ricerchiamo costantemente ed esploriamo opportunità all’interno delle nuove tendenze alimentari – ha comunicato in una nota l’azienda commentando la notizia del deposito del nuovo marchio – per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei nostri consumatori. La registrazione di un marchio non conferma di per sé il lancio di un prodotto“.

La nuova frontiera del colosso internazionale dei dolci passerebbe dunque per una nuova versione della crema spalmabile più famosa al mondo, rivolta a tutti, sia a chi sceglie una dieta costituita da alimenti provenienti esclusivamente dal mondo vegetale, ma anche a chi è intollerante al lattosio o allergico alle proteine del latte. Nulla cambierà invece sul logo di Nutella, che manterrà la tradizionale “N” nera con il resto in rosso.

L’etichetta ‘Plant-Based’ significa non soltanto l’utilizzo di materie prime vegetali, ma anche una maggiore attenzione alla qualità e ai valori nutrizionali degli alimenti, con l’esclusione dunque dalla produzione di zuccheri raffinati e grassi idrogenati.

L’anniversario

Non è comunque da escludere che la nuova Nutella possa essere messa sul mercato nei prossimi mesi, quando la multinazionale di Alba celebrerà i 60 anni dalla sua nascita, datata 20 aprile 1964.

Il colosso del settore dolciario si avvicina all’anniversario con una crescita delle vendite, attraverso le quattro società del gruppo che operano in Italia, del 6,7% nel mercato tricolore.

Un incremento che si traduce in un fatturato al 31 agosto 2023 di 1,7 miliardi di euro, contro 1,6 miliardi segnati ad agosto 2022, e un utile di esercizio di 53,2 milioni di euro, a fronte di 32,6 milioni registrati alla stessa data dello scorso anno (qui avevamo riportato la Ferrero tra i quattro marchi italiani nella classifica mondiale dei primi 100 brand del settore alimentare).

Allo stesso tempo, l’amministratore delegato del gruppo Giovanni Ferrero, rimane saldamente in testa alla classifica dei miliardari d’Italia secondo Forbes, che abbiamo riportato qui, con un patrimonio di 39,1 miliardi di euro.

La centralità per la multinazionale dei quattro poli produttivi in Italia (Alba, Pozzuolo Martesana, Sant’Angelo dei Lombardi e Balvano) è confermata dagli investimenti da 142 milioni di euro e dall’aumento dei dipendenti di 235 unità (+3,5%) da parte dell’azienda nell’ultimo anno. Nuove risorse inserite nel piano di investimenti industriali che negli ultimi 10 anni hanno visto il gruppo Ferrero in Italia stanziare oltre 1,4 miliardi di euro.

Dal punto di vista del personale, aggregando il dato della Ferrero S.p.A. e quello delle quattro Società controllate, l’organico medio dell’esercizio 2022-2023 è pari a 6.927 unità (qui avevamo spiegato come candidarsi alla nuova campagna di assunzioni lanciata da Ferrero a ottobre per lo stabilimento dei nuovi Kinderini).