Il Pos diventa obbligatorio anche per i tabaccai. La novità

Pos in tabaccheria, torna il bancomat per sigarette e marche da bollo. Dietrofront delle Dogane sull’esclusione prevista nell’autunno 2022.

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Redazione

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Nessuna esenzione per l’obbligo del Pos in tabaccheria: l’agenzia delle Dogane è tornata sui suoi passi rispetto alla decisione precedente che esonerava i titolari di tabaccherie ad avere lo strumento per i pagamenti elettronici riguardo la vendita di tabacchi, francobolli e bolli. La nuova disposizione del direttore Roberto Alesse neutralizza quella precedente, risalente a ottobre 2022, di Marcello Minenna.

Dunque obbligo del Pos anche per i rivenditori di generi di monopolio nonché per i titolari di patentino. Le rivenditorie di tabacchi e titoli, in Italia, sono circa 50mila.

Rischio doppia sanzione

Il dietrofront comporta la possibilità che chi non si adegua possa incorrere nella doppia sanzione, in vigore dal 30 giugno 2022, su cui il governo non è più intervenuto nonostante la volontà di farlo nell’ambito della legge di Bilancio. Una sanzione tarata sulla cifra di 30 euro più il 4% del valore della transazione per chi non accettasse il pagamento elettronico.

Le motivazioni

Nella disposizione si leggono le motivazioni della scelta, che si rifanno al “crescente effettivo impiego e l’evoluzione dell’offerta degli strumenti di pagamento elettronico, oggetto di innovative politiche commerciali ed iniziative di settore in continua evoluzione, trattandosi di mercato particolarmente dinamico, anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate e degli attori”.

Da qui la considerazione che “occorre rivalutare la questione in relazione alle condizioni ad oggi offerte dagli intermediari bancari e finanziari per l’erogazione del servizio”.