Multa alla Roma per violazione del Fair play finanziario: la sanzione nel bilancio in rosso

La Roma ha messo a bilancio una sanzione di 3 milioni di euro secondo le condizioni Uefa per la violazione del Fpf: multa prevista dal Settlement Agreement

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 10 Dicembre 2024 23:48

Guai per la Roma, anche fuori dal campo. Dopo i mesi di caos nella guida tecnica con l’avvicendamento di tre allenatori in panchina, la squadra affidata a Claudio Ranieri ha dato un primo segnale di rinascita tornando alla vittoria in campionato. Ma mentre i giallorossi cercano di emergere dalle sabbie mobili della zona retrocessione, i problemi del club oltrepassano anche i confini del rettangolo di gioco: la società ha messo a bilancio una sanzione da 3 milioni di euro prevista dalla Uefa per violazione del Fair play finanziario (Fpf).

La multa

La Roma, infatti, è tra gli otto club, nei quali figura anche l’Inter, che nel 2022 hanno firmato un Settlement Agreement con l’organismo del calcio europeo impegnandosi a mantenere entro determinati limiti il bilancio e il costo della rosa.

L’obiettivo fissato dal club giallorosso con la Uefa è di non superare alla fine del 2026 i 60 milioni di deficit aggregato.

Nell’esercizio 2023/2024 la società capitolina ha fatto segnare perdite a livello consolidato per 81,4 milioni di euro, in miglioramento di 2o milioni rispetto ai -120 milioni registrati nel bilancio chiuso al 30 giugno 2023, nel quale, fa sapere, è stata già accantonata la multa di circa 3 milioni di euro per non aver rispettato negli anni passati i paletti del Fair play finanziario.

Come spiegato dalla Roma, l’accordo transattivo di 4 anni stretto con l’organo di controllo finanziario sui club europei, che prevede in ogni esercizio degli obiettivi per il rientro nel regolamento del Fpf entro la stagione 2025/26, comprende anche un sistema di sanzioni pecuniarie e sportive, in rapporto al peso della violazione.

“In particolare – si legge nell’ultimo bilancio della società, riportato da Calcio e Finanza – prevede un Contributo Finanziario incondizionato di 5 milioni, già trattenuto dalla Uefa durante la stagione 2022/23, e solo in caso di mancato rispetto di specifici obiettivi finanziari per importi eccedenti determinati buffer nel quadriennio 2022-2025″ ulteriori 30 milioni, variabili e proporzionali rispetto a eventuali infrazioni, che equivalgono al restante 85% della sanzione già stabilita.

“A tale riguardo – si specifica – l’AS Roma ha rispettato il target finanziario previsto per i periodi di rendicontazione terminati a giugno 2022 e 2023. In virtù dei risultati conseguiti nella stagione 2022-23 è pagata una sanzione pecuniaria pari a 2 milioni di euro” e di 3 milioni nell’esercizio successivo.

Il bilancio

Secondo quanto emerso dall’ultimo bilancio, in generale la Roma ha registrato nella stagione 2023/24 ricavi per 301,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 277,0 milioni del 2022/23, nonostante le entrare in calo sui diritti Tv, da 109 milioni a 104,1 milioni di euro, ma con la spinta proveniente dall’aumento di 70 milioni dei ricavi commerciali e di 55,4 milioni di quelli da gara. Dalla vendita dei calciatori, inoltre, sono arrivate nella scorsa stagione 25 milioni di plusvalenze.

Dall’altra parte, i costi nell’annata 2023/24 della società giallorossa sono saliti a 366,2 milioni di euro dai 348,7 milioni di euro della stagione precedente, con una buona fetta costituita da salari e stipendi del personale, in netta crescita da 173 milioni a  202 milioni di euro, dei quali 150,6 milioni di contratti ai calciatori (25 milioni in più del 2022/23) e 22 milioni come compensi allenatori (+5 milioni) nell’anno in cui José Mourinho è stato sostituito da Daniele De Rossi.