G7 Puglia al via, di cosa si parlerà nella tre giorni di Borgo Egnazia

Prende il via il G7 di Puglia, a presidenza italiana, in programma a Borgo Egnazia, provincia di Brindisi: gli ospiti e i temi. Pubblicata una bozza sulle conclusioni

Foto di Miriam Carraretto

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Via al G7 di Puglia, a presidenza italiana, che si tiene a Borgo Egnazia, Brindisi, da giovedì 13 a sabato 15 giugno 2024. L’evento vede la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo dei 7 Stati membri, oltre al Presidente del Consiglio Europeo e alla Presidente della Commissione Europea.

La premier Giorgia Meloni, approdata a Borgo Egnazia a bordo di una Fiat 500 Vintage, ha accolto uno ad uno i leader del G7. La prima ad arrivare è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Ultimo il Presidente Usa Joe Biden, che Meloni ha atteso per circa 20 minuti. Nel pomeriggio poi, come preannunciato, è arrivato anche il presidente ucraino Zelensky.

Come da tradizione, prendono parte ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali invitati dal Paese che detiene la presidenza di turno, in questo caso appunto l’Italia. Sono arrivate in Italia 15 delegazioni, fra Paesi e istituzioni, per un totale di circa un migliaio di persone.

Alla vigilia dell’evento, nella giornata di mercoledì 12 giugno, è stata fatta circolare una bozza con le prime conclusioni che verranno adottate e si è discusso di una possibile “dimenticanza” relativa a un passaggio sul diritto all’aborto, la cui parola non compare. Soprattutto, gli Usa con Biden hanno deciso nuove sanzioni contro la Russia di Putin. Alla mossa, la Borsa di Mosca ha reagito assumendo una decisione storica.

Papa Francesco è il protagonista indiscusso della seconda giornata del G7 in Puglia. Sarà la prima partecipazione di un pontefice a questo importante summit internazionale.

Meloni ai leader: “Tanto lavoro da fare”

Ad aprire il summit a Borgo Egnazia ci ha pensato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che dopo la consueta foto di gruppo con tutti i leader presenti si è rivolta a loro mandando un chiaro messaggio sull’importanza del vertice. Considerato insostituibile per la gestione delle crisi, il G7 per la premier ha un compito fondamentale: “Non è una fortezza chiusa in se stessa, che deve difendersi da qualcuno, ma è un’offerta di valori che noi apriamo al mondo, per avere come obiettivo uno sviluppo condiviso“.

E la premier, che si è detta onorata di ospitare i colleghi in Italia, ha sottolineato: “C’è molto lavoro da fare, ma sono certa che in questi due giorni riusciremo a portare avanti un confronto che sarà in grado di regalare risultati concreti e misurabili”.

Sicura e convinta nelle sue parole, la presidente del Consiglio ha anche spiegato che la scelta di ospitare il summit a Borgo Egnazia, in Puglia, non è casuale. Anzi, l’Italia ha deciso il Sud per mandare un messaggio chiaro e forte a tutti: “Il messaggio che vogliamo dare è di un G7 che sotto presidenza italiana vuole rafforzare il suo dialogo con le nazioni del Sud Globale, perché questa terra è storicamente un ponte tra Occidente e Oriente, è una terra di dialogo al centro del Mediterraneo, quel mare di mezzo che collega i due grandi spazi marittimi del globo, l’Atlantico e l’Indo-Pacifico”.

Ma per stemperare le “tensioni” del lavoro, Meloni ha anche dato un consiglio a tutti i leader presenti: “Per noi è un onore ospitarvi, lo è per l’Italia intera e spero che in questi due giorni nonostante si lavori tantissimo riuscirete un po’ ad assaporare l’ospitalità per la quale l’Italia è famosa nel mondo”.

In serata, la cena offerta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Castello Svevo di Brindisi con ospiti i capi di Stato e di governo del G7. Al banchetto di gala però non prenderà parte il presidente Usa Joe Biden perché “affaticato”, secondo quanto fatto sapere dal suo staff: “Saranno due giorni pieni zeppi di impegni. Non ne farei un caso se il presidente salta una cena”  ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Dai colloqui sull’Ucraina agli investimenti in Africa

Il summit tra i leader nella prima giornata è stato ricco, con i partecipanti che hanno discusso di vari argomenti. Tra questi i temi legati all’Ucraina, ma anche agli investimenti da affrontare in Africa.

Dalle 15, nello specifico, sono stati avviati i colloqui sugli aiuti a Kiev, proprio nei minuti in cui il presidente ucraino Zelensky arrivava a Borgo Egnazia. Il G7, secondo quanto emerso dalle parole del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, ha parlato di “sostegni finanziari più immediati”, con l’obiettivo di dare all’Ucraina tutti i mezzi per difendersi dalla Russia.

Al termine della sessione dedicata alla guerra in Ucraina, Volodymyr Zelensky ha ringraziato i Paesi presenti al summit per il “chiaro sostegno” ricevuto. “Ho avuto un incontro produttivo con Giorgia Meloni e ho ringraziato l’Italia per il suo sostegno militare, finanziario e umanitario all’Ucraina” ha aggiunto sul suo profilo X il presidente ucraino.

Al centro dell’accordo sull’aiuto a Kiev, l’utilizzo dei profitti degli asset russi congelati che, come dichiarato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “è anche un segnale forte per Putin: non può vincere”.

“Abbiamo raggiunto un accordo politico per fornire un sostegno finanziario aggiuntivo all’Ucraina di circa 50 miliardi di dollari entro fine anno con un sistema di prestiti” ha affermato la premier italiana, Giorgia Meloni. “Non si tratta di una confisca ma di profitti che maturano – ha spiegato – Era un risultato non scontato di cui vado particolarmente fiera. Ora dovrà essere definito dal punto di vista tecnico”.

Tramite la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, la Russia ha commentato che i tentativi da parte dell’Occidente di appropriarsi dei proventi dei beni russi congelati “sono criminali e porterebbero a una risposta da parte di Mosca molto dolorosa per l’Unione europea”.

Ursula von der Leyen, poi, ha svelato che nell’incontro con al centro gli investimenti da dedicare all’Africa è stato deciso un piano da 250 miliardi di dollari. L’offerta, sotto il nome di Partnership for Global Infrastructure and Investment  (Pgii), segue quella già dedicata all’Africa meridionale e subshariana che ha ricevuto 33 miliardi di dollari, ma col continente che “ha bisogno di maggiori investimenti privati”.

Xi Jinping promette a Zelensky: niente armi alla Russia

Durante la conferenza stampa congiunta al G7 con il presidente americano Joe Biden, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il leader cinese Xi Jinping ha garantito di non fornire armi alla Russia. Zelensky ha riportato il contenuto di una recente conversazione telefonica con Xi, sottolineando che il leader cinese ha assicurato l’impegno della Cina a non intraprendere azioni che possano alimentare il conflitto. “Ha detto che non venderà armi alla Russia. Vedremo”, ha concluso Zelensky.

La polemica sul tema dell’aborto

Mentre nel corso della giornata i leader hanno passato in rassegna i diversi temi di politica internazionale al centro del G7, sul fronte interno ha tenuto banco la polemica sull’assenza della parola “aborto” dalla bozza delle conclusioni del vertice, con il botta e risposta a distanza tra la delegazione italiana e le opposizioni.

In una nota, le senatrici del Pd hanno chiesto un chiarimento da parte di Giorgia Meloni, attaccata sul caso anche dalla stessa segretaria dem Elly Schlein: “Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non difende i diritti di tutte le altre donne di questo Paese” ha detto la numero uno del Pd parlando di “vergogna nazionale”.

Sull’argomento è arrivata la risposta di fonti italiane al margine del vertice in Puglia, secondo cui la questione della “presunta eliminazione della menzione dell’aborto” dal comunicato finale del G7 “pare che sia stata montata come la panna, il sospetto è che ci sia stata un po’ di strumentalizzazione elettorale, post elettorale, qualcuno che magari abbia voluto inserire un elemento di disturbo in un G7 che pare fin qui stia andando benissimo”.

“Nel testo che verrà pubblicato domani non si fa nessun passo indietro” rispetto al comunicato finale del G7 di Hiroshima sul tema dell’aborto “e non si è tolto nulla” è stato spiegato “Tanto è vero che c’è un esplicito riferimento agli impegni assunti a Hiroshima, che vengono tutti riconfermati”.

Sul tema si è espresso anche il presidente francese Emmanuel Macron: “Conoscete la posizione della Francia, che ha inserito il diritto all’aborto nella Costituzione. Non è la stessa sensibilità che c’è nel vostro Paese. La Francia condivide una visione di uguaglianza tra uomo e donna, non è una visione condivisa da tutto lo spettro politico. Mi dispiace ma lo rispetto, perché è stata la scelta sovrana del vostro popolo”, ha dichiarato.

Al commento dell’inquilino dell’Eliseo ha replicato direttamente Giorgia Meloni: “Non c’è alcuna ragione di polemizzare su temi che già da tempo ci trovano d’accordo. E credo sia profondamente sbagliato, in tempi difficili come questi, fare campagna elettorale utilizzando un forum prezioso come il G7“.

“La polemica sulla presenza o meno della parola aborto nelle conclusioni è totalmente pretestuosa – ha affermato Meloni in seguito alle dichiarazioni di Macron – Le conclusioni di Borgo Egnazia richiamano quelle di Hiroshima, nelle quali abbiamo già approvato lo scorso anno la necessità di garantire che l’aborto sia ‘sicuro e legale'”.

“È un fatto assodato e nessuno ha mai chiesto di fare passi indietro su questo. Le conclusioni infatti, se non introducono nuovi argomenti, per non essere inutilmente ripetitive, richiamano semplicemente quanto già dichiarato nei precedenti vertici” ha detto infine Meloni.

Tensione al confine libanese: iniziativa trilaterale

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che Francia, Stati Uniti e Israele stanno lavorando insieme per affrontare la crisi al confine con il Libano. Durante il G7, i tre paesi hanno concordato una roadmap proposta dalla Francia per ridurre le tensioni nella regione, adottando un approccio cooperativo per stabilizzare la situazione.

Il discorso del presidente Mattarella: il G7 e i cambiamenti globali

A margine della cena, dopo la prima giornata di lavori il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto un discorso dove ha toccato vari argomenti. Prima di tutto, ha sottolineato l’importanza del G7 come piattaforma capace di adattarsi ai cambiamenti internazionali. Il presidente italiano ha evidenziato come l’attuale edizione del G7 dimostri la necessità di affrontare le sfide globali attraverso un forum aperto e inclusivo. Mattarella ha anche discusso l’urgenza di un percorso politico concreto per una pace duratura in Medio Oriente, basato sulla soluzione a due Stati.

Riferendosi all’invasione russa dell’Ucraina, Mattarella ha denunciato il tentativo di revanche neo-imperiale della Russia, sottolineando la necessità di sostenere l’indipendenza ucraina per difendere i principi di convivenza internazionale. Ha ricordato che dal secondo dopoguerra, la libertà e la sicurezza delle nazioni sono state costruite su tali principi, e non possono essere ignorati o sottovalutati.

Il presidente italiano ha ribadito che il G7 è un consesso di paesi uniti non solo da un elevato livello di sviluppo economico, ma anche da valori comuni come la dignità umana e la cooperazione internazionale. Questi valori, secondo Mattarella, sono fondamentali per affrontare le sfide attuali e future, rendendo il G7 una piattaforma per il confronto su grandi temi globali.

Sergio Mattarella ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza di costruire partenariati con paesi disposti al dialogo e alla cooperazione, nel rispetto delle regole internazionali sancite dalla Carta delle Nazioni Unite. Ha messo in guardia contro le insidie del neo-colonialismo e del neo-imperialismo, esortando il G7 a promuovere processi di pace e sviluppo a livello globale.

Proteste a Brindisi contro il G7

A Brindisi, un gruppo di attivisti tedeschi del collettivo “Debtforclimate” ha inscenato una protesta contro il G7, portando un grande cavallo di Troia in legno in piazza Vittoria. Questo simbolo intende denunciare quella che gli attivisti vedono come la “colonizzazione del sud del mondo” da parte dei paesi del G7 e chiedere la cancellazione del debito dei paesi poveri come forma di risarcimento per il debito climatico e coloniale.

Un G7 “fuori dal comune”: Meloni rafforzata, ansia per il populismo e leader indeboliti

Il vertice ha visto emergere una serie di difficoltà politiche tra i principali leader mondiali. La Cnn ha osservato che raramente un incontro di tale portata è stato così segnato dalle debolezze politiche di quasi tutti i partecipanti.

Tra i presenti, la premier italiana Giorgia Meloni spicca come unica leader europea rafforzata dalle recenti elezioni. Al contrario, altri leader come Emmanuel Macron e Olaf Scholz sono arrivati al vertice indeboliti dai risultati elettorali del 9 giugno.

Negli Stati Uniti, Joe Biden sta affrontando una campagna elettorale impegnativa, mentre Rishi Sunak del Regno Unito sembra avere scarse possibilità di essere rieletto il prossimo 4 luglio.

Anche Justin Trudeau non gode di grande popolarità in Canada, dove si prevedono elezioni nel prossimo anno. In Giappone, il primo ministro Fumio Kishida è coinvolto in uno scandalo di corruzione che coinvolge il suo partito. Ursula von der Leyen, pur avendo portato il Ppe al successo, si trova in una posizione incerta riguardo al suo futuro politico.

La Cnn scrive che il sentimento di sfiducia verso i leader attuali nelle democrazie occidentali sta creando una situazione geopolitica estremamente delicata. Il recente successo dei partiti di estrema destra nelle elezioni del Parlamento europeo e le imminenti elezioni cruciali in Francia, Regno Unito e Stati Uniti, contribuiscono a un clima di ansia per la possibile rinascita del populismo.

Josh Lipsky, direttore del GeoEconomics Center dell’Atlantic Council, ha dichiarato che questo non è un G7 come gli altri. I funzionari statunitensi ed europei sono preoccupati che, se non si riuscirà ad affrontare questioni fondamentali come quelle relative alla Cina o agli asset globali, potrebbe non esserci un’altra opportunità in futuro. L’incertezza su come sarà il mondo nei prossimi mesi aggiunge ulteriore pressione su questo vertice.

Sullivan: supporto al prestito per l’Ucraina

Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato dell’importanza della mobilitazione dei profitti dei beni sovrani russi per sostenere l’Ucraina. Secondo Sullivan, l’obiettivo comune del G7 è garantire che il prestito di 50 miliardi di dollari all’Ucraina venga suddiviso tra i vari Paesi, ognuno con un ruolo preciso. La presidenza italiana ha giocato un ruolo chiave nel coordinare gli sforzi e raggiungere un accordo tra le nazioni partecipanti.

Già si parla di G20. Lula: priorità per la presidenza brasiliana

Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha discusso delle priorità della presidenza brasiliana del prossimo G20 (si terrà in Brasile il 18 e 19 novembre) in un’intervista a Repubblica. Tra i temi principali vi sono le disuguaglianze, il cambiamento climatico e la riforma della governance globale. Lula ha annunciato il lancio di una task force contro la fame e la povertà, aperta anche ai Paesi non membri del G20. Inoltre, ha espresso la necessità di riformare istituzioni globali datate, come quelle di Bretton Woods, proponendo una tassazione sui super-ricchi per combattere la povertà globale.

Lula ha evidenziato come le attuali istituzioni globali siano obsolete e necessitino di una riforma per essere più adatte alle sfide contemporanee. Ha proposto di tassare i 3.000 individui più ricchi del pianeta con una aliquota del 2%, dicendo che questa misura potrebbe contribuire significativamente alla lotta contro la fame mondiale. I miliardari possiedono infatti una ricchezza complessiva di quasi 15mila miliardi di dollari, una concentrazione di risorse che, se ridistribuita, potrebbe avere un impatto notevole sulla riduzione delle disuguaglianze.

G7 Puglia: le date, dove si tiene e chi partecipa

Dopo il terremoto politico post elezioni europee, si accendono i riflettori sul G7 di Puglia, che ha preso il via oggi giovedì 13, e terminerà sabato 15 giugno. L’evento, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, vede la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo dei 7 Stati membri, del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in rappresentanza dell’Unione Europea.

Il G7 riunisce i Capi di Stato e di Governo delle 7 nazioni più industrializzate del mondo. Ne fanno parte Italia, Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone e Canada.

Come da tradizione, prendono parte ai lavori anche i rappresentanti di alcuni Stati e organizzazioni internazionali invitati dalla presidenza di turno. Ecco l’elenco degli ospiti e delle organizzazioni internazionali ufficializzate sul sito del G7:

  • Abdelmadjid Tebboune, Presidente dell’Algeria;
  • Javier Milei, Presidente dell’Argentina;
  • Akinwumi Adesina, Presidente della Banca Africana di Sviluppo;
  • Ajay Banga, Presidente della Banca Mondiale;
  • Luis Ignacio Lula da Silva, Presidente del Brasile e attuale Presidente del G20;
  • Mohammed bin Zayed, Presidente degli Emirati Arabi Uniti;
  • Kristalina Georgieva, Direttrice del Fondo monetario internazionale;
  • Abdallah II, Re di Giordania;
  • Narendra Modi, Primo ministro dell’India;
  • William Ruto, Presidente del Kenya;
  • Mohamed Ould Ghazouani, Presidente della Mauritania e Presidente dell’Unione Africana;
  • Mathias Cormann, Segretario Generale dell’Ocse;
  • Antònio Guterres, Segretario Generale dell’Onu;
  • Papa Francesco, in rappresentanza della Santa Sede;
  • Kaïs Saïed, Presidente della Tunisia;
  • Recep Tayyip Erdoğan, Presidente della Turchia.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha anche accolto nel pomeriggio di giovedì 13 giugno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la cui partecipazione era stata confermata dalla stessa premier nelle ore precedenti all’incontro.

Anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden partecipa al vertice, nonostante gli evidenti problemi di salute, come confermato da un comunicato diffuso dalla Casa Bianca. Biden è atterrato ieri sera all’aeroporto di Brindisi con il suo Air Force One. Il Presidente e i leader del G7 parleranno di una serie di questioni globali urgenti, compreso il fermo sostegno all’Ucraina. I leader porteranno avanti l’impegno per utilizzare gli asset sovrani russi immobilizzati per aiutare l’Ucraina e per continuare a imporre costi alla Russia e a coloro che sostengono lo sforzo bellico russo. Adotteranno misure per promuovere la sicurezza economica e la resilienza, anche affrontando il problema dell’overcapacity. Insieme ai leader del G7, Biden confermerà anche l’impegno per supportare i Paesi in via di sviluppo che cercano di investire nel loro futuro e per contribuire a rafforzare la sicurezza alimentare e la sanità.

I leader del G7 saranno accolti a metà mattina dalla premier Giorgia Meloni a Savelletri, che ospita i lavori della prima giornata, e poi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in serata con una cena ufficiale presso il Castello svevo di Brindisi.

Nuove sanzioni alla Russia e un accordo di sicurezza con l’Ucraina

E a proposito di guerra tra Ucraina e Russia, il presidente americano ha già annunciato nuove sanzioni contro Mosca e la firma di un accordo per la sicurezza con Zelensky. La bozza del documento finale è stata anticipata da Bloomberg.

Un accordo è già stato raggiunto sugli extra profitti dei fondi russi congelati in Belgio: entro la fine del 2024 l’Ucraina dovrebbe ricevere più assegni dai sette Stati del vertice. Il tutto per una cifra che potrebbe superare quota 60 miliardi di euro. E il presidente Usa Joe Biden ha stabilito nuove sanzioni contro Mosca.

In risposta alle nuove sanzioni, a partire da oggi, 13 giugno 2024, la Borsa di Mosca ha deciso con una mossa storica di abbandonare l’utilizzo del dollaro americano e dell’euro in alcune delle sue negoziazioni. Questa informazione è stata resa pubblica con un comunicato stampa del sito istituzionale della Banca di Russia. Una decisione assolutamente storica per l’economia internazionale.

In queste ore si sta discutendo, dicevamo, anche di aborto: secondo fonti europee, sarebbe scomparso il punto nel quale si garantiva “un accesso effettivo e sicuro all’aborto”, ma a quanto si apprende da fonti della presidenza italiana, “gli sherpa stanno ancora trattando”.

I temi principali

Quali saranno dunque i temi trattati nel dettaglio al G7 di Puglia? Come spiegato da fonti italiane, in preparazione al Vertice del G7 di Borgo Egnazia sono stati creati 130 gruppi di lavoro e si sono tenute 21 riunioni ministeriali. La presidenza italiana, hanno riferito le stesse fonti, “ha voluto dare continuità al lavoro svolto dalle precedenti presidenze del G7, in particolar modo da quella giapponese”.

In una Borgo Egnazia blindatissima, il primo giorno, la mattina, l’attenzione dei Big 7 è stata tutta concentrata sul futuro dell’Africa e del Mediterraneo. In particolare, il governo Meloni ha approfondito il suo Piano Mattei, toccando anche i temi del cambiamento climatico e dello sviluppo. A seguire, il nodo da sciogliere è stato quello sul Medio Oriente relativo alla guerra in Israele: “Ci sarà una discussione approfondita, anche sul rischio di una escalation” avevano fatto sapere fonti vicine al governo.

Nel pomeriggio, sul tavolo del G7 è passato il tema della guerra in Ucraina con il presidente ucraino Zelensky, a porte chiuse. Secondo quanto riferito da fonti italiane è stato affrontato di nuovo anche il tema degli asset russi congelati, già al centro del G7 delle Finanze di Stresa, per verificare la possibilità di utilizzarli. Si sono discusse anche le proposte di pace di Zelensky, in vista della conferenza per la pace in Svizzera.

Il secondo giorno il focus dei lavori si sposterà sulle migrazioni, cui per la prima volta il G7 dedica una sessione ad hoc. La presidenza italiana proporrà un approccio basato su tre linee d’azione: affrontare le cause profonde della migrazione, rafforzare la cooperazione internazionale contro i trafficanti di esseri umani e promuovere la migrazione legale.

Poi l’Indo-Pacifico, con la Cina e la sicurezza economica in primis, e infine Intelligenza artificiale, e di nuovo energia e Africa.

Il programma del G7 di Puglia

Oltre alle foto di rito, il programma prevede 6 sessioni di lavoro.

Giovedì 13 giugno

  • Africa, cambiamento climatico e sviluppo (11.15-12.30)
  • Medio Oriente (12.45-14.00)
  • Ucraina (14.15-15.15 G7 + Ucraina, 15.15-16.00 solo G7)

Venerdì 14 giugno

  • migrazioni (9.30-10.45)
  • Indo-Pacifico e sicurezza economica (11.30-13.00)
  • Intelligenza artificiale, energia, Africa/Mediterraneo, con i rappresentanti dei Paesi e delle organizzazioni internazionali invitati e a cui prenderà parte anche Papa Francesco (14.00-17.30).

La sessione finale con l’adozione delle conclusioni del Vertice e la chiusura è prevista tra le 18.45 e le 19.00.

Sabato 15 giugno

  • incontri bilaterali (9.30-12.00)
  • conferenza stampa della premier Giorgia Meloni (14.00).

Stop a Schengen: controlli alle frontiere in tutta Italia fino al 18 giugno

In occasione del vertice del G7, come da prassi consolidata da tutti gli Stati in occasione di eventi simili, le frontiere nazionali terrestri, marittime e aeree sono temporaneamente soggette a controlli.

Dal 5 giugno è scattata infatti la sospensione del regime ordinario di libertà di movimento all’interno dell’Area Schengen, come previsto dagli articoli 25 e 27 del Regolamento UE 2016/399 del 9 marzo 2016. Come chiarisce il Ministero dell’Interno del governo Meloni, il ripristino dei controlli alle frontiere in Italia, scattato dalle ore 14 del 5 giugno, durerà fino alle 14 del 18 giugno.

Si adegua necessariamente anche Aeroporti di Puglia, che fa sapere in una nota ufficiale che, “in occasione del vertice G7 previsto dal 13 al 15 giugno prossimi, su disposizione del ministro dell’Interno, verranno ripristinati i controlli di frontiera per tutti i passeggeri dei voli internazionali in arrivo e in partenza, a partire dalle ore 14 del 5 giugno fino alle 14 del 18 giugno”.

Inoltre, nel rispetto delle necessarie misure di sicurezza e su indicazione delle competenti autorità, negli scali di Bari, Brindisi e Grottaglie, potranno essere previste restrizioni alla viabilità e alla sosta nelle aree di parcheggio.

Per questi motivi, l’invito ai passeggeri della società che gestisce il traffico aereo in Puglia è di utilizzare se possibile mezzi pubblici per raggiungere gli aeroporti, anche per evitare eventuali difficoltà che potranno determinarsi in concomitanza all’arrivo delle delegazioni dei Paesi partecipanti al summit internazionale.

Scattano anche il controllo di alcuni tratti del mare, percorsi alternativi e limitazioni al traffico, con l’istituzione di zone rosse di cui ancora non si conoscono i dettagli.