La Borsa di Mosca blocca gli scambi in dollari ed euro: reazione contro le sanzioni

In risposta alle recenti sanzioni, la Borsa russa ha deciso di bloccare gli scambi in dollaro ed euro. Permesse però le transizioni sul mercato over the counter

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 13 Giugno 2024 09:13

A partire da oggi, 13 giugno 2024, la Borsa di Mosca ha deciso di abbandonare l’utilizzo del dollaro americano e dell’euro in alcune delle sue negoziazioni. Questa informazione è stata resa pubblica con un comunicato stampa del sito istituzionale della Banca di Russia.

Le dichiarazioni ufficiali del comunicato

Secondo quanto comunicato dall’ufficio stampa della Borsa, “a causa dell’introduzione di misure restrittive contro il Moscow Exchange Group da parte degli Stati Uniti, le negoziazioni di borsa e i calcoli degli strumenti di approvvigionamento in dollari ed euro sono sospesi. Allo stesso tempo, la negoziazione su tutti gli altri segmenti di scambio e strumenti di scambio in rubli e altre valute sarà condotta come al solito. Le transazioni con il dollaro Usa e l’euro continueranno ad essere effettuate sul mercato over-the-counter”.

Il comunicato prosegue: “Le aziende e i cittadini possono continuare a comprare e vendere dollari ed euro USA attraverso le banche russe. Tutti i fondi in dollari Usa ed euro nei conti e nei depositi di cittadini e aziende rimangono al sicuro. Il precedente regime per l’emissione di fondi istituito dalla Banca di Russia è mantenuto su depositi e conti di cittadini e organizzazioni in dollari Usa ed euro”.

Una reazione alle sanzioni statunitensi e il ruolo della Cina

L’annuncio è stato fatto il giorno precedente all’incontro del presidente americano Joe Biden con i leader del G7 in Puglia, dove la guerra in Ucraina sarà un tema centrale. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha spiegato che le sanzioni mirano a colpire “molti settori essenziali per lo sforzo bellico della Russia“, tra cui energia, metalli e produzione mineraria.

La sospensione delle contrattazioni in dollari ed euro è avvenuta infatti in seguito all’annuncio di nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti. La Russia, attraverso le parole della portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha reagito fermamente affermando che “come succede sempre in questi casi, la Russia non lascerà tali azioni aggressive senza risposta”.

La Cina è stata specificamente inclusa nelle nuove misure sanzionatorie per il suo sostegno a Mosca. Blinken ha dichiarato che “gli Stati Uniti restano preoccupati per la portata e l’ampiezza delle esportazioni dalla Repubblica popolare cinese che riforniscono la base militare-industriale della Russia”. Di conseguenza, le sanzioni colpiranno le aziende cinesi che forniscono beni fondamentali per il ciclo di produzione della difesa russa.

Mercato over the counter

Come si legge nel comunicato, nonostante la sospensione, la Banca Centrale della Federazione Russa ha chiarito che le transazioni in dollari ed euro continueranno a svolgersi sul mercato over the counter. Questo tipo di mercato, non regolamentato ufficialmente, permette comunque lo scambio di queste valute al di fuori dei canali borsistici tradizionali.

Per determinare i tassi di cambio ufficiali del dollaro e dell’euro rispetto al rublo, la Banca di Russia si avvarrà dei rapporti bancari e delle informazioni provenienti dalle piattaforme di negoziazione over the counter. Questo garantisce una continuità nelle operazioni di cambio nonostante le restrizioni imposte.

Continuazione delle operazioni con altre valute

Le negoziazioni con il rublo e altre valute proseguiranno senza interruzioni nei restanti segmenti di mercato. La Banca Centrale ha rassicurato cittadini e imprese, affermando che “tutti i fondi in dollari Usa ed euro nei conti e nei depositi di cittadini e aziende rimangono al sicuro”.

Impatto delle nuove sanzioni

Oltre alla Borsa di Mosca, il nuovo pacchetto di sanzioni statunitensi coinvolge oltre trecento società. Queste misure mirano a esercitare una pressione maggiore sull’economia russa, ma la risposta di Mosca indica una determinazione a mantenere stabilità e continuità nei suoi mercati finanziari.