Goldman Sachs promuove i BTP italiani, spiegando i motivi per mantenere un “approccio costruttivo” sui titoli di Stato tricolore, sulla base di tre fattori positivi (PNRR, tassi reali, stabilità politica) ed un elemento di attenzione (bassa produttività). E’ quanto emerge da uno studio firmato dall’analista Filippo Taddei, intitolato “European Daily: Italy—Three Reasons to Be Constructive About Italian Debt in 2025“.
La situazione attuale: Spread ai minimi da 5 anni
Gli spread sui titoli di Stato italiani si sono comportati bene per un certo periodo e risultano in graduale restringimento dall’autunno del 2022. L’attuale spread BTP-Bund a 10 anni – spiega l’esperto di Goldman Sachs – è il più basso degli ultimi cinque anni.
Oggi lo Spread BTP-Bund risale a 99 punti, un segnale comunque importante della credibilità delle nostre finanze pubbliche, dopo aver toccato un minimo di 94 punti nei giorni scorsi.
Alcuni operatori di mercato – evidenzia la banca d’affari – ritengono che questa politica di prezzi favorevole improbabile che duri, dato che si prevede un aumento del rapporto debito/PIL, i tassi reali sui titoli di Stato sono in aumento e la spesa per la difesa è destinata a crescere dell’1% del PIL entro il 2027 a causa delle sfide geopolitiche europee. Considerazioni che Goldman va confutando.
Tre fattori di miglioramento
Nello specifico, Goldman Sachs ha individuato tre elementi di supporto alla discesa dello spread ed alla maggiore attrattività dei nostri BTP. Fra i tre elementi segnala il sostegno al funding derivante dal PNRR; l’aumento contenuto dei tassi reali, che si confermano circa 100 punti sotto la media pre-pandemica; la stabilità politica garantita dal governo meloni.
- PNRR – Il sostengo del Recovery Fund è destinato a continuare fino al 2026, fornendo uno spazio fiscale di circa l’1,5% del PIL all’anno. Il saldo fiscale italiano sta migliorando al ritmo più rapido tra le prime quattro economie europee (Germania, Francia, Italia, Spagna), raggiungendo il divario più basso rispetto alla media dell’area euro dal 2016. Il governo – si sottolinea – ha ribadito il proprio impegno a mantenere questa tendenza. Per questo motivo Goldman Sachs prevede che il saldo fiscale italiano migliori ulteriormente.
- Tassi reali sotto media pre-pandemica – I tassi reali stanno aumentando a causa della disinflazione, dei dazi statunitensi e dell’aumento dei rendimenti a lunga scadenza. Tuttavia, i tassi reali italiani sono circa 100 punti base inferiori alla media del periodo precedente alla pandemia. Anche considerando il maggior spazio fiscale necessario per l’aumento delle spese per la difesa, Goldman ritiene che sarà assorbito dall’emissione di debito dell’UE. Sebbene questo comporterà un aumento del deficit e del debito, la banca d’affari ritiene “improbabile” che crescano le emissioni di BTP e la scadenza media dovrebbe allungarsi.
- La stabilità politica e popolarità del governo – Tutti gli episodi che hanno portato a un allargamento degli spread negli ultimi 10 anni, con un’unica eccezione, – sottolinea Goldman – sono stati causati da instabilità politica. Attualmente, tale rischio sembra basso in Italia. Secondo i sondaggi, l’attuale governo è l’unico esecutivo italiano degli ultimi 20 anni ad aver guadagnato in popolarità nei 30 mesi successivi al suo insediamento. Pertanto, la banca d’affari statunitense prevede che questa condizione si manterrà almeno fino al prossimo anno, data l’assenza di catalizzatori politici rilevanti.
E un elemento di attenzione
A conclusione di un giudizio nel complesso molto positivo della banca d’affari americana, l’analista Taddei menziona anche un punto di attenzione: la bassa produttività che da sempre caratterizza il nostro mercato del lavoro. Sebbene i venti favorevoli temporanei probabilmente sosterranno le prospettive del debito italiano quest’anno – sottolinea – l’Italia è l’unica fra le quattro maggiori economie dell’Eurozona ad aver registrato una crescita della produttività negativa negli ultimi due anni, nonostante l’ampio sostegno fiscale agli investimenti offerto dal Recovery Fund. Un miglioramento duraturo del debito italiano – si afferma – richiederà un progresso strutturale dell’economia.