Manovra: novità per congedo, asili, part time e assunzione donne

Nella Legge di bilancio varata dal governo Meloni per il 2024 spazio alle famiglie numerose e alle donne: cosa prevede la bozza

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Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

“Questa è una Manovra seria e prudente che conferma tutti gli obiettivi approvati con la Nadef”. Esordisce così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa per la presentazione della Manovra di bilancio 2024. Nell’impostarla, dice, ci si è “concentrati esclusivamente, con l’extradeficit, a dare una forma di sollievo ai redditi medio bassi, soprattutto dei dipendenti”.

Nel rispetto delle regole europee e alla luce della delicata situazione economica, influenzata negativamente dalla spinta dell’inflazione, dall’aumento dei costi dell’energia, dall’incertezza globale causata dalla guerra in Ucraina e ora anche in Israele, le misure contenute nella Legge di bilancio sono concentrate nella riduzione della pressione fiscale a sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che beneficeranno della conferma del taglio del cuneo fiscale già in vigore, della nuova riforma per l’accorpamento delle aliquote Irpef (23% per i redditi fino a 28mila euro) e dell’innalzamento per i dipendenti della no tax area a 8.500 euro.

Il governo poi ha previsto misure specifiche per le famiglie numerose e a favore della natalità. “Come abbiamo già fatto lo scorso anno, ci concentriamo anche sulla famiglia, con particolare attenzione all’incentivo alla natalità, oltre ai provvedimenti dello scorso anno che confermiamo” ha sottolineato a premier Giorgia Meloni. Vediamo nel dettaglio cosa cambia.

Assegno unico

Mentre salta l’atteso taglio dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia, perché purtroppo – spiega la premier – il taglio dell’Iva è stato “nella stragrande maggioranza dei casi assorbito da aumenti di prezzo”, tanto per cominciare per il 2024 viene confermato l’aumento dell’Assegno unico.

1 mese in più di congedo parentale al 60%

Inoltre, il governo ha lavorato su altre 3 misure destinate alla famiglia, per un importo di 1 ulteriore miliardo di euro. La prima è che il governo sta continuando a lavorare al rafforzamento del congedo parentale. Oggi le lavoratrici hanno diritto a 5 mesi di congedo di maternità retribuiti al 100%. Lo scorso anno è stato aggiunto un mese di congedo parentale, utilizzabile dalla madre o dal padre entro i 6 anni di vita del bambino e retribuito al 80%. Ora, viene aggiunto 1 ulteriore mese utilizzabile fino a 6 anni di vita del bambino, utilizzabile dalla madre o dal padre e retribuito al 60%. Rimangono poi gli 8 mesi retribuiti al 30%, che sono già in vigore per legge.

Asili nido gratis per secondo figlio

Oltre a questo, Palazzo Chigi aumenta in modo significativo il fondo per gli asili nido: “Il nostro obiettivo è dire che al secondo figlio l’asilo nido è gratis. Questo è come vogliamo spendere le risorse: sono circa 150-180 milioni di euro”. Il viceministro Tajani in conferenza stampa ha anche ricordato che un aiuto importante viene dato alle scuole d’infanzia paritarie, “che permette di continuare a garantire anche la libertà di insegnamento a cominciare dai più piccoli”.

Decontribuzione delle mamme lavoratrici

Ma la misura più significativa per Meloni è che 1 miliardo di euro riguarda la decontribuzione delle madri. In Manovra si prevede che le madri con 2 figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore.

I contributi previdenziali vengono pagati un terzo dal lavoratore e due terzi dal datore di lavoro. Con le nuove regole, la quota del lavoratore per le madri che hanno 2 o 3 figli la paga lo Stato, seppur con dei limiti. Il limite è per le madri con 2 figli fino a quando il secondo figlio, cioè il più piccolo, ha 10 anni. Per le madri con 3 o più figli fino a quando il figlio più piccolo ha 18 anni.

“Il concetto che noi vogliamo stabilire – chiarisce Meloni – è che una donna che mette al mondo almeno 2 figli, in una realtà nella quale abbiamo disperato bisogno di invertire i dati sulla demografia, ha già offerto un importante contributo alla società, e quindi lo Stato  cerca di compensare, pagando i contributi previdenziali, quindi facendo una cosa che non solo aiuta anche in termini di riconoscimento pensionistico, ma anche a smontare il racconto per il quale favorire la natalità è un disincentivo al lavoro delle donne. Noi vogliamo dire esattamente il contrario: vogliamo dire che le due cose possono stare perfettamente insieme e che vogliamo incentivare, per chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”.

Bonus part time

La bozza del dl Manovra prevede anche una indennità di 550 euro una tantum per il 2023 per i lavoratori con contratti di part time ciclico, ovvero coloro che lavorano solo in alcuni mesi dell’anno o giorni del mese (part time ciclico verticale) oppure solo poche ore al giorno (part time ciclico orizzontale).

Per avere diritto a questo aiuto, che potrà essere elargito solo una volta allo stesso dipendente, si devono far valere i periodi non lavorati pari ad 1 mese in via continuativa e complessivamente, nell’arco dell’intero 2022, non inferiori alle 7 settimane e non superiori a 20 settimane dovute alla sospensione ciclica della prestazione. Alla data della domanda i lavoratori, inoltre, non devono essere titolari di un altro rapporto di lavoro dipendente ovvero percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) o di un trattamento pensionistico.

L’indennità, che non concorre alla formazione del reddito, è erogata dall’Inps, nel limite di spesa complessivo di 30 milioni di euro per l’anno 2023. L’Inps provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze.

Incentivi nuove assunzioni

Salgono al 20% le deduzioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Lo sconto sale al 30% per l’assunzione a tempo determinato di lavoratori svantaggiati, disabili, donne con almeno 2 figli minorenni o disoccupate, giovani, lavoratori del Sud ed ex percettori del Reddito di cittadinanza.

Aumento fringe benefit

I fringe benefit diventano strutturali, con modifiche per il 2024. Il tetto sale 2mila euro per i lavoratori con figli e a 1.000 euro per tutti gli altri.

Proroga Carta Dedicata a te

Tra le misure, confermata per il 2024 anche la carta Dedicata a te nella misura di 600 milioni di euro.

Riduzione canone Rai

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha anche annunciato che ci sarà il taglio del canone Rai in bolletta, che scenderà di 20 euro, passando da 90 a 70 euro. Alla riduzione di 20 euro corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, solo una lieve modifica in linea con i tagli previsti per tutti i ministeri, da 440 milioni a 420 milioni.