Evergrande, cos’è e perché sta crollando: storia del colosso immobiliare in liquidazione

È stato tra i simboli della crescita economica in Cina, ora va verso la liquidazione con lo status di azienda immobiliare più indebitata al mondo

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Redazione

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È stato tra i simboli della crescita economica in Cina, ora va verso la liquidazione con lo status di azienda immobiliare più indebitata al mondo. La corsa di Evergrande, colosso immobiliare cinese, sembra stia per terminare. Il 29 gennaio 2024 un tribunale di Hong Kong ha emesso un ordine di liquidazione, decretando uno dei più grandi fallimenti aziendali nella storia del Paese.

La decisione sembrava ormai imminente, ma ha comunque avuto un impatto significativo sul mercato: dopo l’annuncio, le negoziazioni sul titolo di Evergrande sono state interrotte chiudendo con un calo di oltre il 20%. L’ordine di liquidazione di Evergrande è arrivato dopo due anni di incertezza finanziaria e un debito che supera i 300 miliardi di dollari. Negli ultimi anni l’azienda si è ritrovata costretta a vendere tutti gli asset che poteva per soddisfare i creditori, ma non tutti potranno vedersi ripagati i propri debiti.

Cosa succede con Evergrande

Il tribunale di Hong Kong ha emesso l’ordine di liquidazione di Evergrande dopo che la società aveva richiesto in extremis un’estensione di tre mesi per presentare un nuovo piano di ristrutturazione. Il giudice Chan che ha emesso l’ordinanza di liquidazione l’ha motivata sostenendo che non fosse arrivata una proposta di ristrutturazione.

Dopo la sentenza di liquidazione, i titoli di Evergrande, così come quelli delle sue controllate Evergrande Nev ed Evergrande Services, sono stati sospesi dalla quotazione in Borsa e hanno subito una perdita di oltre il 20%, con un valore sceso a 0,16 dollari di Hong Kong.

La capitalizzazione di mercato di Evergrande è crollata a 275 milioni di dollari USA, rispetto al picco di 56 miliardi nel 2021. Mentre Hong Kong ha registrato un modesto aumento dell’0,78%, i principali sviluppatori immobiliari cinesi, tra cui Country Garden e Sunac, hanno visto un aumento dell’1-3%. Tuttavia, i listini di Shanghai e Shenzhen hanno registrato delle perdite significative, rispettivamente del -0,92% e del -2,42%.

Il nodo legale, oltre che economico

Qui si insinua anche un problema di carattere giurisprudenziale, oltre che economico. La maggior parte dei debiti di Evergrande è detenuta dai prestatori della Cina continentale, e questi creditori hanno limitate vie legali per ottenere il recupero del loro denaro. Al contrario, i creditori stranieri hanno la possibilità di portare i casi in tribunale al di fuori della Cina continentale, e alcuni di essi hanno scelto Hong Kong come sede per intentare le cause contro Evergrande, essendo la società quotata in questa città.

Anche la filiale di veicoli elettrici dell’azienda è stata coinvolta nell’interruzione del mercato. Il direttore esecutivo di Evergrande, Shawn Siu, ha dichiarato la sua delusione riguardo la decisione del tribunale, sottolineando che la società aveva fatto il possibile per evitare questa situazione.

In seguito all’ordine di liquidazione, gli amministratori delle società di Evergrande perderanno il controllo. Un liquidatore provvisorio, generalmente un dipendente governativo o un partner di una società professionale, verrà probabilmente nominato dalla corte. Successivamente, dopo gli incontri con i creditori, verrà nominato un liquidatore formale.

Nonostante ci sia un accordo tra i tribunali della Cina e di Hong Kong per riconoscere la nomina dei liquidatori, l’applicazione effettiva di questo accordo è stata limitata. Solo due delle sei domande presentate dai tribunali di tre aree pilota nella Cina continentale sono state riconosciute. Ciò complica ulteriormente la situazione legale alla liquidazione di Evergrande.

Come siamo arrivati a questo punto: un breve excursus

L’ordinanza di liquidazione giunge a più di due anni dal default ufficiale di Evergrande, alla fine del 2021, scatenato da una crisi di liquidità generale del settore immobiliare cinese. Nonostante Evergrande sia quotata a Hong Kong, la maggior parte delle sue attività e passività si trova in Cina. Il settore immobiliare cinese contribuisce in modo significativo all’economia del Paese, rappresentando circa un quarto del PIL cinese. Per questo motivo il tema è stato spesso affrontato dal regime cinese di Xi Jinping.

Nel settembre del 2023, un accordo tra Evergrande e i suoi creditori internazionali è saltato dopo che le autorità cinesi non avevano rilasciato alcune autorizzazioni necessarie. Inoltre, il presidente e fondatore del gruppo, Hui Ka Yan, era stato oggetto di “misure obbligatorie in conformità con la legge” da parte delle autorità, che avevano parlato di “crimini“, senza tuttavia specificare i reati di cui era sospettato.

Le conseguenze della crisi di Evergrande sul mercato internazionale

L’ordine di liquidazione di Evergrande ha scosso i mercati finanziari globali, poiché molti investitori avevano scommesso sulla possibilità che il governo cinese intervenisse nuovamente per salvare l’azienda.

A luglio, Evergrande ha citato un’analisi di Deloitte che stimava un tasso di recupero del 3,4% sul suo debito in caso di liquidazione della società. Ora i creditori si aspettano ora un tasso di recupero inferiore al 3%. Prima di questa decisione, i creditori avevano aspettative basse sul tasso di recupero dei loro investimenti, stimandolo a meno del 3%. Inoltre, oltre 1,5 milioni di acquirenti di case avevano già versato ingenti somme a Evergrande per abitazioni non ancora completate, creando ulteriori buchi di credito.

Anche la reputazione di Hong Kong come hub finanziario internazionale è messa alle strette, dato che questa ordinanza di liquidazione rappresenta un banco di prova per la credibilità dei tribunali della città. Le implicazioni su scala internazionale dipenderanno da come verrà gestita la liquidazione e da quanto saranno protetti gli interessi dei creditori internazionali. È chiaro che ora c’è molta preoccupazione tra gli investitori stranieri in Cina, in particolare nei settori legati all’immobiliare.

La liquidazione di Evergrande arriva in un momento di sfiducia generale nell’economia cinese, tra crisi immobiliare, rischi di deflazione e problemi demografici. Con possibili effetti sui mercati internazionali, europei e italiani anche.

Il ruolo del Partito Comunista Cinese

La sfida per il presidente cinese Xi Jinping e il Partito comunista cinese è doppia: da una parte garantire una casa agli acquirenti che hanno pagato Evergrande in anticipo, prima dei lavori di costruzione, per evitare problemi di ordine sociale. Dall’altra, evitare rischi di contagio dalla bolla immobiliare al sistema delle banche, con, anche, possibili scossoni a livello internazionale.

Mentre i creditori internazionali cercano di proteggere i propri investimenti, l’evoluzione della situazione rimane incerta, anche perché Evergrande non è l’unico gruppo immobiliare cinese in difficoltà. Altri come Sunac China, Jiayuan e Kaisa affrontano problemi simili. La decisione del tribunale di Hong Kong invia un messaggio forte: proposte poco solide di ristrutturazione del debito non verranno tollerate.