Aggiornamento del 5 luglio: l’emendamento è stato ritirato.
Aumentano i pedaggi autostradali. Un emendamento dei relatori al dl Infrastrutture mira a far lievitare il canone annuo corrisposto ad Anas, a partire dal primo agosto. L’incremento è dunque di un euro ogni mille chilometri e comprende tutte le categorie di veicoli.
Un’amara sorpresa estiva per gli italiani, confezionata da un emendamento dei relatori appena depositato nell’ambito della legge di conversione del decreto Infrastrutture e che andrà al voto lunedì in commissione alla Camera.
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Gli aumenti
Nel dettaglio, gli aumenti sono i seguenti:
- un aumento di 1 millesimo di euro al chilometro per le classi di pedaggio A e B, quindi auto, suv, camper e moto;
- 1 millesimo di euro al chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5, quindi gli assi di camion e traini.
L’incremento dei pedaggi previsto dal primo agosto consentirà ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è aumentato. Spiega l’emendamento:
Tale fabbisogno ammonta a circa 90 milioni di euro annui, corrispondenti agli introiti aggiuntivi attesi dall’incremento del canone. In particolare, gli introiti attesi sono stati stimati prendendo a riferimento i volumi di traffico rilevati nel 2023 – pari a circa 87 miliardi di veicoli-chilometro – e tenendo in considerazione l’andamento incrementale rilevato nella prima parte del 2024 (il consuntivo definitivo relativo all’annualità 2024 non è ancora disponibile). Per l’anno 2025, pertanto, l’introito atteso è di circa 37 milioni di euro.
Lo scopo dei rincari è quindi quello aumentare il canone annuo corrisposto ad Anas. Ma a quanto pare le entrate aggiuntive dai pedaggi non verranno destinate alla manutenzione delle autostrade; nell’emendamento si fa riferimento alla ridefinizione della rete in gestione Anas e all’incremento dei costi per l’illuminazione pubblica.
Associazioni di consumatori: “Aumento pedaggi è vergognoso”
Una vera e propria stangata estiva da 90 milioni di euro, “studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale”, critica pesantemente il Codacons. Ma non solo, perché secondo l’associazione:
in base all’emendamento proposto i soldi garantiti dall’aumento dei pedaggi non andrebbero né alla manutenzione delle strade, né tantomeno alla sicurezza stradale, ma servirebbero per coprire spese extra quali illuminazione e costi di gestione vari. In questo modo gli utenti sarebbero doppiamente danneggiati, pagando pedaggi più elevati senza ricevere in cambio alcun miglioramento dei servizi autostradali.
Una bruttissima sorpresa estiva per gli italiani, che arriva proprio quando milioni di cittadini si metteranno in viaggio sulle autostrade per raggiungere le località di villeggiatura. Un aumento del tutto ingiustificato, se si considera che il servizio reso agli utenti non è affatto migliorato. Il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso spiega:
i cantieri perenni sulla rete e i problemi infrastrutturali cronici delle nostre autostrade continuano a creare disagi e disservizi quotidiani a danno di milioni di automobilisti.
Schlein: “Presentato un sub emendamento”
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha subito replicato all’indiscrezione secondo cui la maggioranza sarebbe pronta ad aumentare i pedaggi autostradali.
Abbiamo già presentato un sub emendamento per fermarli. Sono tre anni che governano bloccando il salario minimo e non facendo nulla sul caro vita e le bollette più care d’Europa, almeno abbiano la decenza di smetterla di aumentare le tasse generalizzate su tutti mentre sfornano un condono al mese per i furbi.