Cop 29 a Baku, la conferenza Onu sul clima: “Ultima bozza uno schiaffo in faccia”, ore decisive

Ultima giornata di lavori alla Cop29 di Baku, capitale dell'Azerbaijan. Grande attesa per la decisione finale

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Redazione

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Pubblicato: 22 Novembre 2024 07:00Aggiornato: 23 Novembre 2024 00:26

La dodicesima e ultima giornata di lavori della Cop29, la conferenza Onu sul cima a Baku, capitale dell’Azerbaijan.

  1. Plenaria rinviata, nella notte oltre ai negoziati continuano anche le proteste

    Mentre la plenaria è stata spostata a questa notte, a Baku, oltre ai negoziati, continuano anche le proteste.

  2. Cosa è stato deciso oggi

    La Presidenza della Cop29 ha pubblicato i testi aggiornati sugli NCQG (New Collective Quantified Goal on Climate Finance), cioè gli obiettivi di finanza climatica, dopo le ultime consultazioni con le parti. Qui una sintesi.

  3. Durissime critiche alla bozza, la decisione rinviata a domani

    Niente accordo e durissime critiche alla bozza pubblicata oggi in quella che avrebbe dovuto essere l'ultima giornata di lavori alla Cop29 di Baku. Motivo per cui la Presidenza guidata dall'Azerbaijan ha deciso di rinviare tutto a domani.

  4. Se la bozza sarà confermata Italia dovrà sborsare tra 4,1 e 4,3 miliardi di dollari all’anno

    Se la bozza presentata oggi pomeriggio alla Cop29 dovesse essere definitiva, secondo un aggiornamento dello studio di Italian Climate Network sui potenziali contributi italiani sotto il nuovo obiettivo, il nostro Paese dovrebbe mobilitare, nella nuova opzione a 250 miliardi all’anno, tra 4,1 e 4,3 miliardi di dollari all’anno.

    Cifra che andrebbe a salire fino a oltre 9 miliardi all’anno nel caso in cui l'Ue e altri Paesi sviluppati dovessero adoperarsi nel riempire il gap lasciato dall’uscita degli Usa dall’accordo.

  5. Italian Climate Network: "Un testo ritenuto drasticamente insufficiente"

    La bozza sul nuovo obiettivo di finanza climatica pubblicata nel primo pomeriggio alla Cop29 porta il contributo dei Paesi industrializzati a 250 miliardi di dollari all’anno dal 2025 al 2035, escludendo fondi per il Lost and Damage Fund e aprendo, tra le fonti di finanziamento, al mondo privato con "deboli impegni su finanza pubblica e trappola del debito".

    "Un testo ritenuto drasticamente insufficiente da buona parte dei Paesi in via di sviluppo e dalla società civile, ma che cerca il compromesso. È evidente che si ha voglia di chiudere la partita" dichiara Claudia Concaro di Italian Climate Network.

    Sappiamo tuttavia che questo testo non è che una ennesima bozza. L’aveva detto la presidenza in mattinata, l’hanno ripetuto nel pomeriggio i negoziatori: ci sarà una nuova bozza tra qualche ora, la cifra dei 250 non è assolutamente definitiva e tutto si gioca ora nei dialoghi di livello ministeriale.

    "Aspettiamo quindi una nuova bozza, auspicando un ulteriore avvicinamento tra le posizioni. Auspichiamo altresì maggiori indicazioni rispetto alle metodologie di costruzione dell’obiettivo e dovuti riferimenti, nel testo finale, all’uscita dalle fonti fossili qui assenti".

  6. Tutto rinviato a stasera alle 19 ora italiana: si cerca l'accordo

    Fissata poco fa un'assemblea plenaria della Cop29 per questa sera ore 22 ora di Baku, cioè alle 19 ora italiana. Al momento è difficile dire se la seduta sarà risolutiva o se sarà rinviata a domani per l'accordo finale.

  7. Anche il Wwf contro la nuova bozza di accordo sui finanziamenti per il clima (NCQG)

    Anche il Wwf contro la nuova bozza di accordo sui finanziamenti per il clima (NCQG). “Il testo è completamente inadeguato. Pur avendo scritto un obiettivo finanziario, manca completamente il bersaglio. L’importo è di gran lunga troppo basso e i Paesi ricchi non si impegnano nemmeno a raggiungere l’obiettivo" attacca Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia.

    "Abbiamo bisogno di un nucleo di finanziamenti pubblici più vicino a 1.000 miliardi di dollari, insieme a finanziamenti aggiuntivi da altre fonti, per alimentare i cambiamenti trasformativi che necessita per limitare il riscaldamento a 1,5°C e aumentare la resilienza climatica”.

  8. Ai Paesi poveri 250 miliardi l’anno: "Uno schiaffo in faccia”

    Nella nuova bozza di accordo annunciata alla Cop29 di Baku, ai Paesi poveri vengono offerti 250 miliardi di dollari all’anno per la lotta al cambiamento climatico. Mohammed Adow, capo del think tank Power Shift Africa, ha detto alla BBC che la proposta è stata “uno schiaffo in faccia".

  9. Il documentario "Climate Extremes" per capirne di più

    In occasione della Cop29 si parla del documentario "Climate Extremes".

  10. "Questo testo è troppo poco, troppo lungo e non adeguato"

    Anche il CAN-Climate Action Network International critica duramente l'ultima bozza della Cop29.

  11. ActionAid: "La nuova bozza è assolutamente spietata"

    Durissime critiche da parte di ActionAid all'ultima bozza rilasciata alla Cop29 a Baku.

  12. Decisi 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035 per i Paesi in via di sviluppo

    La presidenza della Cop29 ha spinto per un nuovo obiettivo di finanziamento del clima che tenga conto delle esigenze e delle priorità dei Paesi in via di sviluppo.

    Dopo una consultazione che si è protratta fino alle prime ore di questa mattina, sono stati fatti diversi aggiustamenti al testo per giungere a un consenso sulle poche opzioni rimaste.

    Come da indicazioni delle parti, la decisione sul nuovo obiettivo contiene un invito a tutti a collaborare per aumentare i finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo per l’azione per il clima da tutte le fonti pubbliche e private ad almeno 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035.

    Inoltre, la decisione di fissare un obiettivo ulteriore per l’azione per il clima dei Paesi in via di sviluppo, passando dai 100 miliardi di dollari all’anno ai 250 miliardi di dollari entro il 2035.

  13. Delusione a Baku, nella bozza nessun riferimento alla diminuzione dei combustibili fossili

    Grande delusione a Baku. La bozza di documento della Cop29 sulla mitigazione del cambiamento climatico, cioè sulla decarbonizzazione, non prevede nessun riferimento alla diminuzione dell'uso dei combustibili fossili.

    Il testo indica solo misure generiche di riduzione delle emissioni attraverso innovazioni tecnologiche e risparmio energetico, compresa la cattura del carbonio.

  14. Guterres (Onu): "Finanza climatica investimento contro la devastazione che il caos climatico incontrollato ci infliggerà"

    Il Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres fa sentire ancora la sua voce: "La finanza climatica non è un sussidio. È un investimento contro la devastazione che il caos climatico incontrollato infliggerà a tutti noi. È un anticipo su un futuro più sicuro e prospero per ogni nazione sulla Terra".

  15. Pichetto rilancia il Piano Mattei: "Collaborazioni pubblico-privato e partenariati paritari e non predatori"

    Il ministro dell'Ambiente italiano Gilberto Pichetto Fratin rilancia: "Alla Cop29, l'Italia, insieme ai principali Paesi europei, continua a spingere perché da Baku venga una riforma per una finanza climatica migliore, più efficiente, che coinvolga anche nuovi Paesi, settore privato, enti filantropici e banche multilaterali di sviluppo. Questo è il nostro approccio, e tiene conto delle priorità sia di chi chiede più risorse finanziarie sia di chi chiede più mitigazione".

    Pichetto ha ribadito che questa posizione esprime un approccio specifico, cioè quello di perseguire la decarbonizzazione e "la crescita dei più vulnerabili, che è alla base della strategia e dei progetti del Piano Mattei per l'Africa, attraverso collaborazioni pubblico-privato e partenariati paritari e non predatori".

  16. Ecco dove siamo arrivati finora: una sintesi

    Ecco dove siamo arrivati finora alla Cop29, qui un utile sintesi.

    Il finanziamento all'adattamento climatico è stato inferiore di 200 milioni di dollari, i colloqui per l'obiettivo di finanza climatica NCQG sono rimasti irrisolti e oltre 1.700 lobbisti dei combustibili fossili hanno fatto muro.

  17. 400 milioni al Sudafrica a sostegno della Just Energy Transition (JET)

    Afd-Agence française de dévelopment ha deciso di aumentare di 400 milioni di euro il prestito al Sudafrica a sostegno della Just Energy Transition (JET).

    La nozione di "transizione giusta" nasce dalla consapevolezza che esiste un legame tra crisi di natura ambientale o sociale. Tiene conto degli interessi dei lavoratori e delle persone vulnerabili nei processi di decarbonizzazione delle economie, in modo che la transizione verso fonti energetiche decarbonizzate non costituisca un ostacolo all’aumento del benessere delle persone.

  18. Le donne sono le più colpite dal cambiamento climatico

    A Baku si parla che di genere, in particolare in occasione dell'avvicinarsi della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra ogni anno il 25 novembre. Le donne sono le più colpite dal cambiamento climatico, ma solo una frazione dei finanziamenti per il clima è attenta alle questioni di genere.

    Leggi di più: http://unwo.men/Q0PI50UciRe

  19. Alla Cop29 rischia di sparire il riferimento all’allontanamento dai combustibili fossili

    Secondo gli analisti di Icn la Cop29 non riuscirà a produrre una "cover decision", la decisione finale che sintetizza, in un unico documento, le intese raggiunte.

    “Questa notizia è un’ulteriore fonte di preoccupazione, commentano, perché c’è il rischio di veder sparire il riferimento all’allontanamento dai combustibili fossili, importante conquista che a Cop28 era stata raggiunta proprio attraverso la decisione finale”.

  20. Possibile punto di accordo su mille miliardi per la finanza climatica

    Questa mattina la presidenza della Cop29 pubblica una nuova bozza intorno alle 12, le 9 in Italia.

    Secondo gli analisti, i negoziatori potrebbero trovare un punto di accordo su mille miliardi per la finanza climatica.

    Il think tank Italian Climate Network prevede che si vada verso un obiettivo 2025-2035 progressivo, che parta nel primo anno dai 200 o 300 miliardi ipotizzati dall’Unione europea per arrivare entro il 2035 ai 1.300 miliardi chiesti da Cina e G77, incoraggiando i Paesi a raggiungere in anticipo l’obiettivo “entro questo decennio”, come detto a Dubai.

  21. Il programma di oggi alla Co29

    Il programma di oggi alla Cop29:

    • 11:30 conferenza stampa della Climate Action Initiative
    • 14:30 conferenza stampa con il Ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock
    • 16:00 Centro per la diversità biologica: Finale della COP29: siamo vicini a dove dovremmo essere?

    In diretta da Baku in Azerbaijan, la giornalista e presentatrice internazionale Rosanna Lockwood fornirà un riassunto dell'azione della giornata, mostrando tutti gli aspetti. Ascolteremo i leader e i pionieri nel mondo del cambiamento climatico.

  22. Pichetto: "Auspicio di concludere positivamente i lavori"

    La notte a Baku è passata ma ancora nulla di fatto. L'auspicio del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto di trovare una soluzione è ancora disattesa.