Cop 29 a Baku, la conferenza Onu sul clima: perché Milei ha ritirato l’Argentina

L'IPCC, l'organismo di valutazione della scienza relativa ai cambiamenti climatici, ha incontrato Antonio Guterres. Con gli scienziati esperti del clima, oltre a economisti e politici si discuterà delle ultime novità in materia di scienza del clima e priorità politiche per la COP29 e oltre. Gli argomenti includono il divario delle emissioni, il bilancio del carbonio e la finanza per il clima.

"La complicità di corpi militari e governi internazionali nell'alimentare la macchina da guerra di Israele rappresenta l'ultimo capitolo di una lunga storia di aziende di combustibili fossili che hanno consentito atrocità di massa". Le dure parole sono quelle di Mohammed Usrof, voce di Palestinian Youth Climate Negotiation Team. Solo a marzo, negli attacchi israeliani ha perso 21 membri della famiglia. "Ogni spedizione di petrolio verso Israele porta con sé il peso delle vite dei palestinesi", conclude nel sentito discorso sull'impatto dell'assenza di sanzioni.

Da qui la richiesta di chiudere la BP, una società del Regno Unito operante nel settore energetico e soprattutto del petrolio e del gas naturale. "Le aziende produttrici di combustibili fossili che stanno bruciando il nostro pianeta sono quelle che alimentano e traggono profitto dal genocidio", proseguono altri attivisti di Oil Change International sul palco.

La presidente del gruppo:

Papa Francesco interviene ancora una volta sulla Cop29 e tramite X (l'ex Twitter) lancia un messaggio:
"Spero che la Cop29 possa dimostrare che c’è una comunità internazionale disposta a guardare oltre i particolarismi e a porre al centro il bene dell’umanità e la nostra casa comune, che Dio ha affidato alla nostra cura e responsabilità".

Tais Gadea Lara, giornalista argentina esperta di clima, ha tentato di mettere in ordine quanto sappiamo sulla decisione del governo Milei di ritirare la delegazione argentina dalla conferenza sul clima. Secondo la giornalista ci sarebbe troppa confusione.

"L'istruzione - scrive - era che la delegazione non dovesse più recarsi alla proprietà o partecipare alle trattative. La delegazione ha partecipato ai negoziati lunedì e martedì. L'istruzione è arrivata martedì pomeriggio. Mercoledì non si sono più recati più nella proprietà".

Quello che dice l'esperto è che la decisione è di non partecipare ai negoziati, cosa che "non implica l’uscita dall’Accordo di Parigi o dall’UNFCCC". In altre parole, non c'è ancora nulla di ufficiale sul fatto che questa sia una conseguenza/strategia dopo la vittoria di Trump e la probabile uscita degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi.

Chiude con un messaggio: "Dobbiamo aspettare..."

La Cop29, come le precedenti conferenze per il clima, sono state accusate più volte di essere solo un grande evento di greenwashing. Un interesse di facciata, che nasconde accordi economici e geopolitici e che all'ambiente, alla fin fine pensa piuttosto poco. Così la critica del co-fondatore di Huera (brand plan-base) non stupisce, ma anzi sottolinea l'ovvio. L'imprenditore spiega perché servire carne alla mensa della Cop29 (a prezzi alti e discriminatori per i rappresentanti o gli attivisti dei Paesi più poveri) sia assurdo.

"La carne è obsoleta" e lo è perché il settore alimentare è l'unico su cui non si sta facendo abbastanza, anche da un punto di vista etico. La metafora è servita: "Servire carne a un Cop sul clima è come servire sigarette a una conferenza sul cancro". La dichiarazione è forte, ma parte da un dato: l'industria della carne è una delle principali responsabili dell'emissione di gas serra nell'atmosfera, producendo il 14% delle emissioni globali, più dell'intero settore dei trasporti (treni, macchine, aerei e camion).

Alla Cop29 anche una protesta per chiedere un equo finanziamento per il clima.

Alla Cop29 la Svezia si è impegnata a donare 730 milioni di dollari al Green Climate Fund dell'Onu. Il Paese è uno dei maggiori donatori del Fondo.

Il Ministro dell'Energia dell'Azerbaijan e l'IAEA-International Atomic Energy Agency hanno firmato un Memorandum of understanding per far progredire la pianificazione dell'energia nucleare nell'ambito dell'Accordo di Parigi.

La Task Force on Net Zero Policy, iniziativa volta a sostenere il Gruppo di esperti di alto livello del Segretario generale delle Nazioni Unite sugli impegni di enti non statali per le emissioni nette pari a zero (HLEG), ha pubblicato oggi il suo rapporto inaugurale, facendo il punto sulla situazione globale e sul contesto politico che regolano le attività a zero emissioni delle grandi imprese e degli istituti finanziari.

Secondo gli organizzatori, il rapporto Net Zero Policy Matters ha riscontrato segnali incoraggianti. I progressi sulla politica zero emissioni stanno avanzando a ritmo sostenuto in un numero significativo di regioni del mondo. Tuttavia, il panorama politico non è ancora sufficientemente allineato rispetto a un futuro di 1,5°C, che risponde agli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi.

Intervenendo questa mattina al bilancio di Integrity Matters, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha esortato i delegati a passare dagli impegni volontari alle regole obbligatorie. "È in gioco il futuro dell'umanità. L'azione non può essere facoltativa", ha affermato. "La divulgazione di piani di transizione credibili, in linea con l'obiettivo di 1,5°C deve essere obbligatoria per le aziende e le istituzioni finanziarie".

Polemiche alla Cop29 per il ritiro della delegazione argentina voluta dal suo Presidente Javier Milei, che nel mentre viene osannato dal mondo della destra per aver abbassato l'inflazione in Argentina in appena 10 mesi di governo.

La decisione risponde a una precisa direzione politica ed economica ultraliberista, che, sulla scia di Donald Trump, suo grande amico, nega il cambiamento climatico. Il nuovo corso ha portato alla cacciata della ex ministra degli Esteri, Diana Mondino, accusata di aver spinto il voto dell'Argentina a favore di una risoluzione Onu di condanna dell'embargo Usa a Cuba.

L'EAFJD-European Armenian Federation for Justice and Democracy ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in risposta alle sue dichiarazioni di congratulazioni rivolte ad Aliyev, Presidente dell'Azerbaijan, sulla gestione della Cop29.

L'EAFJD ha espresso la sua delusione, ricordando a Michel una risoluzione adottata il 24 ottobre dalla Plenaria del Parlamento europeo che condanna l'Azerbaijan per violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale. Il paragrafo Q della risoluzione sottolinea che l'attacco dell'Azerbaijan al Nagorno Karabakh *rappresenta una grave violazione dei diritti umani e del diritto internazionale, una chiara violazione della dichiarazione di cessate il fuoco trilaterale del 9 novembre 2020 e un mancato rispetto degli impegni assunti durante i negoziati mediati dall'Ue".

Mentre in Azerbaijan procede la Cop29 con la quarta giornata di lavori, prosegue la protesta di centinaia di piccole e grandi Ong e organizzazioni, che sollevano fortissime critiche nei confronti dell'"anima" poco green e molto poco "umana" del Paese.

Human Rights Watch denuncia: "L'Azerbaijan è un importante produttore ed esportatore di combustibili fossili. E ha un record terribile in materia di diritti umani"

Al centro dei negoziati di oggi alla Cop29, il ruolo delle banche multilaterali di sviluppo (BMS) nel migliorare la disponibilità, la convenienza e l'accessibilità dei finanziamenti per il clima nelle economie dei mercati emergenti e in via di sviluppo.

Annunciato a Baku il lancio della nuova OTS Partnership per il clima, l'innovazione, l'economia verde e il commercio.

Nel corso di una riunione ministeriale, co-organizzata dalla presidenza della Cop29 e dal Ministero dell'Economia della Repubblica dell'Azerbaijan in collaborazione con l'OTS, il nuovo Partenariato sosterrà gli sforzi nazionali in Azerbaijan, Kazakistan, Kirghizistan, Turchia e Uzbekistan in relazione a strategie a basse emissioni, green economy e economia circolare, commercio, transizione verde delle PMI e innovazione sostenibile.

Nel suo discorso di apertura della quarta giornata di lavori nella sessione dedicata alle "Risorse per la transizione energetica con giustizia ed equità",  il presidente della Cop29 Mukhtar Babayev ha sottolineato l'importanza di bilanciare la domanda di minerali critici con un'estrazione responsabile, riducendo le emissioni e rispettando i più elevati standard ambientali e sociali.

Oggi alla Cop29 si parla di:

• Sistema finanziario globale: aumentare i finanziamenti per l'azione per il clima
• Il ruolo dei fondi sovrani nel finanziamento della transizione energetica
• Integrare l'azione per il clima nel finanziamento dello sviluppo

In diretta con la giornalista e presentatrice internazionale Rosanna Lockwood. Per maggiori dettagli sugli eventi della giornata potete scansionare il codice QR qui sotto.

Via alla quarta giornata di lavori alla Cop29 di Baku, Azerbaijan. In apertura dei lavori è stato presentato il terzo rapporto del gruppo di esperti indipendenti sulla finanza per il clima (IHLEG), che evidenzia l'urgenza e l'opportunità di investire in una transizione green rafforzando anche la resilienza ai cambiamenti climatici e proteggendo la biodiversità.

Il documento sottolinea che serve un rapido incremento degli investimenti in tutto il mondo, perché solo così si favorirebbero crescita economica, sviluppo e risparmi significativi. Ma, hanno sottolineato i delegati, questa crescita dipende da una profonda trasformazione del sistema della finanza climatica, che richiede azioni coordinate per sbloccare nuove opportunità di finanziamento.