La Niña stravolge il clima italiano: che estate ci attende secondo le previsioni

Secondo gli esperti, La Niña porterà caldo torrido aumentando il rischio che si verifichino Medicane in Italia durante tutta l'estate 2024

Foto di Mirko Ledda

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Negli ultimi mesi El Niño ha dominato le condizioni meteo globali, facendo alzare a livelli record le temperature dei mari, Mediterraneo compreso. Nonostante influenzi direttamente l’Oceano Pacifico, infatti, gli squilibri che provoca hanno effetti sul clima di tutto il mondo, compreso quello italiano. Il fenomeno è destinato a diminuire e nei prossimi mesi cederà il posto La Niña.

Secondo il Climate Prediction Center (CPC) della National Oceanic and Atmospheric Administration, già da giugno 2024 le temperature superficiali delle acque si porteranno ben al di sotto delle medie climatiche. E l’estate nostrana ne risentirà. Nonostante l’arrivo del caldo torrido, infatti, aumenterà il rischio che si verifichino Medicane e fenomeni estremi.

Cos’è La Niña

La Niña è un fenomeno climatico ciclico che provoca un raffreddamento delle acque superficiali del Pacifico centrale e orientale, influenzando notevolmente il clima globale. Questo evento, che modifica la circolazione planetaria delle grandi figure atmosferiche, può avere un impatto significativo anche in Europa e in Italia.

Statisticamente porta a un aumento delle precipitazioni nel Sud Est asiatico, in alcune parti dell’Africa, in Brasile e in Australia. Al contrario, comporta fasi siccitose nelle Americhe occidentali, nel Golfo del Messico e nell’Africa nordorientale. Può generare condizioni favorevoli per la formazione di uragani più numerosi e duraturi nel bacino del centro Atlantico, aumentando i rischi di impatti devastanti negli Usa.

Come influenza il clima italiano

In Italia La Niña può tradursi in eventi meteorologici estremi, come nubifragi e alluvioni lampo, simili a quelli che hanno colpito la Toscana e la Romagna nel 2023, Ischia e le Marche nel 2022, e la Sicilia nel 2021. Le previsioni indicano che nei prossimi mesi di giugno, luglio e agosto, potremmo assistere a lunghe fasi di caldo intenso, interrotte da tempeste locali che potrebbero causare disagi significativi.

Secondo le previsioni, l’estate 2024 dovrebbe essere caratterizzata da temperature elevate, soprattutto nel Sud Italia. Le simulazioni stagionali del multi-system seasonal forecast C3S di Copernicus indicano una probabilità molto alta – tra il 70% e il 100% – che rientri tra il 20% delle più calde mai registrate nel Meridione. Per il resto del Paese la situazione sarà diversa.

Le previsioni per l’estate 2024

Le previsioni per giugno suggeriscono temperature più alte della norma, fino a 2 °C in più, specialmente sul versante adriatico, a causa di passaggi instabili provenienti dall’Europa occidentale. Questi potrebbero interessare principalmente il Nord Ovest italiano e parte delle aree tirreniche, riducendo l’influenza anticiclonica su tutto il Paese.

Per luglio e agosto, ci si aspetta un clima da caldo a molto caldo su gran parte dell’Europa meridionale. Questo sarà dovuto all’espansione dell’anticiclone Atlantico, associato a masse d’aria subtropicali particolarmente energiche. Queste condizioni potrebbero portare a ondate di calore soprattutto nel mese di luglio e nella prima parte di agosto, mantenendo più asciutti e secchi i settori occidentali europei.

Italia sempre più a rischio Medicane

Niente di particolarmente sconcertante, insomma: ci aspetta caldo record e sopra le medie stagionali. Ma a preoccupare sono i fenomeni estremi che potrebbero aumentare drasticamente. Durante il corso de La Niña infatti si verificano condizioni atmosferiche che possono aumentare il rischio di cicloni tropicali mediterranei, noti come Medicane.

La Niña è associata a un raffreddamento delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico che influenza le condizioni atmosferiche globali attraverso le cosiddette teleconnessioni, ossia cambiamenti degli schemi di circolazione atmosferici che si ripercuotono a grande distanza. L’Italia potrebbe affrontare un rischio maggiore che si verifichino tempeste improvvise con nubifragi e alluvioni lampo.

Tra le conseguenze de La Niña c’è il rafforzamento degli alisei, con una maggiore instabilità atmosferica e a condizioni più favorevoli per la formazione di tempeste nel bacino del Mediterraneo. Le acque più fredde nel Pacifico Centrale e Orientale causano uno spostamento dei modelli delle precipitazioni e una modifica delle correnti a getto, che a loro volta possono portare a condizioni atmosferiche più volatili alle nostre longitudini.

Come se non bastasse aumenta anche la frequenza e l’intensità dei cicloni tropicali dell’Atlantico occidentale, che possono estendersi anche al Mediterraneo. Le condizioni di bassa pressione, insieme a temperature superficiali del mare relativamente calde e l’instabilità atmosferica sono tutti fattori che possono contribuire alla formazione di un evento meteo estremo in un contesto di forte crisi climatica come quella che stiamo vivendo.

Le previsioni per sabato 25 maggio

In attesa di vedere con i nostri occhi cosa accadrà quest’estate, ricordiamo che le previsioni a lungo termine sono sempre oggetto di importanti cambiamenti. Sono più affidabili quelle a due giorni. Quelle che seguono sono elaborazioni sulla base del meteo dell’Aeronautica Militare.

Le previsioni per sabato 25 maggio prevedono temperature minime in aumento sul versante occidentale del Piemonte e in diminuzione altrove e massime in aumento al Centro Nord e in diminuzione in tutto il Sud.

Il cielo sarà caratterizzato da nubi sparse nel Nord Italia, con rovesci locali, anche a carattere temporalesco, soprattutto in prossimità dei rilievi montuosi. Sarà la Lombardia a subire i fenomeni più intensi. Dal tardo pomeriggio e in serata si prevede un graduale e generalizzato miglioramento delle condizioni meteorologiche.

Al Centro Italia e in Sardegna arrivano nubi sparse e fenomeni locali a carattere temporalesco dal mattino, soprattutto sull’isola e sulle aree costiere del Tirreno. I rovesci interesseranno durante la giornata principalmente le aree a ridosso dell’Appennino. Anche qui, dal tardo pomeriggio e in serata, si avrà un miglioramento generale.

Al Sud il cielo rimarrà parzialmente coperto, con piogge sparse in Sicilia, che si sposteranno verso Nord Est interessando le restanti regioni meridionali. Dal tardo pomeriggio e in serata si avrà un graduale e generalizzato miglioramento delle condizioni meteorologiche.

Il meteo di domenica 26 maggio

Domenica 26 maggio sono attese temperature minime in calo al Sud e in Sicilia e in aumento al Nord, specialmente in Liguria e nelle aree alpine e prealpine. Le massime saranno in diminuzione in Abruzzo, Sicilia e Sud peninsulare. Nelle altre regioni, e in particolare in Campania, saranno in aumento.

Al Nord il tempo sarà stabile con cielo prevalentemente sereno, salvo locali addensamenti a evoluzione diurna sui rilievi, dove non è escluso qualche breve e occasionale piovasco.

Il cielo sarà sgombro da nubi per la maggior parte della giornata anche al Centro e in Sicilia. Tuttavia, durante le ore centrali, rovesci o brevi temporali locali potrebbero interessare l’Appennino marchigiano meridionale e il confinante settore umbro, così come l’Appennino abruzzese e il confinante settore laziale.

Sulle regioni peninsulari del Sud si avranno nubi irregolari, anche intense dal tardo mattino fino alla prima sera, quando sarà più alta la possibilità di rovesci isolati e temporali locali in rapida attenuazione dal tardo pomeriggio e verso sera.

Sarà sereno o poco nuvoloso sulla Sicilia, salvo nubi basse al mattino sul settore tirrenico e annuvolamenti a evoluzione diurna sul settore orientale con possibili brevi piovaschi pomeridiani associati.