Non solo Ucraina, nuovo obiettivo per la Russia entro il 2030

Chișinău è minacciata dalla Russia, con un piano redatto da Mosca nel 2021 con l'obiettivo di espandere il potere del Cremlino sul territorio moldavo

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Redazione

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Mentre la guerra in Ucraina va avanti da più di un anno, con l’esercito russo che sta inasprendo gli attacchi con l’obiettivo di concludere quanto prima il conflitto a proprio favore, dal Cremlino arrivano nuovi piani a lungo termine. Mosca, infatti, potrebbe non aver concluso il suo operato con l’invasione ucraina, con il presidente russo Vladimir Putin che avrebbe messo nero su bianco un piano per espandere la forza russa sui territori vicini agli attuali confini sotto il controllo del governo moscovita.

Se la guerra in Ucraina era già stata pianificata da anni, con il conflitto nel Donbass che è stato il primo di tanti episodi che poi hanno portato all’invasione del 2022, nella mente dello zar russo c’è l’idea di espandere i propri territori anche verso la Moldavia, Paese che negli ultimi mesi è stato minacciato più volte (qui vi abbiamo parlato delle minacce al ministro Crosetto).

Il piano russo sulla Moldavia

Se quasi 400 giorni di guerra in Ucraina, per l’esattezza 386, non sono bastati per far cadere il territorio in mano alla Russia, da Mosca ecco che sembra aver preso forma un piano i cui obiettivi sono da raggiungere nel lungo termine. Secondo quanto trapela, infatti, l’obiettivo di Mosca è cercare di mettere in atto una strategia per destabilizzare la Moldavia, prenderla sotto il suo controllo politico e allontanarla dai partner occidentali entro il 2030.

A rivelarlo è un documento di strategia interna dall’amministrazione presidenziale di Putin ottenuto da un consorzio di media, tra cui Suddeutsche Zeitung e Yahoo News. Il testo, che sarebbe stato elaborato nel 2021, proviene dalla stessa Direzione presidenziale per la cooperazione transfrontaliera che ha prodotto una strategia simile sulla Bielorussia. L’obiettivo finale sarebbe quello della “creazione di gruppi di influenza filo-russi stabili nelle élite politiche ed economiche moldave”.

La strategia sulla Moldavia, secondo la fonte che l’ha fatta trapelare, è stata redatta nell’autunno del 2021 con il contributo dello stato maggiore russo e dei principali servizi di intelligence di Mosca, ovvero Fsb, Svr e Gru. Il piano, come quello redatto per la Bielorussia (qui vi abbiamo parlato della minaccia russa su Minsk), è suddiviso in tre diversi ambiti:

  • settori politico, militare e della difesa;
  • settore umanitario;
  • settori del commercio e dell’economia.

Questi settori vedono traguardi specifici a breve (entro il 2022), a medio (entro il 2025) e a lungo termine (entro il 2030).

In cosa consiste il piano di Mosca entro il 2030

Secondo quanto riferito dai media, l’iniziativa per la Moldavia si concentrerebbe sul “contrastare i tentativi di attori esterni (in primis Stati Uniti, Unione Europea, Turchia e Ucraina) di interferire negli affari interni della Repubblica di Moldova, di rafforzare l’influenza della Nato e indebolire le posizioni della Federazione Russa”. Stando al piano, la previsione è di far aderire la Moldavia all’Unione economica eurasiatica, la risposta russa all’Ue, e all’alleanza militare dell’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva.

Il piano prevedrebbe poi la “neutralizzazione” di qualsiasi azione del governo moldavo per espellere la presenza militare russa in Transnistria. Stando al documento, Mosca vorrebbe inoltre la “neutralizzazione dei tentativi di limitare le attività dei media russi e filo-russi in Moldavia”, “la creazione di una rete di ong che promuovano lo sviluppo delle relazioni russo-moldave” e l’ampliamento delle opportunità per gli studenti moldavi di ricevere un’istruzione in lingua russa.