Ipotesi spy story dietro la tragedia sul Lago Maggiore

007 dei servizi segreti italiani e del Mossad israeliano erano a bordo dell'imbarcazione "Goduria" naufragata sul Lago Maggiore. La presenza di tanti agenti apre numerosi interrogativi

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Domenica 28 maggio un’imbarcazione si è rovesciata sul Lago Maggiore causando la morte di quattro persone, tre passeggeri e un membro dell’equipaggio.

Nel naufragio sul Lago Maggiore morti tre 007 e una donna

Le vittime sono il 62enne Claudio Alonzi e la 53enne Tiziana Barnobi, entrambi agenti dell’intelligence italiana. E poi un agente in pensione del Mossad, il 54enne Shimoni Erez, e una donna russa, la 50enne Anya Bozhkova, compagna dello skipper Claudio Carminati.

A bordo c’erano in totale 21 persone: a parte i proprietari della barca tutti i presenti erano agenti segreti.  Sull’imbarcazione rovesciata, la house boat immatricolata in Slovenia e battezzata “Goduria”, c’erano agenti israeliani del Mossad e agenti dell’Aise, (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), cioè i servizi segreti italiani per l’estero.

Tutti indossavano abbigliamento casual, apparentemente compatibile con il motivo della loro presenza a bordo: ufficialmente il festeggiamento del compleanno di un membro della comitiva di amici. Ma una tale concentrazione di 007 in prossimità del confine svizzero ha inevitabilmente acceso diversi interrogativi.

Perché agenti italiani e del Mossad sul Lago Maggiore?

L’ipotesi è che gli agenti stessero festeggiando la fine di una missione. Oppure che stessero simulando di essere turisti.

Il Lago Maggiore, nel suo litorale piemontese nell’area di Verbania, è una zona potenzialmente “calda” dato l’avvistamento di diversi miliardari russi fra i quali anche alcuni oligarchi della cerchia putiniana. La zona, ricca di splendide ville, viene frequentata dai ricchi russi per motivi di relax ma anche per affari inerenti alla riqualificazione di hotel già esistenti nonché all’apertura di nuove strutture. Ma non solo: dopo lo scoppio della guerra in Ucraina una delle sanzioni comminate ai magnati russi riguarda il divieto di esportare capitali. Divieto facilmente aggirabile grazie a prestanome e società straniere che possono spostare i fondi in Svizzera. Ma il litorale è anche una zona di svago per ricchi ebrei ortodossi che hanno acquistato ville e altre proprietà.

Una delle ipotesi, ancora tutta da verificare, è che gli agenti, tutti operativi, stessero seguendo qualcuno o facendo un sopralluogo. O forse seguivano il flusso dei soldi verso la Svizzera.

Lo skipper 60enne Claudio Carminati è rimasto vedovo di Anya Bozhkova. La donna godeva di un permesso di soggiorno a tempo illimitato e non sapeva nuotare. Il Gazzettino e il Corriere della sera indicano Carminati come un “prezioso e fidato contatto dei Servizi per la logistica”.

Dopo il naufragio sul Lago Maggiore agenti del Mossad espatriati

Nelle ore immediatamente successive alla tragedia sul Lago Maggiore, il Mossad e l’Aise hanno recuperato il proprio personale impedendone l’identificazione. I servizi israeliani hanno trasferito in madre patria i propri agenti.

Magistrati e carabinieri di Busto Arsizio si concentrano esclusivamente sugli eventuali rilievi penali della vicenda, cioè sul capire perché la barca si è rovesciata e quali sono le cause, potenzialmente imputabili ad azione o ad omissione umana, che hanno portato alla morte di quattro persone.

Di certo c’è solo che si è consumata una tragedia, ma gli elementi per una spy story ci sono tutti.