Martedì sera il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è stato arrestato con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere denaro. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato, mentre il sindaco riceveva del denaro durante una cena con un imprenditore.
La procura lo sta attualmente indagando per presunti reati contro la pubblica amministrazione. Insieme a lui è stato fermato anche un suo collaboratore, Francesco Di Maio. I due sono stati trovati in possesso di 6mila euro in contanti, che secondo gli inquirenti rappresenterebbero parte di un pagamento pattuito per l’assegnazione di un appalto pubblico.
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Trovati centinaia di migliaia di euro nascosti in casa
Durante la flagranza di reato, la Guardia di Finanza ha eseguito una perquisizione che ha portato al ritrovamento di 34mila euro in contanti nell’abitazione del sindaco di Sorrento. L’arresto del primo cittadino rappresenta la conclusione di un’indagine più ampia. Le Fiamme Gialle, supportate anche da unità cinofile “cash dog” — cani addestrati a fiutare banconote, solitamente impiegati negli aeroporti — hanno perquisito abitazioni e dispositivi informatici di diverse persone coinvolte.
Tra questi, anche dipendenti e funzionari del Comune di Sorrento, imprenditori aggiudicatari di appalti e un uomo di fiducia del sindaco. Tutti sono indagati per reati quali corruzione, turbativa d’asta e peculato. A seguito delle perquisizioni sono stati sequestrati documenti rilevanti per le indagini, smartphone, computer e tablet, oltre a ulteriori somme di denaro, per un totale complessivo di 285mila euro in contanti.
Oltre ai 34mila trovati a casa del sindaco, sono stati scoperti più di 167mila euro nascosti in un incavo di un tavolo da biliardo nell’abitazione di Raffaele Guida. La Procura lo ha definito “fiduciario e referente del sindaco per i rapporti, anche illeciti, intrattenuti con gli imprenditori”.
Il precedente
Dopo essersi incontrato a Santa Maria a Vico con Guida lo scorso 28 dicembre, il sindaco di Sorrento era stato controllato dalla Guardia di Finanza e trovato in possesso di 15mila euro all’interno di una confezione di panettone. Dal complesso delle investigazioni effettuate, risultavano riconducibili a dazioni indebite di denaro effettuate in favore del sindaco, tramite Guida. Il tutto da parte di imprenditori aggiudicatari di appalti conferiti dal Comune.
Cosa rischia
Attualmente, Massimo Coppola è accusato del reato di induzione indebita a dare o promettere utilità, previsto dall’articolo 319-quater del Codice penale. La norma stabilisce che la pena per questo tipo di reato va da un minimo di 6 anni a un massimo di 10 anni e 6 mesi di reclusione. Lo stesso articolo prevede sanzioni anche per chi offre o promette denaro o altre utilità:
- fino a 3 anni di reclusione nei casi ordinari;
- fino a 4 anni se il fatto lede gli interessi finanziari dell’Unione europea e comporta un danno o un profitto superiore a 100mila euro.
Chi è Massimo Coppola
Massimo Coppola è nato il 23 giugno 1977 a Sorrento e si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università Federico II di Napoli. Dal 2010 esercita la professione di avvocato nel foro di Torre Annunziata.
Sul piano politico, Coppola ha iniziato la sua carriera nel centrodestra: nel 2013 ha aderito al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, abbandonando il Popolo della Libertà. Alle elezioni amministrative del 2020, che lo hanno visto eletto sindaco di Sorrento, ha invece corso sostenuto da una coalizione di liste civiche. Al ballottaggio ha ottenuto 5.461 preferenze, pari al 60,55% dei voti, appoggiato dalle liste civiche “Sorrento Adesso”, “Nuova Sorrento” e “Viviamo Sorrento”, oltre che dal Partito Democratico, sconfiggendo lo sfidante sostenuto da un’altra coalizione civica.