Colpito da un fulmine in bici, muore il re dei dolci Alberto Balocco

L'imprenditore a capo dell'omonima industria dolciaria è morto con un amico durante una passeggiata in mountain bike

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Una tragica fatalità ha messo fine alla vita di Alberto Balocco, imprenditore a capo della nota azienda di dolci che porta il suo nome, morto insieme a un amico  durante una passeggiata in mountain bike: sono stati trovati senza vita tra le montagne piemontesi della Val Chisone dopo essere stati colpiti da un fulmine. Quella della bici era una delle grandi passioni dell’industriale fossanese che stava passando gli ultimi giorni di vacanza con la famiglia.

Colpito da un fulmine in bici, muore il re dei dolci Alberto Balocco: la tragica fatalità

Balocco e l’amico Davide Vigo, 55 anni, originario di Torino e residente in Lussemburgo, sarebbero stati sorpresi da un temporale mentre erano di ritorno. Un automobilista li ha trovati senza vita lungo la pista sterrata dell’Assietta, nel Comune di Pragelato.

Sul posto è stato inviato un mezzo del servizio di elisoccorso regionale, che è atterrato con molte difficoltà a causa delle condizioni meteo.

L’equipe medica ha tentato delle manovre di rianimazione cardiocircolatoria, ma senza esito. Ad attirare il fulmine potrebbero essere state le mountain bike elettriche in fibra di carbonio noleggiate per la pedalata. Le bici sono rimaste intatte, mentre i due corpi hanno riportato evidenti segni di folgorazione, come rilevato dal medico legale.

Da terra sono arrivate le squadre del soccorso alpino e dei carabinieri per il recupero delle salme. La procura di Torino ha aperto un fascicolo per gli accertamenti di rito.

Colpito da un fulmine in bici, muore il re dei dolci Alberto Balocco: chi era

Classe 1966, nato a Fossano, Alberto Balocco era il presidente e amministratore delegato dell’omonima industria dolciaria fondata dal nonno Francesco Antonio Balocco nel 1927.

Il nipote Alberto fa il suo ingresso nell’azienda di famiglia dopo la laurea in Economia e Commercio, come assistente alla Direzione Commerciale.

Fra il 1994 e il 1998 è vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo. Dal 1997 al 2015 è Consigliere di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Fossano. Dal 2011 era membro del Consiglio Direttivo di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane).

Insieme alla sorella Alessandra, Alberto era da anni alla guida dell’azienda ereditata dal padre Aldo, morto lo scorso luglio a 91 anni, l’inventore del celebre “Mandorlato” che ha fatto la storia del colosso italiano dei dolci di cui era presidente onorario,

Così la Balocco ha ricordato il presidente e Ad scomparso improvvisamente: “La sua umanità unita ad entusiasmo, altruismo e straordinario senso del dovere verranno sempre ricordati. Un grande uomo, profondamente legato alla sua famiglia, nonché un grande imprenditore con un grande cuore – si legge in una nota – Da sempre impegnato nello sviluppo dell’azienda di famiglia, Alberto Balocco è riuscito con successo a farla diventare una realtà leader nel mondo del dolciario e uno fra i più noti marchi del ‘made in Italy’”.

“Adorava tutti gli sport che combinano tecnica, velocità e contatto con la natura, ed era un grande appassionato di montagna, di vento e di mare. Amava viaggiare, soprattutto in compagnia della sua famiglia”, fa sapere ancora la nota dell’azienda.

L’industria dolciaria nota in tutto il Paese, specializzata non solo nella produzione di panettoni, ma anche di biscotti e altri prodotti da forno, a Fossano, in provincia di Cuneo, dà lavoro a 500 persone (qui per scoprire la classifica dei pandori più buoni d’Italia).

Negli ultimi 10 anni ha sostenuto investimenti tecnologici per oltre 100 milioni di euro e sviluppa un giro di affari di 200 milioni di euro, ed esporta in oltre 70 Paesi nel mondo.