Continua lo scontro a distanza tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e i sindacati in tema di scioperi. Il segretario della Lega, forte della sua poltrona al dicastero, ha chiesto in una lettera ai rappresentanti dei lavoratori di annullare o comunque ridimensionare lo sciopero dei trasporti previsto l’12-13 dicembre 2024. Una sorta di ultimatum, visto la facilità con cui Salvini ha precettato iniziative di questo tipo nel corso degli ultimi anni. Previsto per domani, 10 dicembre 2024, anche un incontro al Mit con i sindacati.
Salvini si appella alla responsabilità
Nella lettera che il ministero dei Trasporti ha inviato ai sindacati organizzatori dello sciopero di giovedì 12 e venerdì 13 dicembre viene auspicato dal dicastero “l’annullamento o il ridimensionamento delle manifestazioni”. Matteo Salvini, più nello specifico, si è appellato al “senso di responsabilità” dei lavoratori del settore trasporti in considerazione al periodo prenatalizio contraddistinto da grandi spostamenti dei cittadini.
L’arma sempre calda della precettazione
La richiesta odierna ai sindacati, visti i precedenti, sembra rappresentare una sorta di ultimatum lanciato dal ministro dei Trasporti alle forze sindacali: o si andrà nella direzione da lui indicata o ci sarà la “solita” precettazione. Lo aveva fatto intuire Salvini stesso con le sue dichiarazioni nei giorni scorsi: “Il prossimo sciopero generale è stato convocato da alcuni sindacati per venerdì 13 dicembre, sempre di venerdì, ebbene eserciterò il mio diritto e dovere come ministro dei Trasporti. Il penultimo venerdì prima di Natale non permetterò che l’Italia venga messa in ginocchio da chi per professione fa lo scioperante”.
Una situazione già vista, almeno di recente, con quanto avvenuto in occasione dello sciopero del 29 novembre, quando il segretario leghista aveva chiesto prima un passo indietro ai sindacati e, ottenuto indietro niente, applicato la precettazione limitando lo sciopero a sole 4 ore.
Lo sciopero dei trasporti del 12 e 13 dicembre
In attesa di conoscere quali saranno gli effetti provocati dalla lettera del Mit, venerdì 13 dicembre 2024 il sindacato di base Usb, con l’adesione delle sigle Fi-si e Usb Lavoro privato, ha proclamato lo sciopero generale di 24 ore del settore pubblico e privato. A fermarsi saranno treni, metro, bus, taxi e trasporto marittimo, mentre il settore aereo si mobiliterà il 15 dicembre. Già dal 12 dicembre, tuttavia, si fermerà il trasporto ferroviario, con lo stop che inizierà alla 21 del giovedì e andrà avanti fino alle stessa ora del giorno successivo.
L’incontro al Mit con i sindacati
È intanto atteso per domani, martedì 10 dicembre 2024, l’incontro al Mit tra Salvini e le rappresentanze sindacali per, come si legge nella lettera, “confrontarsi con le organizzazioni”.
“Ci andremo – ha detto Francesco Staccioli, membro dell’esecutivo nazionale Usb con delega trasporti – è una questione di liturgia visto che siamo stati ricevuti quando abbiamo protestato davanti al ministero. Ma come l’anno scorso ci apprestiamo a disobbedire e vediamo se questa volta la disobbedienza sarà solo formale o sostanziale”. E ancora: “Il ministro Salvini crede che precettare sia la carta vincente ma noi non possiamo accettarlo, i lavoratori devono decidere se in questo Paese il diritto di sciopero va difeso. Noi siamo sereni, a non poter essere sereno è un paese in cui diritto di sciopero è sotto attacco”.