Boeing potrà acquisire Spirit, ok dell’Ue grazie all’accordo con Airbus

L'Ue ha approvato l'acquisizione di Spirit da parte di Boeing, a patto che il colosso americano ceda tutti gli impianti legati ad Airbus al suo concorrente europeo

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 15 Ottobre 2025 12:37

La Commissione europea ha approvato l’acquisizione di Spirit da parte di Boeing per 4,7 miliardi di dollari. L’operazione aveva destato preoccupazione per la possibilità che la compagnia americana ne potesse ottenere un vantaggio competitivo scorretto nei confronti del suo principale concorrente, l’europea Airbus.

Spirit, che era nata proprio da uno “spin-off” di alcuni settori produttivi di Boeing, rientra quindi a far parte dell’azienda che le ha dato vita. Perde però diversi impianti, che sono stati ceduti ad Airbus, come parte dell’accordo tra i due oligopolisti del mercato degli aerei civili.

L’Ue approva l’acquisizione di Spirit da parte di Boeing

Boeing ha accettato le condizioni che la Commissione europea ha imposto per l’operazione di acquisizione di Spirit. Tutti gli impianti dell’azienda che forniscono Airbus saranno ceduti alla compagnia europea, mentre il sito malese sarà ceduto a Composites Technology Research Malaysia (CTRM).

Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva ha commentato:

Spirit è un importante fornitore di aerostrutture per grandi produttori di aeromobili commerciali, come Boeing e Airbus. Temevamo che, con l’acquisizione di Spirit, Boeing avrebbe avuto un incentivo a interrompere o limitare le forniture al suo concorrente, Airbus. Ciò avrebbe potuto far aumentare i prezzi e rendere più difficile la reperibilità di componenti per aeromobili commerciali di grandi dimensioni, con conseguente aumento dei costi dei biglietti per i passeggeri europei.

Ci è voluto più di un anno perché Commissione e Boeing raggiungessero un accordo. L’operazione è un raro caso di collaborazione tra i due oligopolisti della costruzione di aerei civili.

L’accordo tra Airbus e Boeing

All’inizio di luglio del 2024 Boeing ha annunciato che avrebbe acquisito Spirit per 4,7 miliardi. Da anni, Spirit fornisce le fusoliere agli aerei Boeing, la parte più importante di un aeromobile, che racchiude la cabina di pilotaggio, quella dei passeggeri e la stiva. Spirit faceva parte di Boeing stessa, ma nel 2005, mentre il colosso americano tentava di tagliare i costi, divenne un’azienda indipendente.

Iniziò così a fornire anche il principale concorrente di Boeing, Airbus. E proprio il colosso europeo ha avuto un ruolo chiave in questa acquisizione. Prenderà infatti il controllo di quattro impianti di Spirit, uno negli Usa, uno in Francia, uno in Irlanda del Nord e uno in Marocco. Non solo Airbus non spenderà nulla per queste acquisizioni, ma verrà compensata con 559 milioni di dollari, perché questi siti sono tutti in perdita.

Tutti i problemi che Spirit ha causato a Boeing

Questa internalizzazione della produzione delle fusoliere da parte di Boeing e Airbus è il risultato di una serie di problemi avuti dalla stessa Boeing e causati da parti prodotte da Spirit. Il più famoso di questi incidenti è stato quello del volo Alaska Airlines a gennaio del 2024, quando il portellone di un Boeing 737 Max 9 si staccò in volo, fortunatamente senza causare morti.

Da quel momento però emersero una serie di problemi nella cultura aziendale di Boeing, accumulati negli anni. L’azienda, sotto la pressione della crescente concorrenza di Airbus, aveva ridotto l’intensità dei suoi controlli qualità, in un contesto che affidava ai subfornitori una parte importante non solo della produzione, ma anche del design delle parti dell’aereo.