Boeing acquista Spirit AeroSystems, un parte finisce anche alla rivale Airbus

Spirit AeroSystems viene acquistata da Boeing che reintegra la produzione di alcune componenti: lo stesso schema è stato seguito anche dalla rivale Airbus

Foto di Riccardo Castrichini

Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 1 Luglio 2024 19:56

Spirit AeroSystems, società statunitense che produce componenti per gli aerei, è stata acquistata dal gruppo Boeing in un’operazione interamente azionaria dal valore di 4,7 miliardi di dollari. Il valore patrimoniale dell’operazione è di 37,25 dollari per azione e se si considera il debito pregresso della Spirit che ora passa interamente a Boeing, il valore dell’operazione arriva a 8,3 miliardi di dollari. Inoltre, parte della società in vendita è stata rilevata da Airbus, che integra le produzioni che già interessavano i propri aeromobili.

Boeing acquista Spirit AeroSystems

L’acquisto della Spirit AeroSystems arriva dopo un periodo di difficoltà della stessa, con la società che costruisce componenti per aerei, tra cui le fusoliere di alcuni modelli Boeing, che ultimamente aveva mostrato problemi anche nella produzione dei suoi prodotti finiti. Lo scorso gennaio, ad esempio, un pannello realizzato e assemblato dalla Spirit AeroSystems negli stabilimenti di Wichita, Kansas, si era staccato dal Boeing 737 Max 9 di Alaska Airlines poco dopo il decollo. L’incidente era stato causato dall’assenza di alcuni bulloni.

L’operazione posta in essere da Boeing segnala una chiara inversione di marcia da parte del gruppo che, circa venti anni fa, aveva scorporato proprio la Spirit AeroSystems. La difficoltà nel riuscire ad assicurare gli adeguati controlli di qualità lungo tutte le filiere, più volte sottolineata anche dalle autorità di vigilanza del settore, ha imposto dunque un ritorno della società di componentistica all’interno della casa di produzione del colosso aerospaziale americano.

Parte di Spirit AeroSystems va ad Airbus

La vendita di Spirit AeroSystems non è stata totalmente rivolta a Boeing che, pur avendone acquistato la maggior parte, ha lasciato alla rivale Airbus alcune parti della società. Boeing, più nel dettaglio, ha riportato a casa le strutture che sostenevano le sue attività commerciali, con l’aggiunta delle divisioni militari e di supporto, mentre Airbus rileva le parti di Spirit che attualmente progettano le componenti dei suoi A350 e A220. Interessante è notare che il produttore europeo spenderà solo 1 dollaro per rilevare l’attività e otterrà 559 milioni di dollari negli anni successivi.

Le note di Airbus e Boeing

Felici della risoluzione della trattativa si sono dimostrate le due società acquirenti. “Con questo accordo vincolante – dicono dal gruppo europeo – Airbus mira a garantire la stabilità delle forniture per i suoi programmi di aeromobili commerciali attraverso un percorso più sostenibile, sia dal punto di vista operativo che finanziario, per i vari pacchetti di lavoro Airbus di cui Spirit AeroSystems è oggi responsabile”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il commento di Dave Calhoun, amministratore delegato in uscita di Boeing: “Riteniamo che l’accordo sia nel miglior interesse del pubblico, dei nostri clienti, dei dipendenti di Spirit e Boeing e degli azionisti”.

I problemi per Boeing potrebbero non essere finiti

L’operazione commerciale posta in essere da Boeing non fa ombra ai problemi che interessano il gruppo. Così come riferito da alcuni media americani, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America sarebbe intenzionato a chiedere a Boeing di dichiararsi colpevole di frode in riferimento a due incidenti aerei mortali che hanno interessato i suoi aerei 737 Max. Il gruppo avrà tempo fino alla fine della prossima settimana per accettare o rifiutare il patteggiamento. Si ricorda che tale offerta prevede che Boeing consenta un monitor indipendente che effettuerà delle attività di supervisione sul rispetto delle leggi antifrode.