Valentino Rossi dopo la MotoGp: le aziende e i guadagni del Dottore

Da pilota a imprenditore, le aziende e i guadagni di Valentino Rossi: che impatto avrà il suo ritiro dalla MotoGp?

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Un impero fatto non solo di successi sportivi, gli investimenti di Valentino Rossi vanno al di là del suo impegno sulle piste, anche se è indubbio che le sue vittorie siano riuscite a creare il “mito del Dottore” e – quindi – a spingere le vendite legate al suo merchandising. È riduttivo oggi definirlo solo un pilota, soprattutto se si butta uno sguardo sulle aziende e i guadagni che il campione è riuscito a costruire e raggiungere in tutti questi anni. Dopo la MotoGp, quindi, quanto varrà il suo patrimonio? E che impatto avrà il suo ritiro sul giro d’affari che ruota tutto intorno al suo nome?

Le aziende e i guadagni di Valentino Rossi: il patrimonio del “Dottore”

Oggi del patrimonio di Valentino Rossi fanno parte ben 6 società controllate direttamente da lui al 100%. Si tratta di modelli di business che in alcuni casi sono direttamente o indirettamente collegati con lo sport, altre molto meno. Valentino Rossi, per esempio, ha investito anche in realtà operanti nel settore immobiliare.

Secondo le ultime stime, il giro di affari aggregato imputabile a Valentino Rossi e le sue aziende è di circa 30 milioni di euro. Nonostante alcune battute d’arresto dovute all’emergenza Covid, le cifre sono al rialzo, soprattutto se si considera che nel 2019 il Dottore aveva segnato quota 28,6 milioni di euro.

Quanto è ricco Valentino Rossi?

Se è vero che gli investimenti di Rossi sono stati, negli anni, diversificati in più settori, bisogna dire che gran parte dei guadagni sono al momento trainati dal merchandising e l’immagine di Valentino.

Basta pensare che, secondo un report di Truenumbers.it, che ha tracciato un resoconto complessivo delle entrate e delle uscite di queste società, la VR/46 Racing Apparel (che gestisce il merchandising di Valentino e di altri piloti del Motomondiale), ha registrato 21 milioni di ricavi a fronte di costi pari a 15,9 milioni di euro, chiudendo con un attivo pari a 5,1 milioni.

Valentino Rossi è ad oggi il secondo pilota più pagato in MotoGp, davanti a lui solo Marc Marquez. Forbes nel 2020 ha calcolato un fatturato di 140 milioni di dollari netti – più di 120 milioni di euro – accumulati grazie a premi, vincite varie, sponsor e investimenti vari.

Valentino Rossi, da pilota a imprenditore: che impatto avrà il suo ritiro dalla MotoGp?

Il “mito”, come accennato sopra, ha contribuito quindi a garantire entrare più che consistenti a Rossi, permettendogli di incrementare il suo patrimonio. Un’informazione interessante, che emerge dalla stessa relazione di gestione di la VR/46 Racing Apparel (una delle società più redditizie di Valentino), è quello che conferma un certo legame tra fatturato e risultati sportivi (la stessa cosa che accade con i successi di Jannik Sinner nel tennis).

Come riportato: “Il valore della produzione dell’anno 2019 mostra un decremento da ricondurre ad una serie di fattori quali la riduzione degli spettatori ad alcuni eventi del campionato MotoGP e anche la minore competitività della moto (YAMAHA) in alcuni tracciati con conseguente mancanza di risultati. Per questi fattori il canale delle vendite dirette ha visto una riduzione delle vendite di un 20%”.

“I ricavi hanno registrato un decremento di circa il 9,7%. Il decremento di valore residuale in termini assoluti, pari ad € 3.576.884, è da attribuirsi prevalentemente ai canali retail e all’andamento dei risultati agonistici di Valentino Rossi così come ad un calo generalizzato del settore”, viene spiegato nella nota.

Dati alla mano, quindi, c’è da chiedersi: che impatto avrà sugli affari del campione il suo ritiro dalla MotoGp, nel lungo termine?