Giovanissimo e già pieno di talento, con numerose squadre che hanno messo gli occhi su di lui dopo l’esordio convincente con la maglia della Nazionale azzurra di Roberto Mancini. Parliamo di Wilfried Gnonto, stellina del calcio italiano che per trovare fortuna e spazio per farsi notare è stato “costretto” a emigrare in Svizzera dove, dal 2020, veste la maglia dello Zurigo.
Baricentro basso, rapidissimo, ottima tecnica di base e capacità nel dribbling, Willy è stato convocato a Coverciano dal c.t. Mancini per uno stage e ha subito rapito l’attenzione del tecnico. Contro la Germania, sabato 4 giugno 2022, è arrivato l’esordio assoluto in Nazionale maggiore con tanto di assist per il gol del momentaneo vantaggio di Lorenzo Pellegrini. Una giocata super del classe 2003, che ora vuole continuare a sorprendere per le partite che verranno in azzurro, sognando perché no il ritorno in Italia (Paese in cui ha decise di restare anche Mkhitaryan, fresco di rinnovo con l’Inter).
Chi è Wilfried Gnonto, dall’Inter allo Zurigo
Nato a Verbania il 5 novembre 2003, Wilfried Gnonto ha origini ivoriane ma dal cuore 1000% italiano. La carriera di Willy è iniziata sin da giovanissimo tra le fila dell’Inter, che all’età di 9 anni lo ha notato in un torneo locale e lo ha provinato per le giovanili. L’ingresso nel mondo nerazzurro è il sogno che si realizza: vestire la maglia del club che tifa è motivo di vanto e orgoglio.
Scalando le categorie, dalle giovanili alla Primavera, Gnonto si è fatto notare e ha conquistato via via la fiducia di tutti i tecnici che lo hanno allenato. In nerazzurro arrivano presenze, gol e assist tanto da finire sul taccuino della dirigenza dei grandi che nel 2019 gli propone un contratto tra i professionisti. Dopo la firma con l’Inter, col sogno di esordire in A, le strade però si dividono.
“Giocare è la priorità. Abbiamo scelto di provare in prima squadra in Svizzera, perché anche se sbagli fai comunque un passo in avanti” ha detto papà Boris Gnonto, giustificando così la scelta del figlio di abbandonare Milano e l’Inter per seguire il sogno e l’ambizione. Nel 2020 arriva dunque la firma con lo Zurigo, esperienza che lo porta fino in azzurro.
Con la maglia del club elvetico Gnonto si toglie più di una soddisfazione, collezionando presenze su presenze, seppur da subentrante, nella prima stagione. L’ultimo campionato, però, è quello della consacrazione: 33 presenze, otto gol e tre assist che hanno un peso importantissimo per la vittoria del titolo che mancava dal 2009 (superando anche il Milan, tornato a vincere in Italia dopo 11 anni). I tifosi lo amano talmente tanto da dedicargli addirittura una canzone, la “Willy Gnonto song”.
Ma l’esperienza di Gnonto in azzurro non è di certo nuova. Il classe 2003, infatti, ha percorso tutta la trafila delle giovanili, dall’Under 16 fino all’Under 19 ritagliandosi sempre il proprio spazio in campo. Nel 2019 ha giocato anche il Mondiale U17, esordendo subito con due gol e laureandosi capocannoniere azzurro al termine della rassegna conclusasi ai quarti di finale per gli azzurrini.
Quanto vale e i guadagni
Le due presenze collezionate fin qui con la maglia della Nazionale azzurra allenata da Roberto Mancini hanno fatto accendere le luci dei riflettori su Gnonto. Se contro la Germania è stato subito decisivo regalando a Pellegrini l’assist dopo appena 5′ dall’ingresso in campo, contro l’Ungheria ha invece avuto spazio per 90′ per farsi notare a suon di giocate.
Cresce l’attesa per vedere il suo primo gol in azzurro, ma intanto diverse squadre lo hanno messo sul taccuino per la prossima campagna acquisti. In Italia sono Sassuolo e Monza, su tutte, a volere il gioiellino che al momento ha una quotazione di mercato di 6 milioni. Per quanto riguarda i guadagni, invece, Gnonto all’Inter percepiva tra i 20.000 e i 30.000 euro lordi all’anno, mentre l’attuale compenso allo Zurigo non è noto in quanto gli stipendi dei calciatori in Svizzera non sono pubblici. Nel 2020, come riferito dall’entourage, il calciatore aveva comunque accettato la corte degli elvetici che gli avevano proposto un ingaggio superiore rispetto a quello percepito a Milano.