Juventus sotto indagine UEFA per il Fair Play Finanziario, cosa rischia

La UEFA apre un’indagine sulla Juventus per una possibile violazione del Fair Play Finanziario. Cosa rischia il club

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Claudio Cafarelli

Giornalista e content manager

Giornalista pubblicista laureato in economia, appassionato di SEO e ricerca di trend, content manager per agenzie italiane e straniere

Pubblicato: 17 Ottobre 2025 08:00

La UEFA ha aperto un procedimento nei confronti della Juventus per una potenziale violazione delle regole sul Fair Play Finanziario. La notizia emerge dalla relazione annuale del club al 30 giugno 2025, presentata in vista dell’assemblea dei soci di novembre. Il procedimento riguarda il parametro della Football Earning Rule, che misura la sostenibilità economica delle società calcistiche europee nel triennio 2022/2023 – 2024/2025.

Il procedimento UEFA

La Juventus ha comunicato di aver ricevuto, il 18 settembre 2025, la notifica di apertura del procedimento da parte della UEFA, come avviene per le società che partecipano alle competizioni europee. L’organismo calcistico verificherà se il club abbia rispettato i limiti imposti dalla normativa finanziaria, che richiede un equilibrio tra entrate e spese, evitando deficit eccessivi. Secondo quanto riportato dalla società, l’esito dell’indagine è atteso per la primavera del 2026.

La decisione terrà conto non solo dei bilanci passati ma anche delle proiezioni economiche per i prossimi anni. In caso di violazione, la Juventus potrebbe ricevere una sanzione economica o subire limitazioni sportive, come il divieto di registrare nuovi calciatori nelle competizioni UEFA. Il club precisa che, allo stato attuale, l’importo dell’eventuale multa è

di difficile quantificazione ma presumibilmente non rilevante.

Nel documento, la Juventus ha sottolineato anche di aver sempre rispettato il parametro dell’Overdue Payables, che riguarda i pagamenti a fornitori, tesserati e altre società sportive, impegnandosi a mantenerlo in regola anche nei prossimi esercizi.

Il bilancio e la sostenibilità

Il procedimento UEFA arriva in una fase delicata per la Juventus, che negli ultimi anni ha lavorato per riequilibrare i conti dopo stagioni caratterizzate da perdite significative. Il club bianconero ha già avviato un percorso di risanamento finanziario, puntando su una gestione più sostenibile e sulla riduzione dei costi operativi.

Il bilancio al 30 giugno 2025 evidenzia una situazione più stabile rispetto al passato, ma resta sotto osservazione a causa delle nuove regole UEFA, più restrittive rispetto al precedente Fair Play Finanziario. Il nuovo sistema, infatti, prevede limiti stringenti sulla percentuale di spesa destinata a stipendi, trasferimenti e commissioni rispetto ai ricavi complessivi.

La società ha dichiarato di voler proseguire su questa linea, con un’attenzione particolare all’equilibrio tra competitività sportiva e sostenibilità economica, obiettivi che erano stati posti anche dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, in uscita dal club.

Il cambio al vertice

La Juventus ha annunciato che proprio Maurizio Scanavino, amministratore delegato dal 2022, lascerà l’incarico alla scadenza naturale del suo mandato, il 7 novembre 2025. Il club, attraverso una nota ufficiale, ha ringraziato il dirigente sottolineando il suo contributo nel ristabilire le basi di una gestione più sostenibile. Scanavino, nel suo messaggio di commiato, ha ricordato di aver assunto la guida della società in un momento estremamente critico affrontando sfide complesse con determinazione e ponendo le fondamenta per una nuova fase di crescita.

In attesa dell’esito del procedimento UEFA, che definirà se ci saranno sanzioni o restrizioni, la Juventus prosegue la propria riorganizzazione interna, con un nuovo management e una strategia finanziaria basata sul contenimento dei costi e sulla valorizzazione delle risorse esistenti. L’obiettivo dichiarato è garantire la competitività sul campo rispettando le regole economiche imposte dalle istituzioni sportive internazionali.