Italia, ufficiale: Gattuso è il nuovo ct. Cosa serve per andare al Mondiale

Gravina assegnerà la panchina dell'Italia a Rino Gattuso: ecco il tipo di contratto del Campione del Mondo e cosa dovrà fare per potersi qualificare al Mondiale 2026

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Aggiornato: 15 Giugno 2025 12:34

Dopo alcuni giorni di riflessione e il no di Claudio Ranieri, si era parlato della possibilità di vedere Gennaro Gattuso come nuovo ct dell’Italia. Un’ipotesi che ha preso sempre più piede e che è arrivata per risolvere un problema portato alla luce dall’ex ct Luciano Spalletti. La Federazione vuole infatti far comprendere il valore della Nazionale ai calciatori convocati utilizzando l’esperienza di un ex che ha vinto i Mondiali nel 2006.

Sembrava tutto ancora da definire ma dopo la partita dell’Under 21, Gianluigi Buffon, capo delegazione dell’Italia, ha ufficializzato l’ingaggio di Gennaro Gattuso come nuovo ct sottolineando come sia la miglior scelta possibile. In seguito è poi giunto il comunicato ufficiale, con Gravina che si è così espresso: “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale”.

Gennaro Gattuso allenatore dell’Italia

Si era vociferato di Mourinho, tra i tanti altri, e di Pioli, ora ad un passo dal ritorno alla Fiorentina, ma alla fine si è optato per Gennaro Gattuso come nuovo commissario tecnico dell’Italia. L’ex calciatore del Milan e in passato allenatore dei rossoneri e del Napoli dovrebbe far parte di un progetto di ampio respiro, che dovrebbe coinvolgere anche Prandelli, allenatore dalla ricca esperienza e altro veterano della Nazionale. Il suo compito? Dovrà coordinare i vivai dei club. Azzurri per gli Azzurri, sembrerebbe, con tanto di coinvolgimento di Bonucci.

La scelta di Gennaro Gattuso ha sorpreso l’opinione pubblica considerando il rendimento avuto nelle ultime stagioni. Buffon ha spiegato che puntare sul suo ex compagno di Nazionale è la miglior scelta possibile perché “bisogna evitare di fare figure non da Italia perchè fra il perdere e il perdere in una certa maniera c’è molta differenza e con dei piccoli accorgimenti si può evitare”. Nell’ultima stagione Gattuso è stato allenatore dell’Hajduk Spalato ottenendo il terzo posto in campionato. Il 5 giugno è arrivata la rescissione consensuale del contratto.

Quanto guadagna Gattuso

Con una Nazionale in grave difficoltà, un Campione del Mondo non può di certo tirarsi indietro. Scendendo però nei dettagli, per ora ufficiosi, ecco il tipo di accordo proposto. Il tecnico ha firmato un contratto da 800mila euro. L’accordo però sarà annuale, con l’aggiunta di un bonus da 1 milione, in caso di qualificazione ai Mondiali (con rinnovo fino al 2028). L’Italia in questa fase è come un club in estrema difficoltà, che tenta ovviamente di evitare nuovi errori. Di fatto l’accordo resterà valido fino al Mondiale 2026, nella speranza di parteciparvi (sarebbe il terzo di fila senza l’Italia).

Quanto costa non andare al Mondiale

L’addio di Roberto Mancini per volare in Arabia è costato tantissimo. L’Italia era in fase di crescita e reduce dal successo agli Europei. Poteva guardare avanti con speranza, per quanto non fosse in condizioni eccellenti, e invece ecco il gravoso annuncio.

A seguire la breve fase Spalletti, spesso posto sotto attacco da stampa e tifosi. Con il Mondiale a rischio, ancora una volta, si è scelto di cambiare, pur senza avere un’idea chiara e decisa su cosa fare degli Azzurri. Ora Gattuso sembra a un passo ma, viene da chiedersi, quanto ci costa tutto questo? Che impatto ha questa possibile tragedia sportiva?

Sappiamo che, contrattualmente parlando, Spalletti ha accettato la rescissione e, dunque, non graverà sulle casse. Il problema però è ben altro. Si stima una perdita di 100 milioni di euro (senza considerare gli effetti sull’economia del Paese) per l’intero sistema, considerando l’assenza di:

  • mancati premi Fifa;
  • perdite per la Federazione;
  • impatto sul sistema calcio in toto.

Nel dettaglio, ogni squadra qualificata ottiene un premio di partecipazione, che nel 2022 era di 2,5 milioni di dollari. A ciò si aggiungono i premi connessi al raggiungimento delle varie fasi, il che può portare a un guadagno di decine di milioni. Nel Mondiale in Qatar si stimavano circa 8 milioni per il solo superamento della fase a gironi.

La Federazione va incontro a tagli importanti sul fronte dei contratti di sponsorizzazione, che spesso prevedono clausole legate alla partecipazione ai grandi eventi sportivi. Una perdita di 5 milioni all’ultima Coppa del Mondo.

Il sistema subisce poi un impatto sul fronte dei diritti Tv. Basti pensare alla Rai, che aveva acquistato i diritti per Qatar 2022. Infine si registrano cali enormi sul fronte vendita di:

  • maglie;
  • gadget;
  • altri prodotti connessi alla Nazionale.

Per non parlare poi dell’economia del Paese. Si stima infatti che la partecipazione a un Mondiale, per non parlare della sua vittoria, abbia un impatto positivo sul Pil (tra lo 0,4 e lo 0,7%, dunque 5-10 miliardi di euro), con maggiori esportazioni, turismo e consumi interni.

Infine, se vincere aiuta a vincere, perdere non fa che spingere l’ambiente sempre più in basso. L’addio di Mancini, all’origine di questa condizione, ha dunque avuto un impatto sull’intero sistema calcio italiano.

Cosa deve fare l’Italia per andare al Mondiale

L’Italia è nel Gruppo I per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Dopo la clamorosa sconfitta per 3-0 contro la Norvegia e il successo contro la Moldavia per 2-0, gli Azzurri sono in serie difficoltà.

Nazionale italiana di calcio
IPA
Rino Gattuso ct dell’Italia: accordo a un passo con Gravina

Il gruppo è composto tra 5 squadre:

  • Italia;
  • Norvegia;
  • Israele;
  • Estonia;
  • Moldavia.

Allo stato attuale, a guidare la mini classifica è la Norvegia, che ha ottenuto 12 punti, con al netto quattro vittorie:

  • Norvegia – 12 punti in 4 partite e differenza reti +11;
  • Israele – 6 punti in 3 partite e differenza reti +1;
  • Italia – 3 punti in 2 partite e differenza reti -1;
  • Estonia – 3 punti in 4 partite e differenza reti -3;
  • Moldavia – 0 punti in 3 partite e differenza reti -8.

Dinanzi a questo scenario, l’Italia andrà al Mondiale 2026 se vincerà tutte le restanti partite del girone, incluso il ritorno contro la Norvegia (possibilmente con un ampio margine per migliorare la situazione differenza reti).

Il destino non è però nelle nostre mani. Un arrivo a pari punti, infatti, oggi premierebbe loro per la differenza reti. C’è dunque da non sbagliare nulla e sperare in un passo falso degli avversari. Contro Israele, Estonia e Moldavia, però, le chance di veder crollare Haaland e compagni sono minime.

Italia al secondo posto, che succede

Nel caso in cui l’Italia non dovesse riuscire a conquistare il primo posto, ci sarebbe comunque la possibilità di accedere ai playoff. Le 12 seconde classificate finiranno ai gironi, fianco a fianco con le 4 migliori della Nations League, non qualificate direttamente.

Il calendario delle partite dell’Italia

  • Italia-Estonia, 5 settembre 2025;
  • Israele-Italia, 8 settembre 2025;
  • Estonia-Italia, 11 ottobre 2025;
  • Italia-Israele, 14 ottobre 2025;
  • Moldavia-Italia, 13 novembre 2025;
  • Italia-Norvegia, 16 novembre 2025.