Stop ai tutor in autostrada: la mappa e le date

Tutor spenti in autostrada in prossimità dei cantieri: le tratte interessate. Ma disattivati i Tutor arrivano gli autovelox

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Da qualche tempo in determinate tratte autostradali i Tutor sono stati spenti. Lo stop è momentaneo ed è stato stabilito poiché le zone indicate sono interessate da alcuni cantieri e dunque i limiti di velocità cambiano continuamente a seconda dell’andamento dei lavori.

Via i Tutor, avanti gli autovelox

I rilevatori che ponderano la velocità di marcia media dei veicoli, sono stati disattivati per via di alcuni lavori che stanno interessando diversi tratti particolarmente caldi:

  • A6 nel tratto Torino-Savona;
  • A7 nel tratto Milano-Genova;
  • A26 nel tratto Genova-Gravellona Toce.

Ma gli automobilisti dal piede più pesante farebbero meglio a non gioire: nei tratti in cui i Tutor sono stati spenti ci penserà la polizia stradale a rilevare la velocità istantanea tramite gli autovelox, come scritto dal Corriere della Sera. L’estate 2023 ha, d’altra parte, fatto registrare un incremento degli autovelox che sono stati installati soprattutto lungo le arterie maggiormente battute dai vacanzieri durante l’esodo estivo e in prossimità dei cantieri. Chiusi i cantieri si tornerà poi a calcolare la velocità media tramite i Tutor. Su almeno alcune tratte la riattivazione potrebbe essere prevista per la fine del 2023.

Lavori in corso in autostrada

I cantieri in cui i Tutor sono stati disattivati sono stati aperti nell’ambito di un maxi-investimento per ammodernare la rete autostradale italiana. Il piano di ristrutturazione della rete in gestione ad Autostrade per l’Italia è stato stabilito nel 2018 a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova. La spesa prevista è di oltre 21 miliardi di euro. Negli ultimi due anni sono stati aperti 22mila cantieri e disposte 1.300 chiusure. L’incidenza dei cantieri sul traffico va progressivamente diminuendo col passare degli anni. Dal 2026 l’impatto dei lavori dovrebbe cessare di incidere sul traffico autostradale.

Un’altra notizia che riguarda le autostrade è che da qualche tempo il ministero dei Trasporti sta valutando di alzare i limiti di velocità, oltre i 130 km orari, in determinati tratti. Una novità, intanto, il ministero l’ha già introdotta: la riforma del codice della strada.

Come funziona il Tutor autostradale

In Italia il Tutor autostradale è stato introdotto il 23 dicembre 2005. A un anno dall’introduzione il tasso di mortalità sulle autostrade interessate è crollato del 51%. Il sistema viene gestito dalla Polizia Stradale. L’autovelox registra la velocità raggiunta da un veicolo in un dato momento in un certo luogo. Il Tutor, invece, calcola la velocità media raggiunta da un veicolo su un determinato tratto di strada. Il Tutor registra la velocità all’attraversamento del portale di ingresso e quella all’attraversamento del portale d’uscita. Poi calcola la media. Se la velocità è sotto la soglia consentita, i dati vengono cancellati. Se il limite di velocità è stato violato, scatta la sanzione.

Negli anni è sorta tutta un’antologia di leggende metropolitane relative al Tutor autostradale, così come era accaduto con gli autovelox. Fra le bufale più diffuse, quelle secondo le quali determinate impulsi ottici (laser) o acustici (radiofrequenze) potrebbero distrarre il Tutor, quelle secondo le quali sfrecciare ad altissime velocità impedirebbe alle apparecchiature di rilevare la targa, quelle secondo le quali determinati tipi di vernici trasparenti renderebbero le targhe invisibili ai lettori ottici e tante altre ancora.