Il Como festeggia il ritorno in Serie A a 21 anni di distanza dall’ultima volta ed è già pronto a un campionato da protagonista a suon di milioni. Per il club lariano è stato sufficiente un pareggio contro il Cosenza per evitare i Play-off e guadagnare il secondo pass per il campionato maggiore dopo il Parma. La promozione sembra però solo il trampolino di lancio di un progetto partito cinque anni fa dall’acquisizione in serie D dell’attuale proprietà indonesiana dei fratelli Hartono, con ambizioni più alte della lotta salvezza nella massima competizione.
La proprietà indonesiana del Como
Lo ha dimostrato il clamoroso acquisto nel 2022 di un campione del mondo, fuoriclasse del Barcellona e leggenda dell’Arsenal, come Cesc Fabregas, legato a doppio filo con il club lariano anche grazie al possesso di una quota della società. Il centrocampista spagnolo è l’allenatore in pectore, in attesa del rinnovo del patentino, che da un anno gestisce la squadra dietro mister Osian Roberts, ufficialmente in panchina.
L’approdo a Como di un calciatore di livello internazionale come Fabregas ha portato in dote un altro giocatore che ha scritto la storia del calcio, anche lui ex Barcellona e mito inarrivabile dell’Arsenal: Thierry Henry. Anche l’attaccante campione del mondo con la Nazionale francese è azionista del club e per questo nella serata della promozione era in tribuna per prendere parte alla festa, a fianco dell’uomo della proprietà indonesiana, Mirwan Suwarso.
Il 38enne manager a capo dell’area marketing è il braccio operativo in Italia dei fratelli Hartono, che con il loro patrimonio fanno il piccolo Como la società di gran lunga più ricca del calcio italiano.
Il patrimonio degli Hartono
Secondo le stime di Forbes, Michael Bambang e Robert Budi Hartono sono nella top ten dei proprietari di società sportive più facoltosi del mondo, rispettivamente con un patrimonio personale di 25,5 e 26,5 miliardi di dollari, che li posiziona al 76esimo e al 71esimo posto della classifica dei paperoni del pianeta.
Una potenza di fuoco da oltre 50 miliardi frutto dell’impero delle sigarette ai chiodi di garofano Kretek messo in piedi dalla famiglia, che potrebbe stravolgere il calcio italiano. Le disponibilità, perlomeno in potenza, dei proprietari del Como non hanno nulla a che vedere con i patrimoni degli altri presidenti in Serie A, da Commisso a Friedkin, da Saputo ad Elkann.
Basti pensare che il patron della Fiorentina è il secondo più ricco del calcio italiano con “appena” 8 miliardi di dollari, seguito dal presidente della Roma Dan Friedkin, con 6,4 miliardi e dalla famiglia Saputo, alla guida del Bologna con 4,4 miliardi.
Dal loro arrivo in Italia nel 2019 il colosso indonesiano Djarum, controllato dagli Hartono, non ha riversato nelle casse del club lariano tutta la capacità finanziaria disponibile, ma come preannunciato da Mirwan Suwarso l’obiettivo è di aumentare il valore della società fino a un miliardo, con investimenti in merchandising, media, strutture, squadra e considerando l’indotto che punta a generare nel settore turistico.
Il piano prevede di portare i ricavi del merchandising da 4 a 20 milioni di euro, migliorare il centro sportivo di Mozzate e rimodernare lo stadio Sinigaglia. Un progetto che, grazie alla promozione in Serie A, può finalmente prendere quota sfruttando la vetrina del massimo campionato di calcio italiano e che fa sognare i tifosi del Como.
Del resto, come promesso da mister Fabregas negli spogliatoi alla squadra, alla fine della partita promozione “questo non è niente, questo è solo il riscaldamento“.