La scure delle agenzie di rating sui titoli italiani, ma il MEF lancia nuovi BTP

L'Italia è l'unico Paese che potrebbe avere in pancia titoli "spazzatura". L'allarme lanciato dai colossi della finanza, ma il MEF apre a nuovi titoli di Stato

Pubblicato: 26 Aprile 2023 14:04

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

L’Italia è l’unico Paese che potrebbe avere in pancia titoli “spazzatura” e perdere il cosiddetto rating investment grade di Moody’s. In un rapporto che esamina come i diversi Paesi hanno affrontato il declassamento a spazzatura negli ultimi tre decenni, il nostro Paese, terza economia più grande della zona euro, è stata attenzionata dal colosso del rating finanziario. Moody’s ha tralasciato di  precisare quale sia la probabilità che ciò che accada, ma ha scritto che “l’Italia è attualmente l’unico Stato sovrano con rating Baa3 e outlook negativo”.

Non solo. Una crescita lenta e costi di finanziamento più elevati potrebbero poi indebolire ulteriormente la posizione fiscale dello Stivale. Inoltre, gli scenari politici globali potrebbero portare turbolenze per la crescita economica e l’inflazione, come ha avvertito anche Fabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea. “Gli shock geopolitici possono innescare una persistente volatilità della produzione e dell’inflazione, con molteplici ricadute”, ha detto Panetta, avvertendo che la cosiddetta frammentazione potrebbe influenzare la politica monetaria della BCE.

Moody’s e Goldman Sachs affossano i BTP italiani

La mazzata per l’Italia da Moody’s arriva dopo quella, altrettanto negativa ma leggermente più tiepida, di Goldman Sachs qualche giorno fa. Gli analisti di GS hanno raccomandato di vendere allo scoperto le obbligazioni italiane rispetto a quelle spagnole.

“L’outlook stabile riflette la nostra aspettativa che il debito pubblico italiano in rapporto al PIL diminuirà nel 2023-2026, mentre la crescita economica riprenderà l’anno prossimo, sostenuta dagli investimenti dell’UE, dalla domanda esterna e dalla stabilizzazione delle ragioni di scambio”, ha affermato il colosso bancario Usa. “Questa valutazione è controbilanciata dal rischio di un’inversione nella realizzazione di riforme critiche”.

Goldman Sachs suggerisce però di “non trattenere a lungo” i BTP italiani, preferendo i Bonos, i titoli di Stato spagnoli, alla luce di un contesto macro “sfidante” e della politica monetaria restrittiva della Bce. Gli analisti americani si attendono che lo spread tra i BTP e il Bund salga a 235 punti base – oggi è intorno a quota 185 – entro la fine dell’anno, con i primi messi sotto pressione dall’accelerazione del quantitative tightening a giugno (il meccanismo per cui la Banca centrale di un Paese riduce la liquidità in circolazione con lo scopo di frenare la crescita economica) e dagli ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce.

Le prospettive per il Belpaese sono negative ormai da mesi. Osservazioni che mettono in croce il boom italiano dei mercati obbligazionari, spinto da un approccio piuttosto prudente del governo Meloni, e dalla politica di tassi al rialzo della Bce. In particolare, nel mirino di Moody’s e di Goldman Sachs ci sono proprio i BTP, con tanto di premio, e soprattutto quelli a 10 anni, rispetto ai titoli tedeschi, definiti più sicuri, attualmente a 187 punti base, in calo rispetto ai 250 punti base alla fine del 2022.

Meloni e il suo ministro dell’Economia Giorgetti stanno cercando di proseguire la politica più che sensata avviata da Draghi, mantenendo deficit e debito su un percorso discendente, e contemporaneamente puntando a nuovi investimenti nell’economia, anche grazie allo slancio dato dal PNRR. Tuttavia, i prestiti del nostro Paese superano il 140% dell’output, mentre la crescita rimane storicamente lenta. E sulle prospettive di crescita incombe anche un maggiore controllo per l’allocazione e la spesa dei fondi del Recovery Fund, per cui rischiamo di non portare a termine alcuni progetti necessari per sbloccare il denaro entro la scadenza fissata da Bruxelles del 2026.

Il MEF lancia nuovi BTP: caratteristiche e calendario

Ma proprio in questo scenario il MEF annuncia l’emissione di nuovi titoli di Stato. Dopo mesi di BTP letteralmente andati a ruba, con il Green oltre il 4% che ha spopolato tra italiani e stranieri e il BTP Italia amatissimo dai piccoli investitori e risparmiatori, ora il dicastero di via XX Settembre a è pronto a lanciare sul mercato nuovi Buoni del Tesoro Poliennali.

Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all’interno di determinati intervalli di emissione. L’ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. All’asta possono partecipare però esclusivamente gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” e gli “Aspiranti Specialisti”, che possono farlo sia in proprio che per conto terzi.

Gli operatori “Specialisti in titoli di Stato” hanno la facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. Coloro che non hanno partecipato all’asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare.

I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di 1 centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L’importo minimo sottoscrivibile è di 1.000 euro. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d’interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento.

Agli operatori viene anche riconosciuta, quale compenso dell’impegno assunto di raccogliere e gestire le prenotazioni del pubblico, una provvigione commisurata all’ammontare nominale sottoscritto, esclusivamente nelle aste ordinarie dei titoli assegnati. Di conseguenza, questi soggetti non potranno applicare alcun onere di intermediazione sulle sottoscrizioni dei clienti. L’assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell’asta.

I nuovi BTP e le loro caratteristiche

Ecco tutti i nuovi BTP di prossima emissione e le loro caratteristiche:

Come e quando acquistare i nuovi BTP

Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare fino ad un massimo di 5 offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500mila euro di capitale nominale. Ciascuna offerta non deve essere superiore all’importo in emissione, eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all’importo medesimo.

Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate entro i termini indicati, esclusivamente online da indirizzare alla Banca d’Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria. Il MEF fa sapere che, nel caso in cui le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procederà al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti.

Le scadenze da segnarsi

Ecco le scadenze da segnarsi:

Il pubblico può prenotare i titoli presso le categorie di operatori previste. Gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l’eventuale versamento di un acconto.

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