Gas, prorogato il mercato tutelato: ecco cosa cambia per le famiglie

Gli effetti sui consumatori dello spostamento della scadenza del servizio di maggior tutela e i consigli sul passaggio al mercato libero

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La proroga del mercato tutelato del gas ha fatto tirare un sospiro di sollievo alle famiglie che rientrano nelle tariffe stabilite da Arera e che avranno un altro anno di tempo per passare al mercato libero. La scadenza del servizio di maggior tutela prevista per l’1 gennaio 2023 è stata rimandata di un altro anno, fino al 10 gennaio 2024. Un aiuto non da poco in epoca di crisi energetica per milioni di consumatori che possono continuare a pagare le bollette ai prezzi stabiliti sulla base dell’andamento del valore del gas. La misura rappresenta però un vantaggio anche per coloro che sono nel mercato libero.

Gas, prorogato il mercato tutelato: cosa significa

La proroga rientra nei provvedimenti approvati con il Decreto Aiuti quater e recepisce gli appelli lanciati dalle associazione dei consumatori, preoccupati per la fine del mercato tutelato mentre il prezzo del gas non accenna a scendere.

Ottima notizia – è stato il commento di Assoutenti – il rinvio al 2024 impedirebbe una nuova stangata sulle tasche delle famiglie. Da mesi chiedevamo di rinviare la fine del mercato tutelato del gas, in considerazione della grave situazione attuale che impone di garantire gli interessi degli utenti, anche a fronte di tariffe sensibilmente più elevate sul mercato libero.

Stando alle ultime rilevazioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente sono circa 7,3 milioni i clienti domestici ancora in condizioni di tutela nel settore gas, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa.

Gas, prorogato il mercato tutelato: cosa cambia

Per chi si trova già nel mercato tutelato la proroga non comporta nessun cambiamento, oltre alla possibilità di avere più tempo per passare al mercato libero e per scegliere il fornitore e il tipo di contratto ritenuto più conveniente.

Prima dell’intervento del governo l’Autorità di settore aveva pubblicato un documento con i criteri da seguire per il passaggio al mercato libero del gas, in vista della precedente scadenza del servizio a maggior tutela.

L’obiettivo delle linee guida di Arera è quello di accompagnare in maniera graduale il consumatore verso il mercato libero, anche tramite meccanismi di asta.

L’Autorità in merito ha messo a disposizione due strumenti particolarmente utili per scegliere le tariffe migliori per l’utente:

  • Il Portale consumi per accedere ai dati di consumo e alle principali informazioni tecniche e contrattuali relativi alle forniture di energia elettrica e di gas naturale di cui si è titolari;
  • Il Portale offerte, lo strumento previsto dalla Legge Concorrenza del 2017 che mette a disposizione le offerte di energia elettrica e gas per confrontarle con semplicità e immediatezza.

Nemmeno per gli utenti del mercato libero del gas ci saranno effetti diretti della proroga, se non la possibilità di avere un anno in più di tornare al servizio di tutela se non soddisfatti dei prezzi stabiliti nel proprio contratto.

Il rientro nel servizio di maggior tutela rimane possibile in qualsiasi momento, basta stipulare questo specifico contratto con qualunque fornitore che tra le proprie offerte deve includere anche il servizio tra le proprie offerte.

Per capire se si è nel mercato libero o in quello tutelato è sufficiente controllare sulla bolletta sotto il logo del fornitore. Solitamente le bollette del mercato tutelato sono in bianco e nero, quelle del mercato libero invece riportano i colori del logo del fornitore. Se dalla bolletta non si evince la tipologia del contratto, si può chiamare il servizio clienti per chiedere informazioni direttamente al fornitore.