Cos’è il bollettometro mensile: lo strumento per risparmiare su luce e gas

Arera mette a disposizione dei consumatori un nuovo strumento per fronteggiare il caro-bollette

Un modo per confrontare le tariffe più convenienti e tagliare le bollette di elettricità e gas: l’Autorità per l’Energia, Arera, sta studiando un nuovo strumento, il cosiddetto “bollettometro” da mettere a disposizione delle famiglie nella scheda di confrontabilità del servizio di maggior tutela così da aiutare i consumatori a prevedere quali costi dovranno sostenere durante l’anno.

Cos’è il bollettometro mensile: lo strumento di Arera

La novità allo studio di Arera verrà inserita nel solco dei principi di trasparenza e correttezza promossi dall’Autorità con il progetto di realizzazione di un nuovo modello di bolletta, discusso tramite le consultazioni portate avanti con le associazioni dei consumatori e gli operatori dell’energia.

Come ricordato da Arera, dall’1 ottobre i valori relativi alla stima della spesa annua del servizio di maggior tutela e del servizio di tutela gas da inserire nelle Schede di confrontabilità sono aggiornati a cadenza mensile, ed entro sette giorni i fornitori devono aggiornare le schede da consegnare ai clienti entro 7 giorni.

L’Autorità sottolinea però che “la stima della spesa annua delle offerte presenti nelle Schede di confrontabilità, i venditori sono tenuti ad adottare gli stessi criteri di calcolo definiti nel Regolamento del Portale Offerte” (qui abbiamo parlato dell’addio al mercato tutela per i condomini).

Come risparmiare sulle bollette: il Vademecum Enea

Oltre al “bollettometro” un altro strumento per risparmiare sulle bollette è il Vademecum stilato dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (qui abbiamo parlato della mossa del governo per fronteggiare il caro-bollette).

Il decalogo mette al primo posto per tagliare i costi dei consumi energetici la corretta manutenzione degli impianti.

Enea ricorda a questo scopo di eliminare l’aria presente nei tubi ed effettuare una buona pulizia dei radiatori per rimuovere i depositi che possono essersi accumulati durante l’estate, prima di riaccendere i riscaldamenti.

L’Agenzia sottolinea ancora come sia altrettanto importante ricordare che ogni grado in più in casa rispetto al massimo consentito di 19°C comporta un aumento del consumo fino al 10% e di tenere conto che la temperatura in una stanza sale di 1-2°C dopo che una persona rimane almeno 30 minuti all’interno.

Infine si raccomanda di fare un controllo del proprio appartamento, affidandosi a tecnici qualificati per la valutazione dello stato di isolamento termico di pareti e finestre e dell’efficienza degli impianti di riscaldamento.

La verifica energetica permette di individuare eventuali interventi di miglioramento così da arrivare ad abbattere i costi anche fino al 40%.

Cos’è il bollettometro mensile: le stime

In base ai dati pubblicati da Arera il 30 settembre, riportati dal Il Messaggero, una famiglia con un contatore da 3 kilowatt può spendere 918 euro in un anno per la luce consumando 1.500 kilowattora.

Arrivando a 2.200 kWh pagherà 1.285 euro, mentre considerando un consumo medio di una famiglia di quattro persone di 2.700 kilowattora la bolletta sarà di 1.547 euro. Che arriverebbe fino a 3.339 euro in un anno se si prende in considerazione un contatore di 6 kilowatt di potenza.

Le cifre non sono più morbide se si prende in esame la spesa annuale per famiglia sul gas. Sempre secondo i dati Arere, senza tenere conto dei termosifoni, per cucinare e riscaldare l’acqua i costi vanno da un minimo di 361 euro a un massimo di 1.223 euro, con un consumo rispettivamente di 120 metri cubi e 480 metri cubi.

Per accendere il riscaldamento nei mesi più freddi, l’ultimo trimestre del 2022 e il primo del 2023, con un minimo di 700 metri cubi di gas, si potrà arrivare a pagare tra 1700 e 1.800 euro, mentre raggiungendo il doppio dei consumi si possono spendere da 3.300 a 3.500 euro, che lievitano a 4.700-4.900 euro se si toccano i 2.000 metri cubi.