Gas, l’ultima bolletta prima dell’addio al mercato tutelato: a dicembre calo del 6,7%

L'Autorità per l'energia ha diffuso gli ultimi dati dell'aggiornamento del costo del servizio a maggior tutela, per le famiglie che stanno passando al mercato libero

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Scende il prezzo del gas nell’ultimo monitoraggio dell’Arera, prima del passaggio dalle tariffe a maggior tutela al mercato libero. Secondo la rilevazione periodica dell’Autorità per l’energia, le famiglie in tutela hanno speso in bolletta il 6,7% in meno rispetto a novembre, grazie alla diminuzione del costo della materia prima e alle temperature sopra le medie.

I dati Arera

Come spiegato dall’Autorità le quotazioni all’ingrosso del gas di dicembre, infatti, alla luce dell’autunno mite che ha permesso di risparmiare quasi la totalità del metano stoccato, sono calate rispetto al mese prima e il prezzo per i clienti del mercato tutelato è arrivato intorno ai 36 euro a megawattora.

Per il gas, come per la gestione calore e teleriscaldamento, anche per dicembre 2023 sono stati applicati l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione Iva al 5%, che tornerà alla normale aliquota del 22% a partire da gennaio 2024.

Arera ha calcolato che da gennaio a dicembre 2023, la spesa per il gas per la famiglia tipo con consumi medi di 1.400 metri cubi annui è stata di 1.307 euro circa, al lordo delle imposte, in calo del 29,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti del 2022.

Le associazioni dei consumatori

Un andamento del costo del gas che fa tirare alle famiglie un sospiro di sollievo, ma non alle associazioni dei consumatori che guardano agli effetti del ritorno alle vecchie aliquote Iva già da questo mese. Secondo Assoutenti la riduzione del costo della bolletta a dicembre “sarà del tutto vanificata dall’aumento dell’Iva di gennaio, senza contare che tra pochi giorni finirà il mercato tutelato, con tutte le relative incognite di tale passaggio”.

“I più penalizzati saranno gli utenti vulnerabili del gas che risiedono in condomini con impianti di riscaldamento centralizzati, i quali dovranno obbligatoriamente passare al mercato libero pur avendo i requisiti previsti dalla legge per rimanere nel regime a maggior tutela”, ha spiegato ancora l’associazione, per la quale il calo delle tariffe del gas nell’ultimo mese del 2023″è senza dubbio positiva, ma al di sotto delle attese” perché “a fronte dell’andamento al ribasso dei prezzi sui mercati internazionali, ci si aspettava un calo decisamente più marcato” (qui abbiamo spiegato per chi vale ancora la proroga del mercato a tutelato).

Come spiegato dal presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi, nell’anno appena concluso, “la spesa per le forniture energetiche sul mercato tutelato ha raggiunto quota 2.197 euro a famiglia: 889,60 euro per la luce, 1.307 euro per il gas. Dal mese di gennaio, tuttavia, i consumatori andranno incontro a una nuova ‘stangata’ sul gas: termina infatti lo sconto sull’Iva in bolletta, con l’imposta che passa dal 5% fino al 22%: questo equivale, considerate le tariffe del gas di dicembre, a una spesa aggiuntiva da circa 250 euro annui a nucleo solo a titolo di Iva”.

Sulla stessa linea il giudizio del Codacons, secondo il quale il calo è “del tutto insufficiente, e non salverà gli italiani dai rincari che li attendono con la fine del mercato tutelato”.

Seppur in discesa rispetto al 2022, calcola l’associazione “la spesa per il gas di una famiglia tipo ha raggiunto una media di 1.307 euro nel 2023, più alta del 15,7% rispetto al 2021 e addirittura del +34% sul 2020. Questo significa che rispetto a tre anni fa un nucleo ha speso nel 2023 in totale ben 332 euro in più solo per le forniture di gas, e causa della situazione dei prezzi che è tutt’altro sotto controllo” (qui abbiamo parlato dei maxi licenziamenti nei call center con la fine del mercato tutelato).