Fineco chiude alcuni conti correnti: chi riguarda e cosa cambia

Fineco ha annunciato che chiuderà i conti correnti di diversi clienti perché tenerli aperti sarebbe una spesa troppo alta per la banca

Fineco ha fatto sapere ai correntisti che il loro conto potrebbe essere chiuso, attraverso una comunicazione arrivata via email con l’indicazione “Proposta di modifica unilaterale di contratto ai sensi dell’art. 118 del decreto legislativo n. 385/93”, che in tanti hanno ignorato. La banca guidata dall’amministratore delegato Alessandro Foti eserciterà il diritto di recedere dagli accordi in essere dandone comunicazione scritta al cliente con lettera raccomandata o email di posta certificata Pec, con preavviso di almeno due mesi se nei tre mesi precedenti sono avvenute in contemporanea le seguenti condizioni.

  • Giacenza media sul conto uguale o superiore a 100 mila euro.
  • Assenza di qualsiasi forma di finanziamento, come un mutuo o un prestito, anche se già concesso ma non utilizzato. Fanno eccezione le carte di credito.
  • Assenza di qualsiasi forma di investimento in prodotti di risparmio gestito o amministrato.

Significa che chi ha un conto corrente aperto con Fineco con oltre 100 mila euro ma non ha richiesto prestiti né fa investimenti con la banca rischia la chiusura del contratto.

Perché Fineco chiude i conti correnti e cosa c’entra la Bce

Fineco ha spiegato nella missiva indirizzata ai clienti che la Bce ha adottato una politica monetaria espansiva per sostenere un nuovo stimolo all’economia dell’Europa. La Banca Centrale Europea ha deciso di ricorrere a un ampio pacchetto di misure di politica economica che hanno prodotto un aumento della liquidità e dei livelli di giacenza, oltre a una riduzione dei tassi di interesse.

Nello specifico nel 2020 la media mensile dell’Euribor a un mese ha proseguito la sua discesa, toccando a febbraio 2021 il valore di -0,553%, con un differenziale negativo pari a -0,098% rispetto al valore di ottobre 2019.

Perché Fineco chiude i conti correnti con un’alta giacenza media

Se il tasso Euribor a un mese dovesse mantenersi su questi valori per un periodo di tempo prolungato, per Fineco diventerebbe più oneroso gestire la liquidità depositata dai clienti sul conto corrente. Son dunque cambiate le condizioni di equilibrio rese note con la revisione delle condizioni economiche della banca a novembre 2019. Per poter sostenere la riduzione del tasso Euribor, la banca necessita dei ricavi connessi all’utilizzo da parte dei clienti dei servizi di investimento e di finanziamento offerti.

In parole povere la banca non guadagna con la sola liquidità sul conto corrente, e anzi i clienti con una liquidità troppo alta costituiscono per Fineco una voce di spesa. I clienti che hanno 100 mila euro di giacenza media in assenza di prestiti o interessi sono tuttavia un numero molto esiguo, e la chiusura dei contratti non riguarda per il momento altre fasce.

Dal mondo delle banche arriva invece una bella notizia per il maxi piano di assunzioni per rendere i servizi sempre più smart e digitali.