Gli elettrodomestici che, se lasciati accesi, consumano di più

Sottovalutati, fanno aumentare i costi in bolletta: ecco quali sono gli elettrodomestici in stand by che, se lasciati accesi, consumano di più

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Le nostre giornate ruotano attorno ad apparecchi elettronici che consumano più energia di quanto pensiamo, alcuni elettrodomestici più di altri infatti fanno salire il costo della bolletta, specie se lasciati accesi o attaccati alle prese anche quando non li utilizziamo. Ma quali sono quelli più energivori?

Attenzione agli elettrodomestici lasciati in stand by

È vero che i dispositivi di ultima generazione sono progettati per essere più efficienti dal punto di vista energetico rispetto a quelli più vecchi. Tuttavia, ci sono degli elettrodomestici che, se lasciati in modalità standby, consumano comunque, anche quando sono “spenti”, solo perché sono ancora collegati a una presa. L’esempio classico che si fa in questi casi per far capire meglio a cosa ci si riferisce è quello della tv, che seppur spenta, viene spesso lasciata attaccata alla corrente tutto il giorno e tutta la notte.

Considerati gli attuali prezzi dell’energia e il costo della vita in aumento, essere consapevoli di questi consumi è sicuramente il primo passo da fare per evitare gli sprechi e ridurre le spese.

Uno dei primi consigli da seguire per ridurre i costi in bolletta, quindi, è evitare i consumi nascosti. La luce rossa che vediamo su molti dei nostri elettrodomestici è una luce che dovrebbe ricordarci che sta utilizzando energia elettrica per restare accesa, quindi consuma anche se non stiamo utilizzando quel dispositivo.

Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia, il consumo mondiale in standby provoca l’1% delle emissioni totali di CO2, mentre si stima che, entro il 2030, il 15% del consumo di elettricità in Europa sarà dovuto alla capacità di standby degli elettrodomestici. Questo rende bene l’idea sul perché sia importante non sottovalutare un approccio consapevole.

I dispositivi economici che consumano di più

Secondo i dati forniti da Enel Energia, console di gioco (come Playstation, Nintendo e simili), ma anche stereo, decoder via cavo, tv e modem consumano in standby tanto quanto sono in uso. Per questo motivo dovrebbero essere scollegati se non si stanno utilizzando.

Giusto per dare qualche dato:

  • lasciando la TV collegata e accesa si consuma quasi 1 watt/l’ora. Ipotizzando che stia in standby tutta la notte (circa 15 ore in 24 ore), in un anno un singolo televisore arriva a consumare circa 5 kWh;
  • una tipica console di gioco viene lasciata in standby consuma ben 15 kWh all’ora;
  • il modem o router Wi-Fi, rimanendo sempre in funzione, consuma invece circa 90 kWh/anno.

Per il televisore, in particolare in quelli più moderni, ci sono dei casi in cui è possibile impostare una serie di funzioni di risparmio energetico, in modo da limitare i consumi anche durante l’utilizzo. Inoltre, forse non tutti sanno che i modelli LED consumano meno degli LCD e gli schermi grandi consumano più di quelli piccoli.

Un altro apparecchio elettrico che ormai tutti abbiamo in casa e che, anche se non utilizzato, lasciamo collegato alla presa elettrica, è il pc, che è meglio evitare di lasciare in standby. Il monitor deve essere spento quando non viene utilizzato e, se proprio c’è la necessità di utilizzarlo a breve, meglio scegliere la modalità “ibernazione” per salvare i dati (che consuma meno e non comporta lo spegnimento). Un PC fisso in standby ha un consumo elettrico che può arrivare fine a 5,5 watt l’ora, ossia da 0,0015 a 0,0055 kWh, il notebook in standby circa 3 watt l’ora.

A tal proposito, è bene ricordare che il portatile consuma meno del computer fisso, quindi garantisce un maggiore risparmio energetico. In questo caso, però, meglio evitare di lasciare i caricabatterie collegati alla presa se non vengono utilizzati o quando la ricarica del pc è giunta al termine.

Gli elettrodomestici che consumano di più

Altri consumi che sottovalutiamo in casa sono quelli che riguardano gli elettrodomestici che, per comodità, lasciamo sempre accesi o pronti all’utilizzo. Per esempio, le macchine per caffè espresso consumano molto in stand-by, quindi è meglio assicurarsi sempre che siano spente (ovvero staccate dalla corrente). Secondo gli ultimi dati aggiornati, il consumo annuo in standby di una macchina da caffé può arrivare a 130 kWh.

Anche lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici è meglio che rimangano spente se non si devono utilizzare, ma non solo, è fondamentale ricordarsi di chiuderli bene, poiché alcuni modelli rimangono pronti all’uso se la porta è aperta, quindi continuano a consumare come se fossero in moto. A tal proposito, basta ricordare che una lavastoviglie, un forno a microonde, il monitor di un computer e un condizionatore d’aria consumano, in standby anche se non attivamente utilizzati, in media, 2,5 W l’ora.

Secondo l’Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), in media un singolo dispositivo elettronico in modalità stand-by può consumare da 1 a 4 watt ogni ora. Può sembrare poco, quindi trascurabile, ma di fatto sulla bolletta si traduce in un consumo pari al 10% della spesa complessiva, che – visti i tempi e i nuovi aumenti in arrivo – potrebbe essere evitato o ridotto.