Quanto costano 30 secondi di pubblicità durante il Super Bowl

Quanto costa uno spot di 30 secondi al Super Bowl? Ecco il prezzo per uno spazio pubblicitario nell'evento più seguito degli Stati Uniti

Quanto costano 30 secondi di pubblicità durante il Super Bowl? Da anni ormai la finale del campionato della National Football League (Nfl) è uno degli eventi sportivi più seguiti negli Stati Uniti e lo show televisivo più visto nel corso dell’anno. Ogni anno l’incontro sportivo viene seguito mediamente da 100 milioni di telespettatori, registrando uno share pari al 70%.

Si tratta di un’audience ricchissima e di un’occasione ottima per le aziende che vogliono arricchire il proprio business e raggiungere nuovi clienti. Per l’occasione le società realizzano degli spot ad hoc. Anche quest’anno i break pubblicitari avranno una tariffa media che si aggirerà intorno ai 5/5,2 milioni di dollari per uno spazio di 30 secondi, a seconda del posizionamento.

La tariffa non tiene conto né dei costi di produzione, tantomeno delle commissioni delle varie agenzie che realizzano lo spot per l’evento statunitense. Quest’anno l’incontro si svolgerà a Minneapolis e verrà trasmesso dalla Nbc. La 52esima edizione vedrà sfidarsi in campo i Philadelphia Eagles e i New England Patriots, per l’occasione le web agency hanno realizzato una serie di pacchetti e offerte che si aggirano intorno ai 5 milioni di dollari.

Il costo medio su mobile per mille impressions per i video verticali interattivi è di 14 dollari. Con 5,2 milioni dunque si possono ottenere 357,1 milioni di impressions. Per comprendere meglio l’importanza e il postere del Super Bowl basti pensare che con la stessa spesa si potrebbero coprire annunci per 32 anni.

Nel frattempo per la prima volta il corpo dei Marines farà il suo debutto al Super Bowl. Lo spot di 30 secondi sarà rivolto a tutti gli esperti di tecnologia, i giovani e le reclute pronte ad arruolarsi. La pubblicità mostra i Marines su un mezzo anfibio e mentre sganciano bombe dagli aerei o i droni. “Non sono solo le navi, l’armatura o gli aerei – recita il video -. È qualcosa di più. È la volontà di combattere e la determinazione alla vittoria dentro ognuno dei Marines che risponde alla chiamata della Nazione”.

“Lo scopo – ha spiegato il generale maggiore Paul Kennedy, a capo del Marine Corps Recruiting Command – è quello di reclutare giovani uomini e donne che hanno affrontato e vinto sfide nella loro vita, e che hanno uno spirito combattivo”.