I conti deposito sono dei veri e propri strumenti di investimento, ideali per chi vuole impiegare il proprio denaro rischiando poco ma mantenendo la possibilità di un certo margine di guadagno.
Innanzitutto è essenziale capire in cosa consiste un conto deposito, come funziona, quali sono i costi di apertura e di gestione, e soprattutto quali vantaggi si possono ottenere. Questo articolo Qui Finanza ti guida passo passo nella scelta del miglior conto deposito per investire i tuoi risparmi.
Conto deposito: cos’è
Un conto di deposito, o conto di liquidità, è un contratto bancario analogo al conto corrente, limitato nelle proprie funzionalità, il cui scopo è quello di fruttare interessi elevati sul patrimonio investito. Per aprire un conto di deposito bisogna essere titolari di un conto corrente tradizionale presso lo stesso istituto bancario o un’altra banca, dal quale poter effettuare le transazioni.
Questo tipo di contratto infatti presenta un’operatività di conto ridotta, che si limita alle operazioni di prelievo e versamento da o verso il conto di appoggio. Sono quindi escluse tutte le altre operazioni, come l’accredito dello stipendio, pagamenti in assegno o bonifici, domiciliazione delle bollette, pagamenti tramite bancomat o carta di credito. In alcuni casi le banche offrono condizioni di favore se si vincola il capitale depositato.
Condizioni di vincolo
Esistono due tipi di conti deposito: liberi o vincolati. Nel primo caso il contratto non prevede l’obbligo di mantenere fermo il capitale in giacenza, cosicché il risparmiatore può prelevare la somma depositata in qualsiasi momento senza incorrere in penali; questo tipo di investimento è l’ideale per coloro i quali non hanno la certezza di poter fare a meno del proprio denaro per un lasso di tempo predefinito.
Nel secondo caso invece, per i conti deposito vincolati, non è previsto lo svincolo delle somme depositate prima di una scadenza contrattuale, che può essere fissata a 3, 6, 12, 18 o 60 mesi. In cambio di tale vincolo le banche garantiscono un tasso di rendimento più alto; un ulteriore vantaggio è la possibilità di liquidare gli interessi all’attivazione del conto, senza doverne aspettare la scadenza. In caso di vincolo si ha comunque sempre la possibilità di prelevare il proprio denaro, ma in genere si va incontro alla riduzione parziale o totale degli interessi maturati.
Apertura di un conto deposito
L’apertura di conto di deposito è un’operazione semplice che può essere eseguita direttamente online. Dal momento che la banca non si assume alcun rischio in rapporti di questo tipo, la sottoscrizione di un contratto non è subordinata a processi istruttori o all’analisi della storia di credito; inoltre, non consentendo di prelevare più della liquidità disponibile sul conto, non richiede la concessione di alcuna garanzia.
Per l’apertura di un conto di deposito sono necessari unicamente un documento identificativo in corso di validità, il codice fiscale e l’IBAN del conto corrente predefinito. Tuttavia alcuni istituti di credito potrebbero richiedere un deposito minimo per l’apertura. Dopo aver scelto l’offerta che soddisfa le tue esigenze, basta accedere al sito della banca e seguire la procedura guidata; una volta compilati, i moduli andranno rispediti alla banca.
Per scegliere il miglior conto di deposito, oltre ai tassi di interesse percepibili, bisogna tener conto anche delle spese di gestione del conto: dal momento che l’operatività è piuttosto ridotta, queste sono solitamente pari a zero. È inoltre previsto il pagamento di un’imposta da bollo pari allo 0,2% della giacenza per la frazione di anno in cui il conto è stato attivo. Molte banche tuttavia adottano una logica a zero spese, scegliendo di non addebitare il bollo ai propri clienti così da non eroderne il capitale investito. Infine vanno detratte le tasse, pari al 26% degli interessi riconosciuti sul conto deposito.
I rischi di un conto deposito
I rischi connessi all’apertura di un conto di deposito consistono nell’eventualità che la banca possa non essere in grado di restituire ai titolari dei conti il capitale depositato e gli interessi previsti. In realtà il conto di deposito è una forma di investimento sicura, in quanto tutte le banche operanti nella Comunità Europea sono obbligate dalla Direttiva Comunitaria 2009/14/CE ad aderire ad un sistema di garanzia dei depositi.
Le banche italiane sono obbligate ad aderire al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che, in caso di fallimento della banca, garantisce una copertura fino a 100.000€ per ogni singolo depositante; il rimborso viene effettuato entro i 20 giorni lavorativi. A prescindere dalla banca quindi il rischio esiste solo se la somma investita è superiore alla garanzia. Un altro fattore di rischio riguarda le variazioni delle condizioni economiche in senso sfavorevole su iniziativa unilaterale della banca: in tal caso, il cliente ha la possibilità di recedere dal contratto entro 2 mesi dalla comunicazione delle modifiche. Chiudere un conto di deposito è molto semplice e non prevede l’addebito di alcun costo: basta compilare il modulo di richiesta di estinzione e recapitarlo in filiale.