Doppio Gratta e vinci milionario, dall’ipotesi frode al sequestro del conto: cos’è successo

Un 40enne ha vinto 3 milioni di euro con due Gratta e vinci comprati a febbraio, a 20 giorni di distanza: la Procura di Verona ha aperto un'inchiesta e sequestrato il conto corrente su segnalazione della Banca d'Italia

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

In meno di due settimane una persona, a Verona, ha vinto due maxi premi al Gratta e vinci. Due vincite record, per un totale di circa 3 milioni di euro. Le autorità si sono immediatamente insospettite pensando a una frode e, di conseguenza, è stata aperta un’inchiesta che ha portato al sequestro del conto corrente del fortunato vincitore, un cittadino brasiliano di 40 anni.

Doppio Gratta e vinci milionario, dall’ipotesi frode al sequestro del conto

L’inchiesta è stata aperta dalla procura di Verona, ricevuta la segnalazione-denuncia dall’Unità di informazione bancaria della Banca d’Italia: ha prontamente avvisato la Guardia di Finanza non appena un cittadino brasiliano di 40 anni, vincitore di due ‘Gratta e vinci’ milionari a poca distanza l’uno dall’altro, ha disposto un bonifico di 800 mila euro sul suo conto corrente in un istituto di credito brasiliano.

Il legale del vincitore, Giovanni Chincarini, ha spiegato all’Ansa che la segnalazione è stato un atto dovuto. I sospetti, infatti, si sono rivelati infondati: nessuna anomalia, nessuna truffa. Il ‘fortunato’, che risiede nella provincia di Mantova, ha vinto tutto in maniera onesta.

La prima vincita risale al 4 febbraio: circa 1 milione di euro in una tabaccheria nel Modenese. La seconda vincita è arrivata il 24 febbraio, questa volta di circa 2 milioni di euro, grazie a un ‘Gratta e vinci’ acquistato a Garda, in provincia di Verona, insieme a un amico del posto di 47 anni. Il 40enne vive in Italia da tre anni, si è guadagnato da vivere facendo il piastrellista. Dopo gli accertamenti del caso, le vincite sono state dissequestrate e il fascicolo dell’inchiesta è stato archiviato: nessuna irregolarità. In barba alle probabilità di vincita.

Gioco d’azzardo, allarme della ministra Dadone

Da una parte la dea bendata, dall’altra i corteggiatori. Tra questi, il gioco d’azzardo avrebbe registrato un aumento dei giovanissimi a causa della pandemia. Lo ha riferito, in audizione alla Camera, la ministra delle Politiche Giovanili con delega alle Politiche antidroga, Fabiana Dadone.

Stando ai dati forniti dalla ministra, infatti, il 45,2% degli studenti, compresi i minorenni, ha giocato somme di denaro nel 2019, acquistando soprattutto ‘Gratta e vinci’ e lotterie a vincita immediata, facendo scommesse, soprattutto sportive, giocando a carte, a Lotto e Superenalotto o ancora alle Slot machine e Videolottery.

L’accesso al gioco d’azzardo, con i numeri in crescita in pandemia, è favorito dalla costante connessione a Internet: il 10,4% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha scommesso via smartphone. I minorenni hanno anche utilizzato un falso profilo o quello di un genitore o di un maggiorenne per aggirare le restrizioni.